Festa dei Ceri: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m +W
→‎Origini: Aggiunti collegamenti
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile
Riga 26:
Esistono comunque altre ipotesi, non documentate, che sono state prospettate nel corso del tempo. Esse si possono ridurre a due grandi insiemi: ipotesi "pagana" ed ipotesi "eroica".
 
Secondo l'ipotesi "pagana" la Festa dei Ceri avrebbe origine da riti pagani precristiani, forse da una cerimonia in onore della dea Cerere (da cui il nome ceri), legata al risveglio della primavera. Questa interpretazione della festa già ipotizzata nel 1684 da Bonaventura Tondi<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Tondi, Bonaventura|titolo=L'esemplare della gloria, o vero, I fasti sacri, politici e militari dell'antichissima città di Gubbio|anno=1684|editore=Forni|città=Venezia|p=|pp=|ISBN=}}</ref> fu approfondita da Herbert M. Bower (1897)<ref>{{Cita libro|autore=Bower, Herbet Morris|titolo=The Elevation and Procession of the Ceri at Gubbio|anno=1897|editore=Nutt|città=London|p=|pp=|ISBN=}}</ref>, un antropologo inglese che accostò molti aspetti della festa al rituale descritto nelle [[Tavole Eugubine]] e congetturò che i Ceri fossero una testimonianza dell'"antico e diffuso culto dello Spirito dell'Albero". L'ipotesi "pagana" venne accolta da tutti i linguisti e gli antropologi<ref>{{Cita libro|autore=Seppilli, Anita; Costantini, Fernando|titolo=I ceri di Gubbio: saggio storico-culturale su una festa folcloristica|anno=1972|editore=Annali della Facoltà di lettere e filosofia|città=Perugia|p=|pp=|ISBN=}}</ref>, e trovò ovviamente molti sostenitori negli ambienti anticlericali.
 
In base all'ipotesi "eroica" la festa celebra il ricordo della vittoria su undici città alleate contro Gubbio riportata dagli eugubini nel 1151, per intercessione miracolosa del vescovo sant'Ubaldo, patrono ma anche padre della patria<ref name=":22">{{Cita libro|autore=Magherini Graziani G.|titolo=La Festa dei Ceri a Gubbio|anno=1883|editore=L’Illustrazione Italiana”, a. X, n. 24,|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Secondo questa teoria i Ceri sarebbero dei carri-trofei di guerra e la parola "cero" potrebbe derivare da carroccio<ref name=":22" />. L'ipotesi "eroica" fu formulata da don Angelo Carucci (1605)<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Carucci, Angelo|titolo=Allegrezze fatte in Gubbio per la solennità del natale del Ser.mo Federico Ubaldo prencipe d’Urbino|anno=1605|editore=Archivio Curia Vescovile|città=Gubbio|p=|pp=|ISBN=}}</ref> e successivamente da Girolamo Beni (1848)<ref name=":0" />, trovando un discreto consenso nel periodo risorgimentale ed in quello del ventennio fascista<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Barbi, Adolfo|titolo=La Festa dei Ceri durante il regime fascista (1931-1940)|anno=2001|editore=Edizioni Ceraiole|città=Gubbio|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.