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Va precisato che in questo alveo dottrinale per "incarnazione" non si intende la credenza nella "trasmigrazione delle anime" propria di numerose dottrine [[induismo|hindū]], quanto piuttosto il trasferimento della "mente di saggezza" di un grande maestro defunto.
In questa seconda e particolare accezione del termine tibetano, tale dottrina inerisce quindi alla nozione di "rinascita", ossia al "ciclo delle esistenze condizionate", indicate in sanscrito con il termine ''[[saṃsāra]]'' (in tibetano: <big>འཁོར་བ་</big>, ''khor ba''). In tale contesto di dottrine e credenze, il ''sprul sku'' è quindi colui che, a differenza di tutti gli altri "esseri" e per i suoi meriti spirituali di ''[[bodhisattva]]'', è in grado di decidere il
Tale dottrina appare nel [[buddhismo tibetano]] a partire dall'XI/XII secolo con Dus gsum mkhyen pa (<big>དུས་གསུམ་མཁྱེན་པ།</big> [[Dusum Kyenpa]], 1110–1193) primo ''[[karmapa]]'' (<big>ཀར་མ་པ</big>, o meglio <big>རྒྱལ་དབང་ཀར་མ་པ</big>, ''rgyal dbang kar ma pa'') della tradizione [[Karma Kagyü]], il quale, poco prima di morire, lasciò uno scritto con le indicazioni della propria rinascita.
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