Conquista francese dell'Algeria: differenze tra le versioni

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[[File:Le coup d eventail 1827.jpg|thumb|left|L'"Affare del Ventaglio", che portò poi all'invasione francese dell'Algeria.]]
Dopo continui incontri nei quali Deval si rifiutò di provvedere risposte esaurienti, il 29 aprile 1827 il dey colpì Deval col suo scacciamosche (all'epoca definito genericamente [[ventaglio]]) in segno di protesta. Carlo X sfruttò quest'occasione per chiedere attraverso le proprie forze diplomatiche delle scuse formali da parte del dey, e quindi iniziò un blocco commerciale ai danni di Algeri. Il blocco continuò incessante per tre anni, ma venne essenzialmente a danno dei mercanti francesi i quali erano impossibilitati a concludere affari sulla costa di Algeri mentre i pirati barbareschi erano in grado di sfuggire tranquillamente al blocco. Quando la Francia nel 1829 inviò il proprio ambasciatore al dey con una proposta di negoziato, questi rispose cannoneggiando le navi del blocco. I francesi si risolsero quindi a soluzioni di forza.<ref>Abun-Nasr, p. 250</ref>
 
Dopo il fallimento della visita dell'ambasciatore, Carlo X nominò presidente [[Jules, principe di Polignac]], uno strenuo conservatore, atto che oltraggiò oltremodo l'opposizione liberale francese che aveva all'epoca la maggioranza alla Camera dei Deputati di Parigi. Polignac aprì dei negoziati con [[Muhammad Ali d'Egitto]] per dividersi il Nord Africa. Ali, fortemente influenzato dagli inglesi (pur essendo nominalmente vassallo degli ottomani), rigettò quest'idea. Fu a questo punto che il re e Polignac conclusero che la guerra per la conquista di Algeri e la fine della reggenza ottomana locale fosse l'unica prospettiva possibile.<ref>Ruedy, p. 47</ref>