Grottesca: differenze tra le versioni

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Le '''grottesche''' sono un particolare tipo di decorazione [[pittura|pittorica]] parietale che affonda le sue radici nella [[pittura romana]] di [[Augusto|epoca augustea]] e che fu riscoperto e reso popolare a partire dalla fine del [[XV secolo|Quattrocento]].
 
La decorazione a grottesca è caratterizzata dalla raffigurazione di esseri ibridi e mostruosi, chimere, spesso ritratte quali figurine esili ed estrose, che si fondono in decorazioni geometriche e naturalistiche, strutturate in maniera simmetrica, su uno sfondo in genere bianco o comunque monocromo. Le figure sono molto colorate e danno origine a cornici, effetti geometrici, intrecci e quant'altro, ma sempre mantenendo una certa levità e ariosità, per via del fatto che in genere i soggetti sono lasciati minuti, quasi calligrafici, sullo sfondo. L'illustrazione prevalentemente fantasiosa e ludica, non sempre persegue una funzione puramente ornamentale, ma riveste talvolta anche uno scopo didascalico ed enciclopedico, riproducendo inventari delle arti e delle scienze o raffigurazioni a carattere [[eponimo]].
== Etimologia ==
Il nome, come spiega [[Benvenuto Cellini]] nella sua ''[[vita di Cellini|autobiografia]]'', deriva dalle ''grotte''<ref>{{Cita web |url = https://books.google.it/books?id=cc_MBTkDTI0C&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=grotte%20grottesche&f=false