Carlo Terron: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Carlo Terron nacque a [[Verona]] l'11 aprile del [[1910]], primogenito di Antonio Terron, commerciante, e Pia Pierina; la sorella minore, Maria Teresa, visse con lui per tutta la vita. Si diplomò al liceo scientifico negli anni in cui iniziò la collaborazione con l'[[arenaArena di Verona]], vincendo ili ''Littoriali della Gioventù'' con due saggi sul [[melodramma]].
 
Nel [[1933]] si laureò in [[Medicina]] a Padova[[Università degli Studi di Padova|Padova]]<ref>{{cita web|url=http://www.sipario.it/recensioniprosao/itemlist/category/754-carlo-terron.html|titolo= Carlo Terron}}</ref> con la specializzazione in [[Malattie Nervose]], e divenne presto primario dell'Ospedale Psichiatrico di Verona. Durante il [[Seconda guerra mondiale|periodo bellico]], venne arruolato come ufficiale medico; partecipò alla guerra in [[Albania]] dove creò il reparto psichiatrico dell'ospedale di [[Tirana]]. Catturato dai tedeschi nel [[1942]], riuscì a fuggire durante il viaggio verso la [[Germania]] rientrando poi a Verona, dove trovò alloggio nei locali adibiti ai medici dell'ospedale psichiatrico, avendo una bomba distrutto la sua abitazione<ref>{{cita web|url=http://www.cinemagay.it/autori.asp?idautore=26767|titolo=Gli autori:Carlo Terron|autore=Franco Manzon|editore=CinemaGay.it}}</ref>.
 
Finita la guerra, nel [[1945]] si trasferì a [[Milano]] e divenne questo, un periodo di produzione molto intensa, pur riuscendo a mantenere la sua professione di medico lavorando alla mutua di Piazza Firenze, e diventando redattore del ''[[Corriere della Sera]]'' e collaboratore al mensile ''[[La Lettura]]''.
 
Nel [[1949]] vinse il [[Premio Riccione]] con la [[commedia]] ''[[Giuditta (commedia)|Giuditta]]'' e questo lo rese noto nel mondo teatrale, tanto da poter iniziare la collaborazione con diverse testate giornalistiche. Nel [[1952]], su invito di [[Sergio Pugliese]], partecipò al progetto per la creazione della neonata [[Rai|Rai − Radiotelevisione Italiana]], compiendo vari viaggi all'estero, dove i canali televisivi avevano già alcuni anni di esperienza, diventando poi nel [[1954]] direttore del settore prosa e musica. Nel [[1960]] vinse il premio IDI, con la [[commedia]] ''[[Lavinia tra i dannati]]''<ref>{{cita web|url=http://archivio.iteatri.re.it/cronologia/SchedaSpettacolo.aspx?IDS=69448|titolo=Scheda spettacolo.Lavinia tra i dannati|editore=Teatro municipale Reggio Emilia!data=1960}}</ref>, commedia che vide tra i principali protagonisti [[Anna Proclemer]]. Tra i suoi lavori ''[[Baciami, Alfredo]]'', recitato da [[Valeria Valeri]] e [[Alberto Lupo]] nel [[1969]], è sicuramente uno dei più conosciuti dal grande pubblico. La sua collaborazione con il quotidiano ''[[La Notte]]'', iniziata nel [[1955]], proseguirà fino al [[1977]].
 
L'originalità e la quantità delle sue opere rivelano un autore di grande sottigliezza intellettuale<ref>{{cita web|url=http://www.danieladanesi.com/stasera-arsenico-di-carlo-terron/|titolo=Stasera Arsenico|autore=Daniela Danesi}}</ref> e di forte tensione morale, sapendo raccontare con i suoi personaggi, un paese in trasformazione.
Nel [[1997]] la Fondazione Teatro ''Carlo Terron,'' in collaborazione con la rivista ''[[Sipario (rivista)|Sipario]],'' ha istituito il Premio ''Carlo Terron'' dedicato al teatro amatoriale<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/02/20/Spettacolo/TEATRO-PREMIO-CARLO-TERRON-PER-GLI-AMATORI_085000.php|titolo=TEATRO: PREMIO CARLO TERRON PER GLI AMATORI|data=1997}}</ref>.
 
I suoi resti sono tumulati nela [[Colombario|colombaro]]Milano, 18 delal Riparto L del [[Cimitero di Chiaravalle]], anel Milano.[[Colombario|colombaro]] 18<ref>{{Cita news|autore=Comune di Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>.
 
== Opere ==
===Opere teatrali===
le opere sono indicate con il criterio cronologico della loro prima rappresentazione o pubblicazione.
* 1927-28 ca. - ''Ca. I morti'', inedita; Firenze, Teatro Nazionale dei Guf, 1 febbraio 1941.
* 1942 - ''I denti dell'eremita'' (T1), Firenze, Teatro Nazionale dei Guf, 6 aprile 1942, regia Alessandro Brissoni.
* 1942 - ''Gente sulla montagna'', inedita.