Tu non sei un gadget: differenze tra le versioni
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L'informatico, compositore e saggista statunitense descrive gli effetti della rivoluzione tecnologica sull’uomo, concludendone che gli esseri umani stanno diventando sempre più simili ai computer.
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L'autore esordisce: "quelli che io spero di raggiungere siete voi, le persone, entità rarissime fra quanti mi leggeranno<ref>''Tu non sei un gadget'', p. 4.</ref>".
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La vita sta diventando piatta. Il web è incapace di produrre un'innovazione, si limita ad una operazione di riciclo monotono, e ad una ricombinazione di vecchi contenuti.
La tecnologia sta trasformando la vita
L'autore affronta anche l'argomento [[Wikipedia]] e come essa renda pigri, nel senso che spesso l'enciclopedia collaborativa appare al primo risultato di ogni ricerca, nonostante essa non sempre contenga le informazioni migliori.
== Prendi il meglio dei bit ==
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== Umori del futuro ==
L'autore presenta infine la sua personale visione romantica della tecnologia, che comprende un'idea di progresso basata sulla comunicazione post–simbiotica, ovvero la possibilità di trasformare la propria forma mentre si parla, creando un’esperienza diretta. Quest'idea è innescata dall'invidia per i cefalopodi, che sono capaci di ''morphing'', un trucco che permette la trasformazione anatomica. Questa idea della comunicazione è per l'autore più seducente del totalitarismo cibernetico. L'autore ritorna infine sulla critica ai social networks, che i giovani usano non per esibizionismo, ma per la paura del vuoto. Lanier delinea la strategia della neotenia, secondo la quale le caratteristiche dell'infanzia, in alcune specie, vengono mantenute per tutta la durata di vita dell'organismo. La rete fornisce esempi abbondanti di neotenia. Il lato positivo è nella sensazione di meraviglia e stupore che un giovane
==Note==
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