Collisione aerea di Ascoli: differenze tra le versioni

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→‎Gli equipaggi: info su Mariangela Valentini
+inchiesta (dati fino al 2015)
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I due velivoli, entrambi Tornado IDS appartenenti al [[154º Gruppo|154º Gruppo CBOC]] (Cacciabombardieri Ognitempo Convenzionali) ''Diavoli Rossi'', erano decollati dall'[[Aeroporto di Brescia-Ghedi]] alle 15.22 e alle 15.27 per due missioni separate di bombardamento in volo [[Abbreviazioni aeronautiche#BBQ|BBQ]] (Bassa e Bassissima Quota)<ref name=":fts">[http://www.fromtheskies.it/incidente-tornado-ad-ascoli-piceno-verita-sui-voli-bassa-quota/ ''Incidente Tornado ad Ascoli Piceno, la verità sui voli a bassa quota''], da fromtheskies.it, 25 agosto 2014.</ref>.
 
Durante l'estate 2014 lo Stormo aveva anche il compito di preparare gli equipaggi degli IDS alla ''Steadfast Noon / Strikeval 2014'', una certificazione annuale ain guidaambito [[NATO]] mirata al coordinamento delle diverse forze dell'alleanza durante il dispiegamento di ordigni nucleari, la quale era prevista per il mese di ottobre.<ref>[http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/cielo/cambio-di-comando-al-6%C2%B0-stormo ''Cambio di comando al 6º Stormo''], da difesaonline.it, 14 settembre 2015.</ref>
 
Scopo dell'esercitazione, che primariamente mirava alla ''combat readiness'' di piloti e navigatori, era quello di colpire due obiettivi a terra separati l'uno dall'altro da piùcirca di28 [[Miglio nautico|miglia]] 50(52 km) di distanza<ref name=":ansa">[http://www.ansa.it/marche/notizie/2015/10/03/scontro-tornado-imprudenza-e-omissioni_5c19c8bd-daee-41fa-a942-a2f563d2aa2f.html ''Scontro Tornado, imprudenza e omissioni''], da ansa.it, 2 ottobre 2015.</ref> in direttrice nord-sud sull'[[Appennino centrale]] tra [[Marche]] e [[Abruzzo]] (alla periferia di [[Sarnano]] per ''Freccia 11'' e a ovest della zona industriale di [[Teramo]] per ''Freccia 21''), simulando una penetrazione tattica in territorio nemico e lo sgancio di armi nucleari<ref name=":tis16">[http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/I-due-tornado-si-schiantarono-in-volo-per-un-equivoco/ ''"I due tornado si schiantarono in volo per un errore organizzativo". Le carte dell’inchiesta''], da notizie.tiscali.it, 13 maggio 2016</ref>.
 
I velivoli erano stati coinvolti nell'aggiornamento di metà servizio (MLU, ''Mid-Life Update'') e già da qualche anno erano operativi con una quantità di apparati per la sicurezza e la navigazione di ultima generazione, tra cui un trasmettitore di posizione d'emergenza (ELT, ''Emergency Location Trasmitter'') e un sistema multiplo di distribuzione delle informazioni (MIDS, ''Multi-Information Distribution System'') che di fatto rendeva gli strumenti del velivolo interconnessi con il comando di terra tramite [[Livello di collegamento dati|data-link]].<ref>[http://www.jetwashaviationphotos.com/Pages/AMITornados.aspx ''Tonking with the Italians''], da jetwashaviationphotos.com, 4 agosto 2014</ref> Uno dei due velivoli (MM7087) era stato il primo a essere consegnato allo Stormo con tali capacità operative, da parte di [[Alenia Aermacchi]], poco meno di quattro anni prima.<ref>[http://www.aeroporti.com/annunci/viewtopic.php?t=7308 ''Consegnato all'AM il primo Tornado 'Full MLU<nowiki>'</nowiki>''], da aeroporti.com, 27 gennaio 2011</ref>
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I soccorsi, costituiti da personale di [[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica]], [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco|Vigili del Fuoco]] e [[Corpo forestale dello Stato|Corpo Forestale]], [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]], [[Polizia di Stato|Polizia]] per un totale di più di 200 persone<ref name=":mw" />, hanno messo in breve tempo la zona in sicurezza e hanno provveduto a transennare la zona per consentire il recupero dei corpi, compito affidato principalmente a squadre del [[Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico|Soccorso alpino]] provenienti da sei regioni.<ref name=":br">[http://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/tornado-caduti-quattro-croci-e-un-mistero-1.1904641 ''Tornado caduti, quattro croci e un mistero''], dal Giornale di Brescia, 23 agosto 2014</ref>
 
Oltre ai quattro aviatori, che non avevano avutoebbero il tempo di azionare il [[seggiolino eiettabile]],<ref name=":mw" /> non sono state registrate vittime a terra.
 
Il corpo di Mariangela Valentini, uno dei due piloti, fu rinvenuto sotto una porzione della carlinga del proprio velivolo. Esso fu l'ultimo a essere recuperato dei quattro coinvolti, in quanto ancora materialmente legato al proprio seggiolino eiettabile armato, e per di più si trovava in un canalone scosceso;<ref name=":br" />; pertanto, era statofu necessario attendere una squadra di [[artificiere|artificieri]] del [[17º Stormo incursori]] di [[Aeroporto di Furbara|Furbara]] affinché fosse possibile disinnescare il meccanismo di eiezione, portare i resti a valle e ricomporne la salma all'[[obitorio]] di [[Ascoli Piceno|Ascoli]].
 
==Gli equipaggi==
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Il primo velivolo decollato (callsign: ''Freccia 21''<ref name=":bs">[http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_02/scontro-tornado-ghedi-ascoli-alessandro-dotto-brescia-21600862-6900-11e5-a7ad-17c7443382c3.shtml?refresh_ce-cp ''Scontro tra Tornado, la perizia: uno dei piloti non doveva essere sul jet''], da brescia.corriere.it, 2/10/2015.</ref>) aveva ai comandi il [[capitano]] [[Aviatore#Pilota_militare|pilota]] Mariangela Valentini ([[Borgomanero]], 14 settembre 1982) e il capitano [[Navigatore (aeronautica)|navigatore]] Piero Paolo Franzese ([[Benevento]], 22 marzo 1979).
 
Valentini aveva frequentato il [[Aeronautica_Militare#Ruoli|corso normale]] ''Borea V'' dell'[[Accademia Aeronautica]] (dove per qualche tempo aveva avuto modo di lavorare come Ufficiale Addetto al Comando 1º Corso Normale nel 2012), era pilota militare dal 2006 e volava sul Tornado dal 2009. Era stata schierata a [[Herat]] nell'ambito delle operazioni [[International Security Assistance Force|ISAF]] in [[Afghanistan]] e aveva preso parte all'[[intervento militare in Libia del 2011]]. Nel quadro del 6º Stormo, era stata comandante della 395ª e della 396ª Squadriglia.<ref name=":aa">[http://www.corriere.it/cronache/14_agosto_20/ecco-chi-erano-4-capitani-morti-05d61b5e-2851-11e4-abf5-0984ba3542bc.shtml?refresh_ce-cp ''I 4 capitani dell’aeronautica vittime dell’incidente nei pressi di Ascoli''], da corriere.it, 20 agosto 2014.</ref> Valentini è stata la prima donna delle [[forze armate italiane|Forze Armate italiane]] a perdere la vita in servizio. <ref name=":bb">[http://www.repubblica.it/cronaca/2014/08/20/news/scontro_tornado_i_nomi_dei_piloti_dispersi-94121675/?ref=search ''Tornado, trovati resti di due piloti. Pinotti: "Rispettati standard sicurezza"''], da repubblica.it, 20 agosto 2014.</ref>.
 
Franzese era ex-allievo della [[Scuola militare Nunziatella]] di Napoli ed era in Aeronautica da 16 anni. Entrato in Accademia col corso normale ''Zodiaco IV'', si era laureato in [[Scienze politiche]]. Brevettatosi navigatore militare nel 2005 presso la Naval Air Station di [[Pensacola]] ([[Florida]]), operava dall'anno successivo sui Tornado e aveva avuto una lunga serie di incarichi di comando nell'ambito del Reparto, tra cui quello del Nucleo Voli e Statistica, della Sezione Pianificazione, Navigazione e Radar-predizione, nonché della 395ª Squadriglia. Come la Valentini, nel 2011 era stato rischierato a [[aeroporto di Trapani-Birgi|Trapani-Birgi]] nel quadro dell'operazione [[Intervento_militare_in_Libia_del_2011#23-24_marzo.2C_l.27entrata_in_scena_della_NATO|''Unified Protector'']], in qualità di navigatore squadriglia volo.
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Palminteri, entrato in Aeronautica lo stesso anno di Franzese e suo collega di corso, era anch'egli laureato in Scienze politiche e si era brevettato navigatore militare nel 2005. Aveva prestato servizio nel contingente [[International Security Assistance Force|ISAF]] in Afghanistan, da maggio a ottobre 2011, e in Libia, nel quadro dell'operazione [[Intervento_militare_in_Libia_del_2011#23-24_marzo.2C_l.27entrata_in_scena_della_NATO|''Unified Protector'']].
Ricopriva il grado di capitano nel 2008 e, nell'ottica di un avanzamento al ruolo degl ufficiali superiori, aveva frequentato nel 2013 il 79º Corso Normale presso l'[[Istituto di scienze militari aeronautiche]].<ref name=":aa" />
 
==L'inchiesta==
La Procura di Ascoli Piceno avviò nei giorni immediatamente successivi all'incidente un'inchiesta tecnica in collaborazione col [[Ministero della difesa]]<ref name=":bb" /> con l'obiettivo di stabilire le esatte cause della tragedia.
 
Nel luglio 2015 gli ufficiali comandanti Mario Pica e Giuliano Currado, incaricati dalla Procura di effettuare la perizia, consegnarono un dossier alla Procura stessa, partendo da tutti i dati disponibili provenienti dalle [[scatola nera|scatole nere]] (Flight Data Recorder) che hanno registrato i dati di volo dei due Tornado, dai tracciati [[radar]] militari e civili, nonché dall'unico CVR (Cockpit Voice Recorder) recuperato dal luogo dello schianto, contenente le registrazioni audio-video di una delle due cabine di pilotaggio.<ref name=":rep15">[http://www.repubblica.it/cronaca/2015/10/02/news/collisione_aerei_militari_i_periti_non_fu_colpa_dei_piloti-124176753/ ''Collisione aerei militari, i periti: "Non fu colpa dei piloti. A terra i possibili responsabili"''], da repubblica.it, 2 ottobre 2015.</ref>
 
Dal dossier emerse che durante il volo non ci sarebbero state comunicazioni con gli equipaggi, pertanto che i due piloti non sarebbero stati a conoscenza della loro reciproca posizione. Non escludendo problemi di natura tecnica sulla strumentazione di bordo, i periti conclusero che Valentini e Dotto avrebbero volato a vista e senza un'adeguata assistenza da terra, evidenziando pertanto gravi ''"carenze organizzative"'', per le quali gli ufficiali periti segnalarono al [[Pubblico ministero (ordinamento italiano)|pubblico ministero]] cinque possibili responsabili tra gli ufficiali incaricati alla pianificazione e al controllo della missione <ref name=":rep15" /> da iscrivere nel [[Iscrizione della notizia di reato|registro degli indagati]] per i reati di [[disastro]] e [[omicidio colposo]]<ref name=":co" />.
 
 
==Note==