Dornier Do 217: differenze tra le versioni

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Venne inoltre impiegato nelle sue varie versioni come bombardiere notturno, caccia notturno e aereo d'attacco antinave. Quest'ultima, la Do 217 K caratterizzata da una fusoliera di sezione maggiore e dalla maggiore apertura alare (20,81 m), venne approntata per l'utilizzo della bomba radioguidata [[Ruhrstahl SD 1400]] "Fritz X", nota per l'affondamento della [[nave da battaglia]] ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'' della [[Regia Marina]], il 9 settembre [[1943]], come conseguenza della firma dell'[[armistizio di Cassibile]].
 
== Storia del progetto ==
=== Sviluppo ===
 
==== BombardieriBombardiere notturninotturno ====
La prima versione da caccia notturna fu la Do 217 J-1, apparsa alla fine del 1941. L'aereo era in sostanza identico al modello da bombardamento E-2. L'unica differenza consisteva nel muso, che era completamente di metallo, nella presenza del radar, e nel potente armamento: quattro cannoni da 20 millimetri e quattro mitragliatrici da 7,9. Quasi nello stesso periodo venne introdotta un'altra versione, la Do 217 N. La differenza principale consisteva nei motori in linea Daimler Benz al posto dei BMW radiali. In totale, vennero trasformati in caccia notturni 364 bombardieri diurni.<ref name="Matricardi 2006, p. 104">Matricardi 2006, p. 104.</ref>
 
=== Impiego operativo ===
==== Luftwaffe ====
Un Do 217 K affondò la [[nave da battaglia]] ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'', il 9 settembre [[1943]], con una bomba radioguidata "Fritz X" mentre la flotta navale italiana stava dirigendosi a Malta per consegnarsi agli Alleati.<ref name="Ethell 1996, p. 109">Ethell 1996, p. 109.</ref>
 
==== Regia Aeronautica ====
La ''[[Regia Aeronautica]]'' ricevette dodici Do 217, tra il settembre 1942 ed il giugno 1943, delle versioni J-1 e J-2 da caccia notturna.<ref name="Dimensione Cielo 1972, p. 47">Dimensione Cielo 1972, p. 47.</ref>
Soltanto un'unità italiana venne equipaggiata con i caccia notturni dalla Dornier: la 235ª Squadriglia del [[60º Gruppo]] ([[41º Stormo Bombardamento Terrestre|41º Stormo B.T.]]), comandata dal [[capitano]] Aramis Ammannato. L'unità, prima basata a Treviso-San Giuseppe, si trasferì sul più adeguato impianto di [[Lonate Pozzolo]], il 21 ottobre 1943. A causa dell'addestramento frettoloso, dell'usura delle prime macchine consegnate, degli impianti radar ormai logori, l'unità in quasi un anno di attività riuscì ad abbattere soltanto un aereo, quando, nella notte del 16-17 luglio 1943, il capitano Ammannato, con un Do 217 J-1 sprovvisto di radar, intercettò un [[Avro Lancaster]] della RAF, di ritorno dal bombardamento della centrale idroelettrica di Cislago (vicino [[Varese]]). Il bombardiere inglese precipitò sulle rive del Ticino, presso [[Vigevano]].<ref name="Dimensione Cielo 1972, p. 53">Dimensione Cielo 1972, p. 53.</ref>