Abu Muhammad al-Jawlani: differenze tra le versioni

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La ''[[nisba]]'' al-Jawlānī viene anche scritta ''al-Julani'', ''al-Joulani'', ''al-Jolani'' e ''al-Golani'', e si collega idealmente al territorio siriano occupato da [[Israele]] fin dal [[1967]] delle [[Alture del Golan]].
 
Al-Jawlānī è stato definito il 16 maggio 2013 dal [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America]] “specially designated global terrorist”.<ref>[http://www.state.gov/r/pa/prs/ps/2013/05/209499.htm Terrorist Designation of Al-Nusrah Front Leader Muhammad Al-Jawlani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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Tornò ancora in Iraq per continuare la sua lotta armata ma fu arrestato dai militari statunitensi e detenuto a [[Camp Bucca]], alla frontiera iracheno-kuweitina. In quel campo di detenzione, dove i militari USA rinchiudevano migliaia di sospetti militanti, al-Jawlānī imparò l'[[Lingua araba|arabo classico]] da altri prigionieri.<ref name=TOI20131104>{{cita web| titolo= Elusive Al-Qaeda leader in Syria stays in shadows| url= http://www.timesofisrael.com/elusive-al-qaeda-leader-in-syria-stays-in-shadows/ |sito= Times of Israel| data = 4 novembre 2013| accesso = 15 giugno 2015}}</ref>
 
Dopo essere stato rilasciato dalla prigione di Camp Bucca nel 2008, al-Jawlānī riprese il suo impegno militante, questa volta accanto ad [[Abu Bakr al-Baghdadi]], allora a capo di ''al-Qa'ida in Iraq''. Fu nominato responsabile delle operazioni di al-Qāʿida nella provincia di [[MossulMosul]], ufficialmente chiamata [[Governatorato di Ninawa]] (ossia Ninive).<ref name=TOI20131104/>
 
=== Guerra civile siriana ===
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==== Ascesa di Dāʿesh ====
Al-Jawlānī accrebbe il suo ruolo nell'aprile del 2013, allorché respinse un tentativo di al-Baghdādī di porre sotto il proprio controllo il Fronte al-Nuṣra (cosa che rivelò la profonda spaccatura all'interno della rete globale di al-Qāʿida). Al-Jawlānī prese decisamente le distanze dalla pretesa che i due gruppi si fondessero in un'unica organizzazione chiamata [[Stato Islamico|Stato Islamico dell'Iraq e Siria, o ISIS]] (o Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, o ISIL, o col suo [[acronimo]] arabo Dāʿesh), come annunciato da al-Baghdādī. Dichiarò invece la propria fedeltà direttamente al leader di al-Qāʿida, [[Ayman al-Zawahiri|Ayman al-Ẓawāhirī]], che si dice fosse nettamente ostile al progetto di al-Baghdādī di fondere entrambi i gruppi gihadisti, e affermò che il suo gruppo avrebbe mantenuto il suo nome e la sua autonomia. Al-Jawlānī si dice abbia detto: "Vi informiamo che né il comando di al-Nuṣra, né il suo Consiglio consultivo, né i suoi organizzatori generali, erano a conoscenza di questo annuncio. Esso li raggiunge attraverso i ''[[mezzo di comunicazione di massa|media]]'' e se il discorso è autentico, noi però non siamo stati consultati".<ref>{{cita news|url=http://www.naharnet.com/stories/en/78961-al-nusra-commits-to-al-qaida-deny-iraq-branch-merger/|titolo=Al-Nusra Commits to al-Qaeda, Deny Iraq Branch 'Merger'|data=10 aprile 2013|accesso=2 ottobre 2014|editore=[[Agence France-Presse]]}}</ref> Nel giugno del 2013, [[Al Jazeera]] ha riferito che aveva ricevuto una lettera scritta dal leader di al-Qāʿida, [[Ayman al-Zawahiri|Ayman al-Ẓawāhirī]], indirizzata sia ad [[Abu Bakr al-Baghdadi|Abū Bakr al-Baghdādī]], sia ad Abū Muḥammad al-Jawlānī, in cui egli esprimeva la propria contrarietà nei confronti della fusione delle due organizzazioni e nominava un suo emissario per controllare lo stato delle relazioni tra loro e metter fine alle tensioni esistenti.<ref>{{cita web|url=http://www.aljazeera.com/news/middleeast/2013/06/2013699425657882.html|titolo=Qaeda chief annuls Syrian-Iraqi jihad merger|giornale=Al Jazeera English|data=9 giugno 2013|accesso=2 ottobre 2014}}</ref>
 
Più tardi, in quello stesso mese, fu reso pubblico un audiomessaggio di Abū Bakr al-Baghdādī, in cui egli respingeva le disposizioni di al-Ẓawāhirī e dichiarava che la fusione delle due organizzazioni nello [[Stato Islamico|Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]] procedeva. Seguirono scontri tra al-Nuṣra e ISIS per il controllo del territorio siriano.<ref>{{cita news|url=http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2014/Jan-08/243402-isis-vows-to-crush-rival-rebel-groups.ashx?utm_source=Magnet&utm_medium=Entity%20page&utm_campaign=Magnet%20tools#axzz3F0wMF7GG|titolo=ISIS vows to crush rival rebel groups|giornale=The Daily Star|data=8 gennaio 2014|accesso=2 ottobre 2014}}</ref>