Yggdrasill: differenze tra le versioni

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Immenso, Yggdrasill sprofonda sin nel regno infero, mentre i suoi rami sostengono l'intera volta celeste.
 
Secondo lo ''[[Grímnismál]]'' poggia su tre radici: una, secondo [[Snorri Sturluson]], va verso il cielo degli Dèi (''Æsir'') ovvero verso ''Ásaheimr'' dove, nei pressi della fonte detta di [[Urðr]] si trovano le tre [[Nornir]]<ref>Urðr (il passato), Verðandi (il presente), Skuld (il futuro).</ref>; un'altra verso lo ''Jötunheimar'' dove vivono i giganti (''Jötunn''); la terza radice raggiunge il ''Niflheimr'' dove la vacca [[Auðhumla]] nutre con il suo latte il gigante [[Ymir]], l'Uomo Primordiale. Da quest'ultima radice nasce la fonte detta [[Hvergelmir]] (Pozzo risonante), da cui si dipartono tutti i fiumi del mondo.
 
Oltre a questa, alle radici di Yggdrasill vi sono altre due fonti: quella [[Mímir]] (''Mímirbrunnr'', Fonte di Mímir), situata nel mondo dei giganti, cela la sapienza e dove, per potervi bere, Óðinn dovette cedere uno dei suoi occhi che da allora è conservato nella fonte stessa; la seconda fonte è quella di [[Urðr]] (''Urðrbrunnr'', Fonte di Urðr o Fonte del Destino), situata nel mondo degli [[Æsir]] e da dove le tre [[Nornir]], tessendo il destino (''Urðr'', germanico: ''Gaefa'') attingono argilla bianca e acqua fresca con cui cospargono il tronco di Yggdrasill, per impedire che si secchi e muoia.
 
L'albero Yggdrasill è il luogo dell'assemblea (''Thing'') quotidiana degli Dèi che vi giungono cavalcando il ponte di [[Bifröst]] (l'Arcobaleno), vigilato dal dio [[Heimdallr]].