Serrata del Maggior Consiglio: differenze tra le versioni

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Nel [[1319]] si ebbe la stretta finale. Si procedette ad un attento vaglio della validità dei titoli degli iscritti nel ''Libro d'Oro'', dopodiché si procedette ad abolire la possibilità di eleggere nuovi membri del Consiglio, stabilendo l'automatico accesso al Maggior Consiglio per tutti i patrizi maschi al compimento dei 25 anni d'età, con l'eccezione per trenta di loro, sorteggiati ogni anno nel giorno di [[Santa Barbara]], di accedervi già al compimento dei vent'anni: il Maggior Consiglio diveniva così, definitivamente, un'assemblea chiusa ed ereditaria. Nel [[1423]] il Maggior Consiglio aboliva anche formalmente l'ormai inutile ''Concio'' popolare, rimanendo così assoluto padrone dello Stato.
 
[[Daron Acemoğlu]] e James A. Robinson identificano nella serrata del Maggior Consiglio la principale causa del declino di Venezia e quindi l'esempio paradigmatico del "fallimento" di uno stato. La potenza e la ricchezza di Venezia crebbero finché le istituzioni della repubblica consentirono un’ampia partecipazione dei cittadini; quando l’aristocrazia veneziana restrinse tali diritti, e quindi la Repubblica da “inclusiva” si trasformò in “estrattiva”, iniziò la decadenza della città, divenuta al giorno d'oggi un museo<ref>{{cita libro | nome = Daron| cognome = Acemoglu| nome2 =James A. | cognome2 =Robinson | titolo=[[Perché le nazioni falliscono]] | editore =Il saggiatore | città =Milano |anno = 2013 |lingua = it |pp = 169-170 | ISBN = 978-88-428-1873-1 |traduttore = Marco Allegra e Matteo Vegetti | cid = D. Acemoglu e J.A. Robinson}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
{{magistrature veneziane}}