Bruno Lauzi: differenze tra le versioni

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Colpito da un cancro [[metastasi|metastatico]] [[carcinoma epatocellulare|al fegato]] nell'aprile del 2006, muore nell'ottobre dello stesso anno<ref name=Lauzibio/>
 
Il 3 aprile del [[2005]], in occasione del "Compleanno del Friuli", Lauzi aveva pubblicato un cd in lingua friulana, su testi adattati per lui ede altri artisti friulani da [[Alberto Zeppieri]], dal titolo ''[[Bruno Lauzi in marilenghe]]'' (Numar Un - N1 BL 9-05).
<ref>[https://itunes.apple.com/it/album/bruno-lauzi-in-marilenghe/id656483448]</ref>
Tra i brani si evidenziano soprattutto [[Il poete]]<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=Ke7BOVGHHjU]</ref>
e "La acuile", con la Corale Gioconda (dei Parkinsoniani dell'Ospedale Gervasutta di Udine) e i contributi in voce di Mogol, cosa rarissima - forse unica - nella discografia.
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Negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]], mentre molti tra i più noti cantautori, come gli amici [[De André]], [[Gino Paoli|Paoli]] e [[Luigi Tenco|Tenco]], "militavano", in vario modo, a [[Sinistra (politica)|sinistra]], Lauzi scelse di intervenire in diversi comizi e prodigarsi per il [[Partito Liberale Italiano|Partito Liberale]], ironizzando anche su [[Mao Tse-tung]], con ''Arrivano i cinesi'' (1969).<ref>[http://www.radioradicale.it/il-liberale-bruno-lauzi ''Il liberale Bruno Lauzi''], su [[Radio Radicale]]</ref> Nel [[1977]], in un periodo di intensa politicizzazione della musica, scrisse ''Io canterò politico'', una canzone-invettiva contro i cantautori politici di sinistra, definiti ''«i miei finti colleghi che fan rivoluzioni / seduti sopra a pacchi di autentici milioni»'' (salvando tra tutti solo [[Francesco Guccini|Guccini]]<ref>''«lasciando intatto il candido e poetico Guccini»'' (Io canterò politico)</ref>), e che fu presentata al [[Premio Tenco]].<ref name=Lauzi>[http://www.storiaradiotv.it/bruno%20lauzi.htm ''Bruno Lauzi: l'oscurato dalla RAI fu pioniere a Telebiella'', rassegna-stampa]</ref> Negli anni '50 aveva collaborato alla nascita del quindicinale politico liberale ''L'Altolombardo''.
Lauzi era amico anche di [[Enzo Tortora]], che difese e sostenne quando venne licenziato dalla [[RAI]] e quando sarà ingiustamente arrestato nel [[1983]], venendo poi candidato dal [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]].<ref name=Lauzi/> Bruno Lauzi fu iscritto per molti anni al Partito liberale - e attivo militante per lo stesso - fino al [[1988]], in cui lasciò il gruppo in polemica per l'appoggio al governo di [[Giovanni Goria]] (anni dopo presenzierà invece al congresso di fondazione dell'[[Unione di Centro (1993)|Unione di Centro]] [[liberalismo|liberale]], tenutosi a [[Sanremo]] nel [[1993]]<ref name=UDC>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/08/14/Politica/UNIONE-DI-CENTRO-LADESIONE-DI-LAUZI-RIFN54_112100.php Politica: Unione di Centro, l'adesione di Lauzi]</ref> e continuerà comunque a scrivere di politica), inviando al XX congresso un messaggio ironico per il segretario: "Da questo momento smetto di essere un militante liberale. Tornerò nel partito a due condizioni: la mia elezione a segretario del PLI oppure che [[Renato Altissimo|Altissimo]] impari a suonare la chitarra".<ref>[http://lanfrancopalazzolo.blogspot.it/2006/10/addio-bruno-lauzi.html Lanfranco Palazzolo, ''Addio a Bruno Lauzi'']</ref>
Egli dichiarò, sul suo impegno politico nel PLI e nell'UDC:{{Citazione|Sono naturalmente un uomo di centro. Sono nato con il liberismo e già negli anni '50 andavo in calzoncini corti ai comizi del [[Partito Comunista Italiano|partito comunista]], dove c'era il ritratto di [[Stalin]] alto 20 metri, con in tasca "giustizia e libertà" di [[Edgardo Sogno]] [''probabilmente si riferisce alla rivista "Pace e libertà", NDR''] ede in copertina la scritta "Stalin assassino". Ed ero solo. Ora possiamo costruire una forza equa che recuperi i valori del centrismo con un piede nella tradizione e uno nel futuro''.<ref name=UDC/>}}Mostrò interesse per [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] di [[Silvio Berlusconi]], ma non lo appoggiò, come ricorda nell'autobiografia, perché lo considerava affetto da "sindrome di [[Peter Pan]] italiano", a base di gadget, spille, battute e musichette («orribili, ma pur sempre meglio di bandiera rossa», dirà).<ref name=mare/> Poco prima di morire, pubblicò invece una dichiarazione di voto per il [[Casa della libertà|centro-destra]] perché favorevole all'uso dell'[[energia nucleare]].<ref>[http://web.archive.org/web/20060618004710/http://www.brunolauzi.com/ Bruno Lauzi, ''Dichiarazione di voto'']</ref>
 
Dopo il periodo del PLI e del centrismo, l'unico impegno ufficiale di Lauzi fu quello civile e sociale di sostegno all'''[[Associazione Italiana Parkinsoniani]]'', quando fu colpito dalla patologia.<ref name=corriere/>
 
==Autore e interprete==
Come autore, Bruno Lauzi firma indimenticabili brani soprattutto per voci femminili: per [[Mia Martini]] compone ''Donna sola'', ''[[Piccolo uomo]]'', ''Neve bianca'', ''Mi piace'', ''Occhi tristi'', ''Per amarti'', ''Innamorata di me'', ''Canto malinconico'', ''Almeno tu nell'universo'', ''Il colore tuo'' (queste ultime cinque su musica di [[Maurizio Fabrizio]]); per [[Ornella Vanoni]] ''L'appuntamento'' (con [[Roberto Carlos (cantante)|Roberto Carlos]]), ''E poi tutto qui (Is there all there is?)'' (cover in italiano di un celebre brano degli anni 60, scritto da Jerry Leiber e Mike Stoller. Testo in italiano: Bruno Lauzi), ''Dettagli,'', ''La casa nel campo'' (che lui stesso riprenderà con il titolo cambiato in ''La casa nel parco''), ''Come l'estate, Nell'estate dei miei anni'', ''Alibi''; per [[Marcella Bella]] scrive ''Più soffia il vento'' e ''Verde smeraldo''; per [[Anna Identici]] ''Una rosa da Vienna'' ([[Festival di Sanremo 1966]]); per [[Mina (cantante)|Mina]] ''Radio'', ''Mi fai sentire così strana'', ''Racconto'', ''Devo dirti addio''. Nel 1981 scrive per [[Orietta Berti]] la canzone ''La barca non va più'', partecipante al [[Festival di Sanremo 1981]].<ref name="disco">[http://lafavolablu.it/easyNews/NewsLeggi.asp?IDNews=143 Lauzi: discografia]</ref>
[[File:Bruno-lauzi-con-chitarra.jpg|thumb|upright=1.2|Bruno Lauzi con l'inseparabile chitarra]]
 
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* [[1970]] - ''[[Bruno Lauzi (album)|Bruno Lauzi]]'' ([[Numero Uno (casa discografica)|Numero Uno]], ZSLN 55012)
* novembre [[1971]] - ''[[Questo sono io (Bruno Lauzi)|Questo sono io]]'' ([[Ariston Records|Ariston]], ARLP 10053)
* dicembre [[1971]] - ''[[Amore caro amore bello.....]]'' ([[Numero Uno (casa discografica)|Numero Uno]], ZDLN 55015; doppio, un disco dal vivo ede uno in studio)
* novembre [[1972]] - ''[[Il teatro di Bruno Lauzi]]'' ([[Numero Uno (casa discografica)|Numero Uno]], ZSLN 55157)
* ottobre [[1973]] - ''[[Simon (album)|Simon]]'' ([[Numero Uno (casa discografica)|Numero Uno]], DZSLN 55658)
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====Pubblicate postume====
* ''Agli immobili cieli'', 2010, Edizioni Associazione "Il dorso della balena" (contenente poesie edite ede inedite)<ref>[http://www.notiziarioitaliano.it/liguria/spettacolo/43017/bruno-lauzi-sara-celebrato-al-festival-della-poesia.html ''Bruno Lauzi celebrato al Festival della poesia'']</ref>
* ''Limericks'', inedita
===Prose===
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[[Categoria:Cabarettisti italiani]]
[[Categoria:Musicisti legati a Genova]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Liguria]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della CGD]]
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[[Categoria:Gruppi e musicisti della Numero Uno]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Five Record]]
[[Categoria:Scrittori legati a Genova]]
[[Categoria:Politici del Partito Liberale Italiano]]
[[Categoria:Attori legati a Genova]]
[[Categoria:Autori partecipanti allo Zecchino d'Oro]]
[[Categoria:Autori partecipanti al Festival di Sanremo]]