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Dopo la stagione d'oro della novella rinascimentale la narrazione breve gode di fortuna alterna e convive con altri generi. Dopo la scarsa fortuna nel periodo [[barocco]], le narrazioni brevi, anche se non nella forma della novella canonica, tornano di moda nel [[XVIII secolo|Settecento]] (favole morali, apologhi, racconti filosofici, fiabe argute come quelle di [[Gasparo Gozzi]]) e ritrovano solo nell'[[XIX secolo|Ottocento]] un pieno sviluppo. Particolarmente significativi sono i racconti di [[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]] (1776-1822) che preludono alla ripresa romantica della novella e alla sua rinascita otto-[[XX secolo|novecentesca]]. Autori importanti, che hanno influenzato notevolmente gli scrittori successivi di racconti brevi, sono [[Edgar Allan Poe]] (1809-1849), [[Guy de Maupassant]] (1850-1893) e [[Anton Čechov]] (1860-1904).
Tra Otto e Novecento, dopo la grande stagione del romanzo moderno (che in spagnolo e in inglese mutua il nome, proprio per il carattere realistico, dall'antica novella (''novela'', ''novel''), il racconto torna in auge soprattutto in alcuni paesi ([[Stati Uniti d'America]], [[Russia]], [[America
In Italia, tra Otto e Novecento il racconto breve trova un terreno particolarmente favorevole. Autori di racconti brevi (anche se spesso chiamati novelle) sono tra gli altri [[Giovanni Verga]], [[Luigi Pirandello]], [[Grazia Deledda]], [[Gabriele D'Annunzio]], [[Italo Svevo]], [[Tommaso Landolfi]], [[Primo Levi]], [[Alberto Moravia]], [[Giorgio Bassani]], [[Carlo Cassola]], [[Piero Chiara]], [[Dino Buzzati]], [[Italo Calvino]], [[Antonio Tabucchi]].
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