Relativismo: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|descrizione=la teoria fisica|titolo=Teoria della relatività}}
Il '''relativismo''' è una posizione [[filosofia|filosofica]] che nega l'esistenza di [[assoluto|verità assolute]], o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva.
In Europa se ne riconosce la prima comparsa all'interno della [[sofistica]] greca; in seguito posizioni relativiste furono espresse dallo [[scetticismo filosofico|scetticismofetticismo]] antico e moderno, dal [[criticismo]], dall'[[empirismo]] e dal [[pragmatismo]].
 
Chi è relativista sostiene che una verità assoluta non esiste, oppure, anche se esiste, non è conoscibile o esprimibile o, in alternativa, è conoscibile o esprimibile soltanto parzialmente (appunto, relativamente); gli individui possono dunque ottenere solo conoscenze relative, in quanto ogni affermazione è riferita a particolari fattori e solo in riferimento ad essi è vera. Per i sofisti, nessun atto conoscitivo raggiunge la natura oggettiva delle cose, né rappresenta una verità assoluta valida per ognuno. Un ulteriore punto di vista, di cui [[Ludwig Wittgenstein]] fu il principale sostenitore, è che, poiché tutto viene filtrato dalle percezioni umane, limitate ed imperfette, per forza di cose ogni conoscenza è relativa alle esperienze sensibili per l'uomo. Citando appunto Wittgenstein: