Zen: differenze tra le versioni

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{{quote|Questo koan è abitualmente interpretato nel senso che non è possibile diventare un buddha unicamente con la pratica di zazen. Ma l'interpretazione di maestro Dogen era diversa assai. Egli attacca proprio l'idea del diventare intenzionalmente. Quando ci si siede in zazen, si è già un buddha.<ref>Nishijima, ''Master Dogen's Shinji Shobogenzo'', 2003</ref>}}
 
Molti maestri zen (ad esempio [[Línjì Yìxuán|Linji]], o [[Ikkyū Sōjun]]...) si caratterizzarono anche per la loro [[iconoclastia]], volta a scardinare le strutturerigidità mentali.<ref>Kodansha Encyclopedia of Japan, entry "Ikkyū" by James H. Sanford</ref> Collegate alla dottrinaallo zenZen è possibile inoltre trovare numerose pratiche appartenenti a campi eterogenei. Origine e fondamento delle arti e della cultura, lo Zen ispirò la poesia ([[haiku]]), la cerimonia del tè (''[[cha no yu]]'' o chadō), l'arte di disporre i fiori ([[ikebana]]), l'arte della calligrafia ([[shodō]]), la pittura ([[zen-ga]]), il teatro ([[Nō]]), l'arte culinaria ([[zen-ryōri]], [[shojin ryōri]], [[fucha ryōri]]) ed è alla base delle arti marziali (es. [[aikidō]], [[karate]], [[jūdō]]), dell'arte della spada ([[kendō]]) e del tiro con l'arco ([[kyūdō]]).
 
== Principali monasteri Zen in Giappone ==