Civil law: differenze tra le versioni

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'''b.''' In more general sense: The law of any city or state regulating the private rights and duties of the inhabitants; also used in other senses of ''civil''.}}</ref>
 
I sistemi di ''civil law'' si sono sviluppati dapprima nell'[[Europa]] continentale e poi in moltissimi stati del pianeta, all'interno della cornice dottrinaria del [[diritto romano|diritto romano-giustinianeo]].
I sistemi di ''civil law'' si sono sviluppati dapprima nell'[[Europa]] continentale e poi in moltissimi stati del pianeta, all'interno della cornice dottrinaria del [[diritto romano|diritto romano-giustinianeo]]. La loro caratteristica precipua è che i loro principi fondanti sono [[Codificazione|codificati]] in un sistema di riferimento che funge da fonte primaria della legge. Tale impostazione si contrappone a quella dei sistemi di ''[[common law]]'', la cui cornice dottrinaria si basa sul [[Precedente|diritto giurisprudenziale]] che dà forza vincolante a [[Provvedimento giurisdizionale|provvedimenti giurisdizionali]] (generalmente [[Sentenza|sentenze]]) pronunciate in passato da un [[giudice]] nel corso di un [[Processo (diritto)|processo]], su fattispecie identiche o analoghe a quella in esame, in base al principio che sia iniquo trattare fatti simili in modo diverso in occasioni diverse (dottrina del [[precedente]] giudiziario o ''[[stare decisis]]'').<ref>Washington Probate, "Estate Planning & Probate Glossary", ''Washington (State) Probate'', s.v. [http://www.wa-probate.com/Intro/Estate-Probate-Glossary.htm "common law"], [htm], 8 dicembre 2008, consultato il 7 novembre 2009.</ref><ref>[[Charles Arnold-Baker]], ''[[The Companion to British History]]'', s.v. "English Law", Londra, Loncross Denholm Press, 2008, p. 484.</ref>
 
Storicamente, il ''civil law'' è l'insieme dei concetti e dei sistemi derivati in ultima analisi dal [[Codice di Giustiniano]], ma fortemente influenzati dalle consuetudini del diritto [[Codice napoleonico|napoleonico]], [[Storia del diritto germanico|germanico]], [[Diritto canonico|canonico]], feudale e locale,<ref>Charles Arnold Baker, ''The Companion to British History'', s.v. "Civilian", Londra, Routledge, 2001, p. 308.</ref> nonché da correnti dottrinarie quali il [[giusnaturalismo]], la codificazione e il [[positivismo giuridico]]. Concettualmente, procede per astrazioni, formula principi generali e distingue le norme sostanziali da quelle procedurali.<ref>Michel Fromont, ''Grands systèmes de droit étrangers'', 4ª, ed., Parigi, Dalloz, 2001, p. 8.</ref> Esso considera il [[Precedente|diritto giurisprudenziale]] secondario e subordinato al [[Legge|diritto legislativo]]. La caratteristica fondamentale di tali sistemi è che essi usano codici con testi brevi che tendono a evitare scenari fattuali specifici.<ref>“The role of legislation is to set, by taking a broad approach, the general propositions of the law, to establish principles which will be fertile in application, and not to get down to the details. . . .” Alain Levasseur, ''Code Napoleon or Code Portalis?'', 43 ''Tul. L. Rev.'', 1969, pp. 762, 769.</ref>
 
== Storia ==
Concettualmente, il ''civil law'' procede per astrazioni, formula principi generali e distingue le norme sostanziali da quelle procedurali.<ref>Michel Fromont, ''Grands systèmes de droit étrangers'', 4ª, ed., Parigi, Dalloz, 2001, p. 8.</ref> Esso considera il [[Precedente|diritto giurisprudenziale]] secondario e subordinato al [[Legge|diritto legislativo]]. Quando si discute il ''civil law'', si dovrebbe tenere a mente la differenza concettuale tra una legge scritta e una norma codicistica. La caratteristica spiccata dei sistemi civilistici è che essi usano codici con testi brevi che tendono a evitare scenari fattuali specifici.<ref>“The role of legislation is to set, by taking a broad approach, the general propositions of the law, to establish principles which will be fertile in application, and not to get down to the details. . . .” Alain Levasseur, ''Code Napoleon or Code Portalis?'', 43 ''Tul. L. Rev.'', 1969, pp. 762, 769.</ref> Gli articoli del codice trattano concetti generali e pertanto sono in contrasto con gli schemi legislativi che sono spesso molto lunghi e dettagliati.
Il ''civil law'' trae la sua principale ispirazione dal [[diritto romano]] classico (ca. 1–250 d.C.), e in particolare dal [[diritto giustinianeo]] (VI secolo d.C.), con ulteriori espansioni e sviluppi nel tardo [[Diritto romano medievale|Medioevo]] sotto l'influenza del diritto canonico.<ref>{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ce6/society/A0859206.html |titolo=Roman Law and Its Influence |editore=Infoplease.com |accesso=18 agosto 2011}}</ref> Le dottrine del Codice giustinianeo fornivano un sofisticato modello per contratti, regole di procedura, diritto di famiglia, testamenti e un forte sistema costituzionale monarchico.<ref>Kenneth Pennington, "Roman and Secular Law in the Middle Ages", in ''Medieval Latin: An Introduction and Bibliographical Guide'', a cura di F.A.C. Mantello e A.G. Rigg, Washington, D.C., Catholic University Press of America, 1996, pp. 254-266; [html], disponibile su [http://faculty.cua.edu/pennington/law508/histlaw.htm], consultato il 27 agosto 2011.</ref> Il diritto romano fu ricevuto in maniera diversa nei diversi paesi. In alcuni entrò in vigore su vasta scala mediante atti legislativi, ossia divenne [[diritto positivo]], mentre in altri si diffuse nella società ad opera di esperti e studiosi di diritto sempre più influenti.
 
Il diritto romano continuò senza interruzione nell'[[Impero bizantino]] fino alla sua definitiva caduta nel XV secolo. Tuttavia, poiché esso fu soggetto a molteplici incursioni e occupazioni da parte delle potenze europee occidentali nel periodo tardo medievale, le sue leggi divennero ampiamente conosciute e disponibili anche in Occidente. Esso fu ricevuto inizialmente nel [[Sacro Romano Impero]], in parte perché fu considerato diritto imperiale, e si diffuse in Europa principalmente perché i suoi studenti erano i soli avvocati formati. Esso divenne la base del [[diritto di Scozia]], benché in parte in competizione con il [[diritto normanno]] ricevuto di tipo feudale. In Inghilterra, il diritto romano fu insegnato accademicamente a Oxford e Cambridge, ma diede origine solo al diritto successorio e matrimoniale (per quanto entrambi furono ereditati dal diritto canonico), e al diritto marittimo (adattato dalla ''[[lex mercatoria]]'' attraverso il commercio con [[Bordeaux]]).
== Caratteristiche generali ==
Sono basati su un ruolo importante dell'[[università]] ([[dottrina (diritto)|dottrina]] giuridica ed educazione dei [[giurista|giuristi]]) e su un sistema di [[codice (diritto)|codici]] (aggregato omogeneo di [[legge|leggi]] e norme), i quali adottano categorie giuridiche simili a quelle del diritto romano la cui [[fonte del diritto|fonte di legittimazione]] si consustanzia essenzialmente nella legislazione codificata.
 
Conseguentemente, nessuna delle due correnti romanistiche dominava completamente in Europa. Il diritto romano era una fonte secondaria che si applicava soltanto quando si trovava che le consuetudini e le leggi erano carenti su un certo tema. Tuttavia, dopo un certo tempo, anche il diritto locale cominciò a essere interpretato e valutato sulla base del diritto romano (essendo esso una sorta di comune tradizione giuridica europea), con ciò influenzando a sua volta la principale fonte del diritto. Alla fine, le opere dei glossatori e dei commentatori civilistici condussero allo sviluppo di un corpo comune del diritto e della scrittura sul diritto, di un linguaggio giuridico comune e di un metodo comune di insegnamento e di studio, tutti denominati ''jus commune'' o diritto comune in Europa, il che consolidò il diritto canonico e il diritto romano e, in qualche misura, il diritto feudale.
Lo scopo della codificazione è di fornire a tutti i cittadini le consuetudini e la raccolta scritta delle leggi che si applicano loro e che i giudici devono seguire. È il sistema giuridico più diffuso al mondo, in vigore in varie forme in circa 150 paesi,<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/docs/notesanddefs.html?countryName=Iran&countryCode=ir&regionCode=me#2100 "CIA - The World Factbook," consultato il 30 novembre 2010]</ref> e attinge fortemente al diritto romano, presumibilmente il più intricato ordinamento giuridico conosciuto risalente a prima dell'era moderna.
 
Un esempio eminente di codice di ''civil law'' sarebbe fu il [[Codice napoleonico]] (del 1804), che prende il nome dall'imperatore francese [[Napoleone]]. Il Codice comprende tre sezioni: diritto delle persone, diritto di proprietà e diritto commerciale. Piuttosto che un compendio di leggi scritte o una rassegna di giurisprudenza, il Codice enuncia principi generali come norme giuridiche.<ref name="Neubauer, David W. 2007, pg.28"/>
Dove esistono i codici, la fonte primaria della legge è il codice [[diritto civile|civile]], che è una raccolta sistematica di articoli interrelati,<ref name="Neubauer, David W. 2007, pg.28">David W. Neubauer e Stephen S. Meinhold, ''Judicial Process: Law, Courts, and Politics in the United States'', Belmont, Thomson Wadsworth, 2007, p. 28.</ref> disposti per materia in un qualche ordine predefinito,<ref>"Glossary of Legal Terms", ''12th District Court - Jackson, County, MI'', consultato il 12 giugno 2009: [http://www.d12.com/glossary/glossary.htm]</ref> e che spiega i principi della legge, i diritti e i loro modi di acquisizione, e come funzionano i meccanismi giuridici fondamentali. I codici giuridici sono semplicemente leggi promulgate da un [[potere legislativo]], anche se in generale hanno ampiezza molto maggiore di altre leggi. Gli altri principali ordinamenti giuridici nel mondo includono il ''[[common law]]'', l<nowiki>'</nowiki>''[[Halakhah]]'', il [[diritto canonico]] e la [[Shari'a|legge islamica]].
 
== Caratteristiche generali ==
I paesi che seguono il ''civil law'' possono essere divisi in:
=== Tratti principali ===
*quelli dove il diritto romano in qualche forma è ancora diritto vivente, ma non c'è stato un tentativo di creare un codice civile: [[Andorra]] e [[San Marino]]
I sistemi di ''civil law'' si sono sviluppati dapprima nell'[[Europa]] continentale e poi in moltissimi stati del pianeta, all'interno della cornice dottrinaria del [[diritto romano|diritto romano-giustinianeo]]. La loro caratteristica precipua è che i loro principi fondanti sono [[Codificazione|codificati]] in un sistema di riferimento che funge da fonte primaria della legge. Tale impostazione si contrappone a quella dei sistemi di ''[[common law]]'', la cui cornice dottrinaria si basa sul [[Precedente|diritto giurisprudenziale]] che dà forza vincolante a [[Provvedimento giurisdizionale|provvedimenti giurisdizionali]] (generalmente [[Sentenza|sentenze]]) pronunciate in passato da un [[giudice]] nel corso di un [[Processo (diritto)|processo]], su fattispecie identiche o analoghe a quella in esame, in base al principio che sia iniquo trattare fatti simili in modo diverso in occasioni diverse (dottrina del [[precedente]] giudiziario o ''[[stare decisis]]'').<ref>Washington Probate, "Estate Planning & Probate Glossary", ''Washington (State) Probate'', s.v. [http://www.wa-probate.com/Intro/Estate-Probate-Glossary.htm "common law"], [htm], 8 dicembre 2008, consultato il 7 novembre 2009.</ref><ref>[[Charles Arnold-Baker]], ''[[The Companion to British History]]'', s.v. "English Law", Londra, Loncross Denholm Press, 2008, p. 484.</ref>
*quelli con sistemi misti non codificati nei quali il ''civil law'' è una fonte di autorità dottrinaria, ma è influente anche il ''common law'': [[Scozia]] e ordinamenti di [[diritto romano-olandese]] ([[Sudafrica]], [[Zambia]], [[Zimbabwe]], [[Sri Lanka]] e [[Guyana]])
*quelli con sistemi misti codificati nei quali il ''civil law'' è il diritto fondamentale, ma che hanno il loro diritto pubblico fortemente influenzato dal ''common law'': [[Porto Rico]], [[Filippine]], [[Québec (provincia)|Québec]] e [[Louisiana]]
*quelli con codici completi che superano un unico codice civile, come [[Spagna]], [[Italia]], [[Francia]], [[Germania]], [[Grecia]], [[Giappone]], [[Messico]]: è quest'ultima categoria che è considerata normalmente tipica dei sistemi di ''civil law'', e che è discussa nel resto di questa voce.
 
Sono basati su un ruolo importante dell'[[università]]della ([[dottrina (diritto)|dottrina]] giuridica ede educazionedell'operato dei [[giurista|giuristi]]) e su un sistema di [[codice (diritto)|codici]] (aggregato omogeneo di [[legge|leggi]] e norme), i quali adottano categorie giuridiche simili a quelle del diritto romano la cui [[fonte del diritto|fonte di legittimazione]] si consustanzia essenzialmente nella legislazione codificata.
I sistemi scandinavi hanno carattere ibrido in quanto il loro diritto fondamentale è un misto di ''civil law'' e di diritto consuetudinario scandinavo e sono stati parzialmente codificati. Parimenti, gli ordinamenti giuridici delle [[Isole del Canale]] ([[Isola di Jersey|Jersey]], [[Guernsey]], [[Alderney]], [[Sark]]) sono ibridi che mescolano [[Diritto normanno|diritto consuetudinario normanno]] e [[Diritto francese|diritto civile francese]].
 
Lo scopo della codificazione è di fornire a tutti i cittadini le consuetudini e la raccolta scritta delle leggi che si applicano loro e che i giudici devono seguire. È il sistema giuridico più diffuso al mondo, in vigore in varie forme in circa 150 paesi,<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/docs/notesanddefs.html?countryName=Iran&countryCode=ir&regionCode=me#2100 "CIA - The World Factbook," consultato il 30 novembre 2010]</ref> e attinge fortemente al diritto romano, presumibilmente il più intricato ordinamento giuridico conosciuto risalente a prima dell'era moderna.
Un esempio eminente di codice di ''civil law'' sarebbe il [[Codice napoleonico]] (1804), che prende il nome dall'imperatore francese [[Napoleone]]. Il Codice comprende tre sezioni: diritto delle persone, diritto di proprietà e diritto commerciale. Piuttosto che un compendio di leggi scritte o una rassegna di giurisprudenza, il Codice enuncia principi generali come norme giuridiche.<ref name="Neubauer, David W. 2007, pg.28"/>
 
Dove esistono i codici, la fonte primaria della legge è il codice [[diritto civile|civile]], che è una raccolta sistematica di articoli interrelati,<ref name="Neubauer, David W. 2007, pg.28">David W. Neubauer e Stephen S. Meinhold, ''Judicial Process: Law, Courts, and Politics in the United States'', Belmont, Thomson Wadsworth, 2007, p. 28.</ref> disposti per materia in un qualche ordine predefinito,<ref>"Glossary of Legal Terms", ''12th District Court - Jackson, County, MI'', consultato il 12 giugno 2009: [http://www.d12.com/glossary/glossary.htm]</ref> e che spiega i principi della legge, i diritti e i loro modi di acquisizione, e come funzionano i meccanismi giuridici fondamentali. I codici giuridici sono semplicemente leggi promulgate da un [[potere legislativo]], anche se in generale hanno ampiezza molto maggiore di altre leggi. Gli altri principali ordinamenti giuridici nel mondo includono il ''[[common law]]'', l<nowiki>'</nowiki>''[[Halakhah]]'', il [[diritto canonico]] e la [[Shari'a|legge islamica]].
Per quanto riguarda il potere giudiziario, in questi sistemi il [[giudice]] deve attenersi, per quanto possibile, alla lettera della legge ed allo spirito del [[parlamento|legislatore]], sovrano in quanto direttamente eletto dal popolo. Diversamente dai sistemi di ''common law'', infatti, le giurisdizioni di ''civil law'' trattano la [[giurisprudenza]] senza che alla stessa sia riconosciuto alcun valore vincolante di [[precedente]]. I tribunali generalmente decidono le cause usando le disposizioni codicistiche caso per caso, senza riferimento ad altre decisioni giudiziali (anche di livello superiore).<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58">{{cita|Reynolds 1998|p. 58}}.</ref> Nella pratica concreta, tuttavia, anche nella giurisprudenza del ''civil law'' assumono sempre maggior peso i precedenti di altre pronunce giurisdizionali, come si vede generalmente nelle corti superiori di molte nazioni.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/>
 
In dottrina si usa contrapporre correntemente il ''civil law'' ai sistemi anglosassoni detti di ''[[common law]]'', ed è detto perciò anche "diritto continentale", sebbene vi siano alcune aree di mutua influenza sia sotto il profilo normativo che giurisprudenziale. A volte si parla anche di "diritto neoromano", "diritto romano-germanico" o, più in generale, di "famiglia dei sistemi romanisti".<ref>Pier Giuseppe Monateri, ''Il modello di Civil Law'', Giappichelli Editore, Torino, 1997, p. 1.</ref> L'espressione ''civil law'' è la traduzione in [[lingua inglese]] del [[Lingua latina|latino]] ''jus civile'', ossia "diritto civile" o "diritto dei cittadini", che era il termine tardo imperiale usato dagli [[Antica Roma|antichi Romani]] per indicare il loro sistema giuridico, in contrapposizione alle leggi che governavano i popoli conquistati (''jus gentium'' o "diritto delle genti"); di qui il titolo del Codice giustinianeo, ''Corpus Juris Civilis''. I praticanti del ''civil law'', tuttavia, si riferiscono tradizionalmente al loro sistema in senso ampio come ''jus commune'', letteralmente "diritto comune", che significa i principi generali del diritto contrapposti alle leggi peculiari di singoli settori. (Si noti che "diritto comune" è anche la traduzione letterale dell'inglese ''common law''.)
 
=== Il ruolopotete della giurisprudenzagiudiziario ===
Per quanto riguarda il potere giudiziario, in questi sistemi il [[giudice]] deve attenersi, per quanto possibile, alla lettera della legge ed allo spirito del [[parlamento|legislatore]], sovrano in quanto direttamente eletto dal popolo. Diversamente dai sistemi di ''common law'', infatti, le giurisdizioni di ''civil law'' trattano la [[giurisprudenza]] senza che alla stessa sia riconosciuto alcun valore vincolante di [[precedente]]. I tribunali generalmente decidono le cause usando le disposizioni codicistiche caso per caso, senza riferimento ad altre decisioni giudiziali (anche di livello superiore).<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58">{{cita|Reynolds 1998|p. 58}}.</ref> Nella pratica concreta, tuttavia, anche nella giurisprudenza del ''civil law'' assumono sempre maggior peso i precedenti di altre pronunce giurisdizionali, come si vede generalmente nelle corti superiori di molte nazioni.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/>
In effetti, nel corso dell'evoluzione del sistema, ha preso sempre maggiore autorevolezza la [[giurisprudenza]], in particolare quella delle corti supreme: le decisioni di tali corti, pur tuttavia non avendo ''forza di legge'' (salvo nei casi specifici di rinvio dalle corti di impugnazione ai giudici dei gradi precedenti, i quali sono vincolati a rispettare il parere emesso dalla corte superiore) sono comunque utilizzate dai giudici di merito per formare le proprie sentenze in quanto le [[sentenza|sentenze]] delle corti supreme fanno spesso riferimento a norme di ordine superiore quali, ad esempio, la [[Costituzione]] o trattati internazionali come quelli relativi ai [[diritti dell'uomo]] o ancora, ad esempio, le [[Diritto comunitario|norme sovranazionali europee]].
 
=== La codificazione ===
Esistono ovviamente differenze tra i vari paesi: mentre la tipica decisione delle [[Corte suprema|corti supreme]] di [[lingua francese]] è breve, concisa e priva di spiegazione o giustificazione, nell'[[Lingua tedesca in Europa|Europa germanica]], le corti supreme possono e tendono a scrivere pareri più complessi e articolati sostenuti da argomentazioni giuridiche.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Una serie di provvedimenti giurisdizionali simili, anche se non è di per sé un precedente, costituisce giurisprudenza costante o consolidata.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Sebbene le giurisdizioni di ''civil law'' facciano scarso affidamento sulle decisioni dei tribunali, esse tendono a produrre un numero soverchiante di [[Motivazione (diritto)|motivazioni]].<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Tuttavia, questa situazione tende a essere incontrollata, in quanto non vi è alcuna prescrizione di legge che imponga di raccogliere o pubblicare tutte le sentenze in un massimario, tranne per i consigli di Stato e le corti costituzionali.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Tutte le pubblicazioni di massime sono di solito non ufficiali o commerciali, ad eccezione delle corti superiori.<ref>{{cita|Reynolds 1998|p. 59}}.</ref> Ad esempio, in Italia presso la [[Corte suprema di cassazione]] (come pure presso il [[Consiglio di Stato]] e la [[Corte dei conti]]) esiste un apposito ufficio, l'[[Ufficio del Massimario]], che ha appunto il compito di "massimare" le sentenze pronunciate dalla Corte (ossia di trasporrle in massime<ref>La massima di una sentenza consiste in una o più brevi frasi che riassumono sinteticamente il principio di diritto affermato nella sentenza stessa, seguito talvolta da una breve descrizione della fattispecie concreta su cui il giudice si è pronunciato.</ref>). Il Massimario che raccoglie le massime contribuisce poi alla consolidazione della giurisprudenza della Corte e al più efficace esercizio della sua [[funzione nomofilattica]].
{{Vedi anche|Codice (diritto)}}
 
Sul piano più pratico, comunque, salvo modifiche palesi nel comune sentire (il "consenso" popolare verso certe posizioni sociali o legali, si veda il lungo evolversi del comune sentire sul divorzio o sull'aborto) o nelle leggi emesse si ritiene che le corti "inferiori" per quanto comunque sottoposte solo alla legge debbano pur tuttavia continuare a conformarsi al parere già espresso da corti superiori - finché, appunto, non cambiano le posizioni di base sociali o legali.
 
== Storia ==
Il ''civil law'' trae la sua principale ispirazione dal [[diritto romano]] classico (ca. 1–250 d.C.), e in particolare dal [[diritto giustinianeo]] (VI secolo d.C.), con ulteriori espansioni e sviluppi nel tardo [[Diritto romano medievale|Medioevo]] sotto l'influenza del diritto canonico.<ref>{{cita web|url=http://www.infoplease.com/ce6/society/A0859206.html |titolo=Roman Law and Its Influence |editore=Infoplease.com |accesso=18 agosto 2011}}</ref> Le dottrine del Codice giustinianeo fornivano un sofisticato modello per contratti, regole di procedura, diritto di famiglia, testamenti e un forte sistema costituzionale monarchico.<ref>Kenneth Pennington, "Roman and Secular Law in the Middle Ages", in ''Medieval Latin: An Introduction and Bibliographical Guide'', a cura di F.A.C. Mantello e A.G. Rigg, Washington, D.C., Catholic University Press of America, 1996, pp. 254-266; [html], disponibile su [http://faculty.cua.edu/pennington/law508/histlaw.htm], consultato il 27 agosto 2011.</ref> Il diritto romano fu ricevuto in maniera diversa nei diversi paesi. In alcuni entrò in vigore su vasta scala mediante atti legislativi, ossia divenne [[diritto positivo]], mentre in altri si diffuse nella società ad opera di esperti e studiosi di diritto sempre più influenti.
 
Il diritto romano continuò senza interruzione nell'[[Impero bizantino]] fino alla sua definitiva caduta nel XV secolo. Tuttavia, poiché esso fu soggetto a molteplici incursioni e occupazioni da parte delle potenze europee occidentali nel periodo tardo medievale, le sue leggi divennero ampiamente conosciute e disponibili anche in Occidente. Esso fu ricevuto inizialmente nel [[Sacro Romano Impero]], in parte perché fu considerato diritto imperiale, e si diffuse in Europa principalmente perché i suoi studenti erano i soli avvocati formati. Esso divenne la base del [[diritto di Scozia]], benché in parte in competizione con il [[diritto normanno]] ricevuto di tipo feudale. In Inghilterra, il diritto romano fu insegnato accademicamente a Oxford e Cambridge, ma diede origine solo al diritto successorio e matrimoniale (per quanto entrambi furono ereditati dal diritto canonico), e al diritto marittimo (adattato dalla ''[[lex mercatoria]]'' attraverso il commercio con [[Bordeaux]]).
 
Conseguentemente, nessuna delle due correnti romanistiche dominava completamente in Europa. Il diritto romano era una fonte secondaria che si applicava soltanto quando si trovava che le consuetudini e le leggi erano carenti su un certo tema. Tuttavia, dopo un certo tempo, anche il diritto locale cominciò a essere interpretato e valutato sulla base del diritto romano (essendo esso una sorta di comune tradizione giuridica europea), con ciò influenzando a sua volta la principale fonte del diritto. Alla fine, le opere dei glossatori e dei commentatori civilistici condussero allo sviluppo di un corpo comune del diritto e della scrittura sul diritto, di un linguaggio giuridico comune e di un metodo comune di insegnamento e di studio, tutti denominati ''jus commune'' o diritto comune in Europa, il che consolidò il diritto canonico e il diritto romano e, in qualche misura, il diritto feudale.
 
== Codificazione ==
Un'importante caratteristica comune del ''civil law'', a parte le sue origini nel diritto romano, è la sua completa codificazione del diritto romano ricevuto, ossia la sua inclusione nei codici civili. La prima [[codificazione]] conosciuta è il [[Codice di Hammurabi]], scritto nell'antica [[Babilonia]] durante il XVIII secolo a.C. Tuttavia, questo, e molti dei codici che seguirono, erano principalmente liste degli illeciti civili e penali e delle loro punizioni. La codificazione tipica dei moderni sistemi civilistici non apparve prima del Codice giustinianeo.
 
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Parecchi meccanismi del civil-law sembrano presi in prestito dalla ''[[Shari'a]]'' e dal ''[[fiqh]]'' islamici medievali. Ad esempio, l<nowiki>'</nowiki>''[[hawala]]'' islamico (''hundi'') è alla base dell<nowiki>'</nowiki>''avallo'' del diritto [[italia]]no e dell<nowiki>'</nowiki>''[[aval]]'' del diritto [[Francia|francese]] e [[Spagna|spagnolo]].<ref name="Badr">{{cita testo|titolo=Islamic Law: Its Relation to Other Legal Systems|nome=Gamal Moursi|cognome=Badr|pubblicazione=The American Journal of Comparative Law|volume=26|numero=2 [Atti di una Conferenza internazionale sul diritto comparato, Salt Lake City, Utah, 24-25 febbraio 1977]|data=primavera 1978|pagine=187–198 [196–8]|doi=10.2307/839667|jstor=839667|editore=The American Journal of Comparative Law, Vol. 26, No. 2}}</ref>
 
=== Il ruolo della giurisprudenza ===
In effetti, nel corso dell'evoluzione del sistema, ha preso sempre maggiore autorevolezza la [[giurisprudenza]], in particolare quella delle corti supreme: le decisioni di tali corti, pur tuttavia non avendo ''forza di legge'' (salvo nei casi specifici di rinvio dalle corti di impugnazione ai giudici dei gradi precedenti, i quali sono vincolati a rispettare il parere emesso dalla corte superiore) sono comunque utilizzate dai giudici di merito per formare le proprie sentenze in quanto le [[sentenza|sentenze]] delle corti supreme fanno spesso riferimento a norme di ordine superiore quali, ad esempio, la [[Costituzione]] o trattati internazionali come quelli relativi ai [[diritti dell'uomo]] o ancora, ad esempio, le [[Diritto comunitario|norme sovranazionali europee]].
 
Esistono ovviamente differenze tra i vari paesi: mentre la tipica decisione delle [[Corte suprema|corti supreme]] di [[lingua francese]] è breve, concisa e priva di spiegazione o giustificazione, nell'[[Lingua tedesca in Europa|Europa germanica]], le corti supreme possono e tendono a scrivere pareri più complessi e articolati sostenuti da argomentazioni giuridiche.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Una serie di provvedimenti giurisdizionali simili, anche se non è di per sé un precedente, costituisce giurisprudenza costante o consolidata.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Sebbene le giurisdizioni di ''civil law'' facciano scarso affidamento sulle decisioni dei tribunali, esse tendono a produrre un numero soverchiante di [[Motivazione (diritto)|motivazioni]].<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Tuttavia, questa situazione tende a essere incontrollata, in quanto non vi è alcuna prescrizione di legge che imponga di raccogliere o pubblicare tutte le sentenze in un massimario, tranne per i consigli di Stato e le corti costituzionali.<ref name="cita|Reynolds 1998|p. 58"/> Tutte le pubblicazioni di massime sono di solito non ufficiali o commerciali, ad eccezione delle corti superiori.<ref>{{cita|Reynolds 1998|p. 59}}.</ref> Ad esempio, in Italia presso la [[Corte suprema di cassazione]] (come pure presso il [[Consiglio di Stato]] e la [[Corte dei conti]]) esiste un apposito ufficio, l'[[Ufficio del Massimario]], che ha appunto il compito di "massimare" le sentenze pronunciate dalla Corte (ossia di trasporrle in massime<ref>La massima di una sentenza consiste in una o più brevi frasi che riassumono sinteticamente il principio di diritto affermato nella sentenza stessa, seguito talvolta da una breve descrizione della fattispecie concreta su cui il giudice si è pronunciato.</ref>). Il Massimario che raccoglie le massime contribuisce poi alla consolidazione della giurisprudenza della Corte e al più efficace esercizio della sua [[funzione nomofilattica]].
 
Sul piano più pratico, comunque, salvo modifiche palesi nel comune sentire (il "consenso" popolare verso certe posizioni sociali o legali, si veda il lungo evolversi del comune sentire sul divorzio o sull'aborto) o nelle leggi emesse si ritiene che le corti "inferiori" per quanto comunque sottoposte solo alla legge debbano pur tuttavia continuare a conformarsi al parere già espresso da corti superiori - finché, appunto, non cambiano le posizioni di base sociali o legali.
 
== Differenze rispetto agli altri maggiori sistemi giuridici ==
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Parecchi paesi islamici hanno sistemi di ''civil law'' che contengono elementi della [[Shari'a|legge islamica]].<ref>"[http://encarta.msn.com/encyclopedia_761565815/Civil_Law.html Civil Law]". Microsoft Encarta Online Encyclopedia 2009. [http://www.webcitation.org/5kwR3YCSY Archiviato] il 31 ottobre 2009.</ref> Ad esempio, il Codice civile egiziano del 1810, che si sviluppò all'inizio del XIX secolo — che rimane in vigore in Egitto ed è la base per il ''civil law'' in molti paesi del [[mondo arabo]] dove questo è usato — è basato sul Codice napoleonico, ma il suo autore primario [[Abd El-Razzak El-Sanhuri]] tentò di integrare principi e caratteristiche della legge islamica per riguardo alle circostanze uniche della società egiziana.
 
== Nel mondo ==
 
I paesi che seguono il ''civil law'' possono essere divisi in:
*quelli dove il diritto romano in qualche forma è ancora diritto vivente, ma non c'è stato un tentativo di creare un codice civile: [[Andorra]] e [[San Marino]]
*quelli con sistemi misti non codificati nei quali il ''civil law'' è una fonte di autorità dottrinaria, ma è influente anche il ''common law'': [[Scozia]] e ordinamenti di [[diritto romano-olandese]] ([[Sudafrica]], [[Zambia]], [[Zimbabwe]], [[Sri Lanka]] e [[Guyana]])
*quelli con sistemi misti codificati nei quali il ''civil law'' è il diritto fondamentale, ma che hanno il loro diritto pubblico fortemente influenzato dal ''common law'': [[Porto Rico]], [[Filippine]], [[Québec (provincia)|Québec]] e [[Louisiana]]
*quelli con codici completi che superano un unico codice civile, come [[Spagna]], [[Italia]], [[Francia]], [[Germania]], [[Grecia]], [[Giappone]], [[Messico]]: è quest'ultima categoria che è considerata normalmente tipica dei sistemi di ''civil law'', e che è discussa nel resto di questa voce.
 
I sistemi scandinavi hanno carattere ibrido in quanto il loro diritto fondamentale è un misto di ''civil law'' e di diritto consuetudinario scandinavo e sono stati parzialmente codificati. Parimenti, gli ordinamenti giuridici delle [[Isole del Canale]] ([[Isola di Jersey|Jersey]], [[Guernsey]], [[Alderney]], [[Sark]]) sono ibridi che mescolano [[Diritto normanno|diritto consuetudinario normanno]] e [[Diritto francese|diritto civile francese]].
 
== Note ==
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* [[Precedente]]
* [[Sentenza]]
 
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{{Portale|diritto|storia}}
 
[[Categoria:Diritto comparato]]