Khan: differenze tra le versioni
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Con il termine di origine turca e mongola '''''khan''''', (grafia mongola: {{lang|mn|хан/{{MongolUnicode|ᠬᠠᠨ}}}}), anche '''''qan''''' e
La prima attestazione di questo appellativo nobiliare risale al popolo degli [[Xianbi]] e ai popoli che discendono da questi, come i [[Rouran]] e gli [[Avari]], i quali, a partire dal II secolo a.C. e fino al VI secolo d.C. migrarono dall'attuale regione della Mongolia verso Ovest<ref>Atwood, p. 382</ref>.
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Nei testi redatti nella grafia Göktürk e in quelli degli Uiguri, ''qaghan'' indica il titolo mentre ''qan'' rende il concetto ossia il suo principio astratto. Il lessicografo uiguro [[Mahmud al-Kashgari]] registrò, nell'XI secolo, il solo lemma ''qan''. Così nel Medio Oriente turco-iraniano islamico il termine ''khan'' viene a indicare un governatore e non un sovrano o un principe, questo appellato come ''sulṭān'' o ''shāh''.
Nel XII secolo i Mongoli adottano il termine turco ''qan'', così il condottiero Temüjin si indica, ad esempio sulle monete e su alcuni documenti, come ''gür-qan'' ("sovrano universale"); il figlio ed erede al trono Ögödei si appella invece come ''qa'an'' che nella resa turca è ''qaghan''
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