Lungarno delle Grazie: differenze tra le versioni

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| [[File:Lungarno delle grazie, casa tommaseo 1.JPG|150px]] || 26 || [[Casa di Niccolò Tommaseo]] || L'edificio è ricordato dalla letteratura per essere stato per quattordici anni la residenza del linguista, scrittore e patriota [[Niccolò Tommaseo]] che qui morì nel maggio del [[1874]], come indica la lapide posta dal Municipio di Firenze sulla facciata. Sulla casa, che reca lo stemma dell'Arte della Lana, è, d'angolo con la volta dei Tintori, un elegante tabernacolo settecentesco, danneggiato dall'esplosione delle mine destinate a distruggere l'antico ponte alla Grazie.
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| [[File:Lungarno delle grazie, palazzoPalazzo mori ubaldiniBardi-Tempi.jpg|150px]] || 28 || [[Palazzo Bardi Tempi]] || L'edificio presenta un ampio fronte, organizzato su ben sette assi e sviluppato per tre piani più un [[mezzanino (architettura)|mezzanino]]. Ancora più estesa la facciata che guarda su [[via de' Benci]], con nove assi. Sicuramente si tratta di un edificio costruito inglobando strutture medioevali che, al pari degli altri che lo affiancano sul lungarno, si è poi sviluppato anche verso il fiume portando al progressivo restringimento dei suoi argini. Nel nostro caso, in particolare, nei sotterranei dell'edificio sono stati rinvenuti i resti del muraglione di sostegno eretto lungo l'Arno a partire dal [[1287]] su istanza dei frati minori di [[Santa Croce (Firenze)|Santa Croce]], a limitare i danni che il fiume produceva nella zona. Nel [[1374]] l'area risulta già di proprietà della famiglia [[Alberti]], ed è da supporre che presto siano state qui costruite case al pari di quanto è accaduto per l'altro lato della via dove ora è il [[palazzo Alberti Malenchini]].
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