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|Sito=http://www.comune.eraclea.ve.it/
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'''Eraclea''' (''Heraclia'' in [[lingua latina|latino]], Ηράκλεια in [[Lingua greca|greco]]-[[bizantino]], ''Grixołera'' in [[Lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:12297}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Venezia]] in [[Veneto]], affacciato sul [[Golfo di Venezia]].
 
==Geografia fisica==
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==Origini del nome==
Fino al 4 novembre [[1950]] si chiamò '''Grisolera''' (''Grixołera'' in [[Lingua veneta|veneto]]); in tale data, con decreto n. 1061 del Presidente della Repubblica Italiana [[Luigi Einaudi]], ma su iniziativa dell'allora sindaco [[Guerrino Burato]] e del [[Segretario comunale e provinciale|segretario comunale]] rag. Aldo Tassoni e a seguito di una delibera comunale, il nome venne modificato con quello dell'antica città [[antichi romani|romano]]-[[bizantini|bizantina]], ''[[Heraclia|Eraclea]]'' appunto, i cui resti si trovano al confine del territorio comunale in direzione di [[San Donà di Piave]] nei pressi della località di [[Cittanova (Eraclea)|Cittanova]].
 
==Storia==
Il territorio di Eraclea dall'epoca delle [[invasioni barbariche]] sino al [[XII secolo]] ospitò unil fiorente centro di [[Heraclia]] (chiamato anche ''Melidissa'', ''Heracliana'' e ''Civitas Nova''), tra i più importanti della [[Laguna Veneta]] e per un periodo capitale del [[Ducato di Venezia]].
{{Vedi anche|Heraclia|Cittanova (Eraclea)}}
Il territorio di Eraclea dall'epoca delle [[invasioni barbariche]] sino al [[XII secolo]] ospitò un fiorente centro (chiamato ''Melidissa'', ''Heracliana'' e ''Civitas Nova''), tra i più importanti della [[Laguna Veneta]] e per un periodo capitale del [[Ducato di Venezia]].
 
Verso il [[XII secolo]] un'alluvione mutò l'equilibrio della rete idrica locale, portando il [[Piave]] a sfociare presso l'attuale [[Cavallino-Treporti|litorale del Cavallino]]. La zona si impaludò e divenne malarica e la città venne in breve tempo abbandonata.
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Nel coprirsi la ritirata, l'esercito italiano fece saltare tutte le [[diga|dighe]] e gli [[argine|argini]] delle bonifiche, allora appena iniziate: l'intero territorio comunale tornò ad essere allagato ed impaludato per il restante corso della guerra. Quanto non era stato allagato dalla III armata italiana in ritirata, lo fu ad opera dell'esercito austro-ungarico al momento dell'ultimo ripiegamento, quale strascico della [[battaglia di Vittorio Veneto]].
 
La diffusa presenza umana ha avuto inizio con le [[Bonifica idraulica|bonifiche]] pubbliche successive alla [[prima guerra mondiale]] (''Consorzio Ongaro Inferiore'', poi ''Consorzio di Bonifica del Basso Piave'').<br />
{{vedi anche|Bonifica di Eraclea}}
 
Nel [[1919]] vennero subito riprese le opere di [[Bonificabonifica di Eraclea|bonifica]] che proseguirono per tutti gli [[anni 1920|anni venti]] e i primi [[anni 1930|anni trenta]]. Dall'attività realizzata dal cav. Marco Aurelio Pasti per il prosciugamento delle paludi poste alle spalle del cordone sabbioso litoraneo (''Valle Livenzuola'') è nata la spiaggia di Eraclea: ''Marina di Santa Croce'' (verrà poi battezzata ''Eracleamare'' all'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]]). [[File:Eraclea specchio invernale.jpg|thumb|upright=0.7|La bonifica d'inverno]]Proprio nel corso di quelle prime attività di arginamento delle terre emerse iniziò appunto l'attività che portò alla nascita di quella pineta marittima che è la principale peculiarità della riviera eracleense: il cav. Pasti, in unione ai vicini proprietari della Valle Ossi (Conti Gaggia), nei primissimi [[anni 1920|anni venti]] piantumò le dune che correvano lungo la costa con migliaia di pini comuni ([[Pinus pinea]]).
 
[[File:Pineta 2.jpg|thumb|Pineta di Eracleamare]]Questi ultimi servivano a rinforzare i rialzi sabbiosi preservandoli dall'[[erosione]] del vento e delle mareggiate.
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[[File:Eraclea-spiaggia-22-giugno-2008 093.jpg|thumb|La spiaggia di Eracleamare]]
{{vedi anche|Eracleamare}}
[[Eracleamare]] è oggi la riviera della città di Eraclea e fa parte della [[costa veneziana]]; è posta a sei chilometri a sud-est del capoluogo e si caratterizza per le sue peculiarità ambientali, la [[Laguna del Mort]] e la [[pineta]] marittima.
è posta a sei chilometri a sud-est del capoluogo e [http://www.youtube.com/watch?v=ja-LdRwF_fU si caratterizza per le sue peculiarità ambientali] (la [[Laguna del Mort]] e la [[pineta]] marittima).
Le dune sono spesso suddivise in più cordoni, tutti paralleli al mare.
La spiaggia è lunga oltre quattro chilometri. [[Eraclea Mare]] ha ottenuto dalla FEE il riconoscimento della [[Bandiera Blu]] per 4 anni consecutivi, [[2007]] [[2008]] [[2009]] e [[2010]], per la qualità della sua balneazione e dei servizi al litorale<ref>[http://www.eraclea.us/eraclea-ultime-notizie/mare-bandiera-blu-2009.html Articolo su Eraclea for Us del maggio 2009]</ref>: .
 
[[Eracleamare]] è la prima e unica località turistica italiana ad aver raggiunto un sistema di ecocompatibilità totale<ref>[http://www.eraclea.com/content/view/1348/61/ Articolo su Il Gazzettino del 19/07/2006]</ref>: il 60 % dei rifiuti turistici viene riciclato grazie alla pratica della raccolta differenziata già utilizzata in tutto il territorio del Comune di Eraclea.
Anche per questo motivo, Eraclea Mare ha ricevuto dalla [[Guida Blu]] di [[Legambiente]], sia nel [[2009]] che nel [[2010]], l'attribuzione delle "3 Vele" per la spiaggia e delle "4 Stelle" per l'ambiente<ref>[http://www.eraclea.us/eraclea-ultime-notizie/legambiente-guida-blu-2009-3-vele-a-eraclea.html Dati tratti da Guida BLU 2009]</ref>.
L'11 maggio 2010 la FEE ha certificato per il quarto anno consecutivo l'offerta balneare di Eraclea assegnandole di nuovo la "Bandiera Blu delle spiagge" anche per il 2010<ref>[http://www.eraclea.us/eraclea-ultime-notizie/bandiera-blu-2010.html Dati tratti da Guida Blu 2010]</ref>.
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Il giorno 10 maggio 2011 ha ricevuto la conferma del riconoscimento della bandiera blu anche per il 2011, quinto anno consecutivo di certificazione della qualità della balneazione della località turistica.
 
L'area agricola prospiciente la laguna del mort è stata recentemente oggetto di un tentativo di grossa speculazione edilizia, scongiurato sia dall'istituzione del [[naturismo]] nella parte competente il comune di Jesolo, che successivamente da un'inchiesta penale che ha visto coinvolti politici locali<ref>[http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/11/26/news/valle-ossi-speculazione-a-marchio-lega-1.1700991 Valle Ossi speculazione a marchio Lega - Cronaca - la Nuova di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Amministrazione ==