San Pancrazio Salentino: differenze tra le versioni

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Situato nella piana brindisina, al confine delle province di [[Brindisi]], [[Lecce]] e [[Taranto]] San Pancrazio Salentino dista circa 30 [[chilometro|km]] da Brindisi e dalla [[Mar Adriatico|costa adriatica]], e circa 26 da Lecce; la [[Mar Ionio|costa ionica]] è a circa 10 km di distanza.
 
Il territorio ha un'estensione di 55,93&nbsp;km²<ref>[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH92M07TC4&v=1UH0D807TC40000 Dati ISTAT], censimento 2001.</ref> e un profilo orografico pressoché uniforme: risulta compreso tra i 40 e i 67 [[Livello del mare|m s.l.m.]], con la casa comunale a 62&nbsp;m [[s.l.m.]] e un'escursione altimetrica complessiva pari a 27 metri.<ref>[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mg0y8048F8&n=1UH90007TC5&v=1UH0DD07TC50000 Dati ISTAT], censimento 2001.</ref>
 
Le coltivazioni agricole coprono un'area di 33,2&nbsp;km² circa; la principale coltivazione, come numero di aziende impegnate e superficie utilizzata, è quella dell'[[olivo]], con la produzione dell'[[olio Terra d'Otranto]] ([[Denominazione di origine protetta|DOP]]), seguita in ordine dalla [[Vitis|vite]], coltivata ad [[Alberello#Alberelli a potatura corta|alberello pugliese]] (produzione di Salice Salentino DOC, IGT Salento, vitigni Primitivo, Negroamaro e Malvasia Nera) e dal [[frumento]]. L'[[allevamento]], nel totale di scarsa entità, è principalmente ovino.
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San Pancrazio Salentino è uno dei luoghi meno piovosi d'Italia. Il suolo presenta diverse manifestazioni carsiche tipiche: pozzi carsici, [[dolina carsica|doline]] e [[campi carreggiati]]. Unico corso d'acqua è il Canale della Lamia<ref>PUTT/Paesaggio, nº 1042 nell'elenco dei corsi d'acqua della Provincia di Brindisi.</ref>, a carattere stagionale, punto di scarico della rete di drenaggio urbana.
 
== Origini del nome ==
|contenuto=Il [[toponimo]] San Pancrazio deriva dal nome del santo patrono del paese, [[San Pancrazio martire]], a cui era dedicata una chiesetta attorno alla quale sorse il primo casale fra il [[X secolo|X]] e l'[[XI secolo]]. L'attributo "Salentino" è stato aggiunto solo in seguito, con Regio Decreto del 13 novembre [[1862]], in base alla delibera del Consiglio comunale del 21 settembre [[1862]],<ref>''Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia'', Stamperia reale, anno 1862.</ref> per distinguere San Pancrazio dal comune di [[Parma#Frazioni|San Pancrazio Parmense]] (ora frazione di [[Parma]]).
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
{{Approfondimento
|titolo=Le origini del nome
|contenuto=Il [[toponimo]] San Pancrazio deriva dal nome del santo patrono del paese, [[San Pancrazio martire]], a cui era dedicata una chiesetta attorno alla quale sorse il primo casale fra il [[X secolo|X]] e l'[[XI secolo]]. L'attributo "Salentino" è stato aggiunto solo in seguito, con Regio Decreto del 13 novembre [[1862]], in base alla delibera del Consiglio comunale del 21 settembre [[1862]],<ref>''Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia'', Stamperia reale, anno 1862.</ref> per distinguere San Pancrazio dal comune di [[Parma#Frazioni|San Pancrazio Parmense]] (ora frazione di [[Parma]]).
}}
 
I primi insediamenti nel territorio comunale risalgono all'epoca [[messapi]]ca, come dimostrano i ritrovamenti archeologici nella zona di Muro Maurizio, fra [[Mesagne]] e San Pancrazio, e in contrada Li Castelli, a 1,5&nbsp;km a est dal paese. In quest'ultima area sono stati ritrovati resti di un villaggio di capanne risalente all'[[VIII secolo a.C.|VIII]] - [[VII secolo a.C.]], sostituite alla fine del [[VI secolo a.C.]] da abitazioni più complesse. Un forte processo di sviluppo urbanistico, alla fine del [[IV secolo a.C.]], portò alla nascita di un notevole centro fortificato. L'area venne abbandonata verso la fine del [[I secolo d.C.]], e utilizzata, con l'arrivo dei Romani, come campo di sosta e avamposto militare.