Arce (Italia): differenze tra le versioni

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Il nome di Arce deriverebbe o dalla funzione di ''arx'', ovvero fortezza, a cui fu adibita in varie epoche, o da ''Arcanum'', il monte su cui è adagiato il paese. La prima volta che si trova il nome di Arce in un documento è nella ''[[Cosmografia ravennate|Cosmographia]]'' dell'Anonimo ravennate databile al [[VII secolo]] d.C.
 
Nel [[702]], Arce venne sottratta all'[[Impero bizantino|imperatore d'Oriente]] dal duca longobardo di Benevento [[Gisulfo I di Benevento|Gisulfo I]], divenendo quindi possesso del [[Ducato di Benevento]]. Nell'[[846]] e nell'[[877]] Arce fu presa e saccheggiata dai [[Saraceni]]. Nel [[937]] [[Cronologia delle razzie ungare|venne presa dagli Ungari]]. Sul finire del X secolo Arce fu donata dal principe longobardo di Capua ai monaci cassinesi che la tennero fino al [[1058]], anno in cui se ne impadronì il normanno Riccardo, conte di Aversa. Nel [[1191]] Arce venne presa da [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] imperatore di Germania. Nel [[1230]], rientrato dalla [[Terra santa]], [[Federico II di Svevia|Federico II]] riprese Arce. Nel [[1265]] Arce, invano difesa dalle truppe di [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], venne presa da [[Carlo I d'Angiò]]. Sotto gli Angiò, Arce venne concessa in feudo prima alla famiglia dei Cantelmo, poi a quella dei [[Della Rovere]]. La famiglia Della Rovere tenne in feudo Arce sino al [[1579]], anno in cui venne acquistato da [[Giacomo Boncompagni (politico)|Giacomo Boncompagni]] ([[Ducato di Sora|ducato di Arce e ducato di Sora]]). Nel [[1796]] terminò il dominio dei Boncompagni ed il paese fu aggregato al [[Regno di Napoli]]. Il confine con lo Stato Pontificio era delimitato da 14 [[Cippo di confine|Cippi Confinari]].
 
Arce fu protagonista del passaggio delle truppe francesi, che fuggivano dopo la caduta della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]]. Nel maggio [[1849]] il paese fu toccato dal [[Risorgimento]] con la presenza del generale [[Giuseppe Garibaldi]] e dei garibaldini, in ricordo della quale fu posta una lapide sulla facciata del palazzo comunale: