Politica fiscale: differenze tra le versioni

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La '''politica fiscale''', in [[politica economica]], è una delle linee di azione, adottataadottate dal [[governo]] all'interno della [[politica di bilancio]]. edEssa espressasi esprime nella [[legge finanziaria]], per far fronte in maniera predeterminata agli obiettivi di [[bilancio dello Stato|bilancio pubblico]], ovvero stabilire un livello di [[Imposta|imposizione o prelievo fiscale]] sui [[contribuente|contribuenti]] per coprire la quota prefissata di uscite [[Stato|statali]] ([[spesa pubblica]]).
 
== Funzioni e scopi ==
Tali risultati si ottengono attraverso modifiche al cosiddetto ''sistema fiscale,'' definito come il livello medio di [[Rapporto tra il gettito fiscale e il PIL|pressione fiscale]] e le modalità di ripartizione dei [[Tributo|tributi]] sui contribuenti stessi. In generale, se si mantiene inalterato il livello di pressione fiscale per raggiungere determinati obiettivi di bilancio, ad un qualunque taglio delle imposte da una parte ne corrisponde un aumento o creazione di altre. Un problema tipico e fortemente limitante che un governo si trova spesso ad affrontare in materia fiscale per cercare di raggiungere i propri obiettivi di bilancio è quello dell'[[evasione fiscale]].
 
==Descrizione==
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Una ''manovra espansiva'' comporta una spostamento verso destra della curva IS; tale manovra, ''[[ceteris paribus]]'', provoca un aumento del reddito (''Y'') e un aumento del [[Tasso d'interesse|tasso di interesse]] (''i''). A causa dell'aumento di ''i'' ci sarà una riduzione degli investimenti che causerà una leggera riduzione di ''Y''. Una ''manovra restrittiva'' invece comporta uno spostamento verso sinistra della curva IS; tale manovra, ''[[ceteris paribus]]'', provoca una riduzione del reddito (''Y'') e una riduzione del tasso di interesse (''i''). A causa della riduzione di ''i'' ci sarà un aumento degli [[investimento|investimenti]] che causerà un leggero aumento di ''Y''.
 
Una terza politica di bilancio è quella del [[pareggio di bilancio]], che impone l'uguaglianza tra entrate e uscite, ovvero una politica di fiscale in cui le entrate fiscali eguagliano la spesa pubblica.
 
== L'economia aperta ==
In regime di [[economia aperta]], entrano in gioco altri fattori, come il [[tasso di cambio]] e anche al tipo di regime di cambio: cambi fissi o cambi flessibili ( ''modello Mundell-Fleming''). Infatti una manovra espansiva o restrittiva avrà influenza anche sulla quantità di esportazioni nette. Ad esempio, una politica fiscale espansiva, in un regime di cambi fissi, aumenterà la domanda e quindi la produzione nazionale (in funzione della quale variano negativamente le importazioni), mentre non ha effetto sulla produzione estera (da cui dipende la domanda estera di prodotti nazionali e dunque le esportazioni). Di conseguenza, una politica fiscale espansiva in economia aperta, in regime di cambi fissi, produrrà un miglioramento della [[bilancia commerciale]]. Le conclusioni sono esattamente opposte nel caso di regime di cambi flessibili, dove una politica fiscale espansiva fa aumentare il tasso di cambio peggiorando le esportazioni.
 
==Aspetti socio-economici==