Questione romana: differenze tra le versioni
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== L'unità d'Italia ==
{{Vedi anche|
[[File:Cimeli caccia a Roma post1860.JPG|350px|miniatura|destra|Stampa satirica e anticlericale sulla questione romana: con Roma sullo sfondo, Garibaldi e Vittorio Emanuele sparano a pipistrelli "clericali", Napoleone III, nelle vesti di un gendarme, difende Pio IX e Francesco II (abbigliato come pazzariello napoletano) mentre due inglesi in tenuta da caccia osservano e esclamano: "Lasciate che Vittorio faccia quel bel tiro e siamo più che contenti"]]
Il 17 marzo [[1861]] il primo
Roma era tuttavia protetta dalla [[Secondo Impero francese|Francia]] di [[Napoleone III]] che era, al contempo, il principale alleato e protettore del giovane Regno d'Italia. Il 15 settembre [[1864]] la
La "questione romana", comunque, non si limitava al solo problema dell'annessione territoriale di Roma, ma chiamava in causa il complesso tema delle relazioni tra [[Chiesa cattolica]] e Regno d'Italia, già gravemente compromesse dalla permanente opposizione al [[Risorgimento]], manifestata da [[Pio IX]] a partire dal [[1849]].
L'insistenza papale nell'affermare l'autonomia e l'indipendenza dello [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]] ebbe come conseguenze:
* in Italia: un forte incremento dell'[[anticlericalismo]]; la proibizione per i cattolici di partecipare alla vita politica nazionale (''[[non expedit]]'') con conseguente [[Laicismo|laicizzazione]] della politica di governo; spaccatura di fatto del
* fuori dall'Italia: tutta la vita della Chiesa fu condizionata nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] dalla "questione romana" e dalla necessità di trovare modi e strumenti che garantissero piena libertà al papa.
D'altra parte,
== La presa di Roma ==
[[File:Breccia di Porta Pia.jpg|thumb|Breccia di Porta Pia]]
[[File:Monumento ad Arnaldo da Brescia0.JPG|miniatura|destra|Monumento ad Arnaldo da Brescia. Una lapide alla base recita: Ad Arnaldo, al precursore, al martire del libero italico pensiero Brescia sua decretava tosto rivendicata libertà. MDCCCLX]]
Nel [[1870]], alcune settimane dopo la caduta di [[Napoleone III]] ([[battaglia di Sedan]] del 1º settembre), l'esercito italiano si fece più ardito e il 20 settembre, guidato dal generale [[Raffaele Cadorna (1815-1897)|Raffaele Cadorna]], entrò in [[Roma]]
Il 3 febbraio [[1871]]
Il pontefice (all'epoca [[Papa Pio IX|Pio IX]]), secondo la suddetta legge, pur conservando la cittadinanza italiana, poteva godere di una serie di privilegi rispetto agli altri cittadini. Tuttavia lo stesso non volle mai accettare una legge unilaterale (fu compilata, infatti, su iniziativa del solo Regno d'Italia) e, a suo parere, eversiva. Rinunciò, inoltre, alla dotazione annua, fissata in 3 225 000 lire.
<ref>La somma indicata, rivalutata secondo i coefficienti Istat per il periodo 1871-2009 (ultimo anno disponibile, coefficiente 8103,0334) risulta pari a 26,132 miliardi di lire, 13,496 milioni di euro. Vedi: Istat, Indice dei prezzi per le rivalutazioni monetarie, Coefficienti annuali per rivalutare somme di denaro da un determinato anno all'ultimo disponibile. [http://www.istat.it/prezzi/precon/rivalutazioni/ Sito Istat].</ref>
Dal [[
Nonostante l'offerta delle legge delle Guarentigie, i segnali del governo non erano sempre di distensione e di pacificazione. Nel giugno del [[1873]] il governo estese anche a Roma le leggi sulla [[separazione tra Stato e Chiesa]] ([[leggi Siccardi]] e successive), osteggiate dai [[cattolici intransigenti]], e [[1875|due anni dopo]] impose pure al clero l'obbligo del [[Servizio militare di leva in Italia|servizio militare]].<ref>M. Guasco, ''Storia del clero in Italia dall'Ottocento a oggi'', Bari 1997, p. 79</ref>
Pio IX nel [[1874]] e [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] ingiunsero ai cattolici italiani di non recarsi alle urne e con il famoso '' [[non expedit]]'' (in [[lingua italiana|italiano]]: non conviene, non è opportuno) prescrissero (per più di trent'anni) di evitare la partecipazione attiva alla vita politica del paese. Lo scontro tra i [[cattolici intransigenti]] ed i sostenitori della laicità dello stato divenne acceso, e ricco di gesti simbolici, come l'erezione del [[monumento a Arnaldo da Brescia]] nella sua città natale e un busto al [[Pincio]], e il [[Giordano Bruno#Il monumento a Roma|monumento a Giordano Bruno]] a [[Campo de' Fiori]], sul luogo dove morì bruciato dal rogo.
I pontificati di [[Papa Pio X|Pio X]], di [[Papa Benedetto XV|Benedetto XV]] e di [[Papa Pio XI|Pio XI]] (nei primi tre decenni del [[XX secolo]]) videro, invece, una lenta distensione di rapporti ed un graduale riavvicinamento con
== La lenta risoluzione dei contrasti ==
[[File:BrecciaPortaPia.jpg|thumb|Breccia di Porta Pia]]
Immediatamente dopo la fine della [[
Una decisa apertura nei confronti della Chiesa avvenne all'indomani della [[
A partire dall'agosto [[1926]] una serie di incontri riservati, inizialmente ufficiosi, tra il [[consigliere di Stato]] [[Domenico Barone]], negoziatore per
<ref>Vedi: Giacomo de Antonellis, ''La diplomazia segreta del Concordato'' in ''Storia Illustrata'', Numero speciale ''1929 : 50 anni fa nel mondo'', n. 262, Settembre 1979, pp. 30-38.</ref>
La "questione romana" si poté dire definitivamente conclusa, quindi, nel [[1929]] con la stipula
I Patti Lateranensi sono richiamati anche nell'articolo 7<ref>«Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale
della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione della Repubblica]], approvato in sede costituente grazie al voto favorevole espresso dai rappresentanti del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] a seguito di una precisa scelta politica di [[Palmiro Togliatti]].▼
▲<ref>«Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.»</ref>
▲della [[Costituzione della Repubblica Italiana]], approvato in sede costituente grazie al voto favorevole espresso dai rappresentanti del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] a seguito di una precisa scelta politica di [[Palmiro Togliatti]].
== Note ==
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