Chalcidoidea: differenze tra le versioni
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Il capo ha antenne genicolate, cioè piegate ad angolo, composte da meno di 16 antennomeri. Il pronoto non raggiunge lateralmente le tegule (fatta eccezione per specie molto piccole).
Le ali sono caratterizzate dall'assenza di pterostigma e dalla venulazione molto ridotta, composta da un solo ramo, da alcuni interpretato come fusione della subcosta con il radio (Sc+R). La nomenclatura adottata è spesso influenzata da questa semplificazione morfologica <ref name="viggiani">Viggiani Gennaro. ''Lotta biologica ed integrata''. Liguori editore. Napoli, 1977. ISBN 88-207-0706-3</ref>: il tratto prossimale, detto ''vena submarginale'' o ''vena subcostale'', decorre parallelamente al margine anteriore. Nel tratto intermedio, detto ''vena marginale'' percorre il margine anteriore, poi si divide, in corrispondenza della zona stigmatica, in due rami: quello anteriore, detto ''vena postmarginale'' rappresenta un prolungamento della vena marginale e decorre lungo il margine anteriore; quello posteriore, detto ''vena radiale'' o ''vena stigmale'' si dirige verso il centro della regione remigante. Le altre venature sono ridotte ad esili tracce. In ragione di questa semplificazione non esiste una suddivisione in cellule vere e proprie: l'ala anteriore è suddivisa in due regioni: una prossimale, compresa fra la vena submarginale e il tratto prossimale del margine anteriore, corrisponde alla cellula costale, quella distale si estende per tutta la regione remigante e viene detta ''disco''. Adottando la nomenclatura di maggiore condivisione, la cellula R<sub>1</sub>, in altri termini quella compresa fra il ramo del radio e il settore radiale s'interpreterebbe come la cella di forma triangolare, indefinita perché aperta, compresa fra la postmarginale e la stigmale. Come in tutti i [[Terebrantia|Terebranti]],
L'addome mostra un gastro non compresso e un peziolo che si collega alla parte distale del propodeo. L'ottavo urotergo è visibile. L'ovopositore non raggiunge dimensioni notevoli (come ad esempio avviene negli [[Ichneumonoidea]]), tuttavia è in genere ben visibile sotto l'addome.
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Le specie della famiglia '''Encyrtidae''' hanno rappresentato egualmente una risorsa molto importante nei programmi di controllo biologico, specialmente nelle regioni dai climi più caldi dove sono in grado di adattarsi meglio rispetto gli Aphelinidae.
Gli interventi di maggior successo si sono ottenuti nella lotta ai danni provocati dalle [[Pseudococcidae|cocciniglie]], tra cui il più recente e fruttuoso esempio è quello dell<nowiki>'</nowiki>''[[Anagyrus lopezi]]'' del [[Sud America]] per il controllo del ''[[Phenacoccus manihoti]]''. Questa cocciniglia fu scoperta per la prima volta in [[Congo]] nel [[1973]] e nella metà degli
Un altro programma di controllo biologico che ha dato grandi risultati ma meno conosciuto è quello dei primi degli anni
Tra le specie parassitoidi maggiormente utilizzate in [[Europa]] è da ricordare il ''[[Psyllaephagus pilosus]]'', liberato dal [[1993]] in [[Irlanda]], [[Galles]] e [[Francia]] per il controllo della [[Ctenarytaina eucalypti|Psilla dell'eucalyptus]]. Il programma ha dato ottimi risultati tant'è che il ''P. pilosus'' è stato di recente introdotto (probabilmente accidentalmente) anche in alcune regioni del Sud America, comprese [[Perù]] e [[Argentina]].
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