Marciano (usurpatore): differenze tra le versioni

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'''Flavio Marciano''' ([[lingua latina|latino]]: Flavius Marcianus; ''fl.'' [[anni 470469]]-[[484]]) fu un usurpatore, membro della [[casata di Leone]], che si ribellò contro l'[[impero Romano d'Oriente|imperatore romano d'Oriente]] [[Zenone (imperatore)|Zenone]].
 
Marciano era figlio dell'[[impero romano d'occidente|imperatore romano d'Occidente]] [[Antemio]] e genero dell'imperatore d'Oriente [[Leone I (imperatore)|Leone I]] e di sua moglie, l'imperatrice [[Verina]], avendone sposato ([[471]]) la figlia [[Leonzia]], sorella di [[Ariadne]], a propria volta moglie dell'imperatore Zenone. Nell'ottica dei buoni rapporti tra le corti d'Occidente e d'Oriente a seguito dell'elezione di Antemio, Marciano fu nominato [[console (storia romana)|console]] nel [[469]] e nel [[472]].
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La rivolta di Marciano è da ricollegare alla lotta per il potere tra Verina e Zenone, succeduto al proprio suocero alla morte di questi: Zenone, di origini [[isauria|isauriche]] e perciò ritenuto "barbaro" dalla popolazione di Costantinopoli, aveva già dovuto affrontare un altro pretendente al trono imperiale, quel [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]] che era riuscito a strappargli il potere per venti mesi. Come Basilisco, anche Marciano aveva pretese al trono derivantigli dalla sua discendenza imperiale e non barbarica.
 
Nel [[479]], Marciano si ribellò in [[Costantinopoli]], dove sconfisse le truppe di Zenone e assediò l'imperatore nel suo palazzo. Fedele a Zenone rimase però il suo compatriota [[Illo (generale)|Illo]], che riuscì a corrompere le truppe di Marciano e ad arrestare l'usurpatore con i fratelli Procopio Antemio e Romolo. Mentre i suoi fratelli riuscirono a fuggire, Marciano fu allontanato da Costantinopoli: o fu forzato a prendere i voti a [[Tarso (Asia Minore)|Tarso]] in [[Cilicia]], oppure fu imprigionato in [[Isauria]], ai piedi della fortezza di Papurius (o [[Papyrios]]). Riuscì a fuggire e a rimettersi a capo di un'altra rivolta, ma fu catturato nuovamente.
 
Nel [[484]] Illo, che stava conducendo una rivolta contro Zenone sostendo l'usurpatore [[Leonzio (usurpatore)|Leonzio]], liberò Marciano e lo inviò in [[Italia]] a chiedere l'aiuto di [[Odoacre]].
 
== Bibliografia ==