Palazzo Benso di Cavour: differenze tra le versioni

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==Storia e caratteristiche==
Nel [[1729]], il marchese ''Michele Antonio Benso'' ([[1707]]–[[1773]]), bisnonno del più noto [[Camillo Benso, conte di Cavour|Camillo]], incaricò l'architetto [[Gian Giacomo Plantery]] di edificare l'attuale edificio, sui resti di una loro già preesistente dimora.
[[File:Torino-TargaCasaCavour.jpg|left|200px|thumb|La targa esterna ricorda [[Camillo Benso, conte di Cavour|Camillo Benso]]]]
Il palazzo fu progettato intorno a due cortili (d'onore e rustico), con un atrio decorato da raffinati stucchi. Di notevole prestigio inoltre, lo scalone, arricchito da una volta dipinta nel [[XIX secolo]], ed il [[piano nobile]], dotato di due saloni, di cui il maggiore decorato da stucchi [[neobarocco|neobarocchi]]. Nel [[1754]], il palazzo venne ampliato su progetto di [[Giuseppe Bovis]], al fine di creare appartamenti d'affitto.<ref>Targa apposta dal Comune di Torino</ref>.Altre sale furono caratterizzate da rivestimenti lignei intagliati e dorati, elaborati in base al progetto di [[Benedetto Alfieri]], nel periodo tra il [[1757]] ed il [[1758]].<br/>
Tuttavia, a circa metà del [[XVIII secolo]] i Benso si divisero col ramo nobiliare di [[Castello di Santena|Santena]] (estinto), per acquistare le contee piemontesi di [[Cellarengo]], [[Isolabella]] e [[Cavour (Italia)|Cavour]], e assottigliando così il loro patrimonio. Il figlio di Michele Antonio, Giuseppe Filippo Benso, sposò quindi, nel [[1781]] la ricca marchesa Filippina De Sales, salvaguardando così il prestigio dei [[Cavour (famiglia)|Benso-Cavour]], già residenti a [[Torino]]. Nello stesso anno, dallo loro unione nascerà [[Michele Antonio Benso]], futuro padre di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Camillo]], nel delicato periodo dell'occupazione francese in città.