Humberto Rosa: differenze tra le versioni

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|NomeCompleto = Humberto Jorge Rosa
|Immagine = Humberto Rosa.JPG
|Didascalia = Rosa al Padova nel 1960
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ARG}}<br/>{{ITA}}
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=== Giocatore ===
==== Club ====
Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nella squadra della sua città, il {{Calcio Rosario Central|N}}, Rosa debutta appena sedicenne nella massima serie argentina. Ne seguirono annate nelle quali si mise in evidenza tanto da suscitare l'interesse sia di squadre argentinenazionali chesia straniere. Nel dicembre 1954 viene acquistato per la somma di un1 milione e duecentocinquantamila250 pesetas,mila ''[[Peso moneda nacional argentino|pesos moneda]]'' (circa 30 milioni di [[Lira italiana|lire]] dell'epoca,) dalla squadra italiana della {{Calcio Sampdoria|N}}.<ref name="Calcio IllustratoBomben">{{cita web|autore=Il Calcio e il Ciclismo Illustrato, dicembre 1954Oreste Bomben|url=https://drive.google.com/file/d/0B-pzaUwFZI3eeGdyUXhERW5MUE0|titolo=Rosa, il Sudamericano della Samp |accesso pubblicazione=Il |editoreCalcio =e il Ciclismo Illustrato|data =dicembre 13 settembre 20171954}}</ref> Appena il tempo di convolare a nozze con Lidia Sanpietro<ref name="Calcio IllustratoBomben"/> che il giovane Humberto si trasferisce a [[Genova]], dove debutta nel campionato di [[Serie A 1954-1955|Serie A]] il 2 gennaio 1955, innel {{Calciopareggio interno contro il Sampdoria|N}}-{{Calcio Catania|N}} (1-1), segnando tra l'altro la rete doriana.<ref>{{cita|Rizzoli|p. 125|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1956|p. 125}}</ref>. Nella prima stagione genovese disputa 20 gare segnando 8 reti. Confermato nella stagionenell'annata successiva, nonostante le 28 presenze segna solo 2 reti.
[[File:Humberto Rosa en Juventus.JPG|thumb|upright|left|Rosa in azione alla Juventus nella stagione 1961-1962]]
 
Nell'estate 1956 viene ceduto al {{Calcio Padova|N}} allenato da [[Nereo Rocco]], divenendo per cinqueil successivo annatelustro uno degli elementi cardine della formazione biancoscudata<ref name="Giacone">{{cita news|autore=Gianni Giacone|titolo=Argentina sorgente inesauribile di emozioni|pubblicazione=Hurrà Juventus|numero=nº 6 [197]|data=giugno 2005|p=58}}</ref> e venendone ricordato come «l'architetto del centrocampo».<ref name="Giacone"/> Con ili {{Calcio Padova|N}}patavini fu tra i protagonisti della stagione [[Serie A 1957-1958|1957-1958]] che valse ai biancoscudatiloro il terzo posto assoluto in campionato, tuttora il miglior risultato deldella {{Calcio Padova|N}}squadra in massima serie.<ref>{{cita|Rizzoli|p. 103|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1959|p. 103}}</ref>. Nelle cinque annate padovane disputa 150 gare segnando 19 reti.
Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nella squadra della sua città, il {{Calcio Rosario Central|N}}, Rosa debutta appena sedicenne nella massima serie argentina. Ne seguirono annate nelle quali si mise in evidenza tanto da suscitare l'interesse sia di squadre argentine che straniere. Nel dicembre 1954 viene acquistato per la somma di un milione e duecentocinquantamila pesetas, circa 30 milioni di lire dell'epoca, dalla squadra italiana della {{Calcio Sampdoria|N}}.<ref name="Calcio Illustrato">{{cita web|autore=Il Calcio e il Ciclismo Illustrato, dicembre 1954 |url=https://drive.google.com/file/d/0B-pzaUwFZI3eeGdyUXhERW5MUE0|titolo=Rosa, il Sudamericano della Samp |accesso = |editore = |data = 13 settembre 2017}}</ref> Appena il tempo di convolare a nozze con Lidia Sanpietro<ref name="Calcio Illustrato"/> che il giovane Humberto si trasferisce a [[Genova]] dove debutta nel campionato di [[Serie A 1954-1955|Serie A]] il 2 gennaio 1955 in {{Calcio Sampdoria|N}}-{{Calcio Catania|N}} (1-1) segnando tra l'altro la rete doriana<ref>{{cita|Almanacco Illustrato del Calcio 1956|p. 125}}</ref>. Nella prima stagione genovese disputa 20 gare segnando 8 reti. Confermato nella stagione successiva, nonostante le 28 presenze segna solo 2 reti.
 
Nella stagione 1961-1962 [[Nereo Rocco]] lascia il {{Calcio Padova|N}} per trasferirsi al {{Calcio Milan|N}}, mentre Rosa coglie l'occasione di andare alla {{Calcio Juventus|N}} quale possibile successore di [[Giampiero Boniperti]], nel frattempo ritiratosi dal calcio agonistico.<ref name="Giacone"/> . Sarà una stagione particolarmente complicata per i colori bianconeri, e nonostante compagni di valore quali [[Omar SivoriSívori|SivoriSívori]] e [[John Charles|Charles]] il campionato si conclude con un deludente tredicesimo posto. Rosa trova modo tuttavia di debuttare in [[Coppa dei Campioni 1961-1962|Coppa dei Campioni]] dove lai {{Calciotorinesi Juventus|N}}raggiungono vienei sconfittaquarti di finale, sconfitti solo alla gara di spareggio di [[Parigi]] dal {{Calcio Real Madrid|N}} (casa 0-1, fuori 1-0, spareggio 1-3) nei quarti di finale;<ref name="Rizzoli 1963">{{cita|Rizzoli|p. 323|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1963|p. 323}}</ref>. Cinque5 le gare europee disputate da Rosa con i bianconeri, con due2 reti segnate. In quello stesso anno in [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]] ila bianconeriJuventus vengonoviene eliminati inopinatamente in semifinale dalla {{Calcio SPAL|N}} ;<ref>{{cita|Rizzoli|p. 232|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1963|p. 232}}</ref>, 4 presenze e 1 rete per Rosa.
Nell'estate 1956 viene ceduto al {{Calcio Padova|N}} allenato da [[Nereo Rocco]] divenendo per cinque annate uno degli elementi cardine della formazione biancoscudata<ref name="Giacone">{{cita news|autore=Gianni Giacone|titolo=Argentina sorgente inesauribile di emozioni|pubblicazione=Hurrà Juventus|numero=nº 6 [197]|data=giugno 2005|p=58}}</ref> e venendone ricordato come «l'architetto del centrocampo».<ref name="Giacone"/> Con il {{Calcio Padova|N}} fu tra i protagonisti della stagione [[Serie A 1957-1958|1957-1958]] che valse ai biancoscudati il terzo posto assoluto in campionato, miglior risultato del {{Calcio Padova|N}} in massima serie<ref>{{cita|Almanacco Illustrato del Calcio 1959|p. 103}}</ref>. Nelle cinque annate padovane disputa 150 gare segnando 19 reti.
 
Nell'estate 1962 Rosa viene ceduto al {{Calcio Napoli|N}} con cui disputa gli ultimi due campionati della sua carriera agonistica. Non saranno due stagioni ricche di soddisfazioni dato che con i partenopei vieneretrocede retrocesso nella prima stagioneimmediatamente in [[Serie A 1962-1963|Serie B]], mentre lal'annata successiva intra i [[Serie B 1963-1964|serie cadettacadetti]] si conclude con un ottavo posto.
Nella stagione 1961-1962 [[Nereo Rocco]] lascia il {{Calcio Padova|N}} per trasferirsi al {{Calcio Milan|N}}, mentre Rosa coglie l'occasione di andare alla {{Calcio Juventus|N}} quale possibile successore di [[Giampiero Boniperti]] nel frattempo ritiratosi dal calcio agonistico<ref name="Giacone"/> . Sarà una stagione particolarmente complicata per i colori bianconeri, nonostante compagni di valore quali [[Omar Sivori|Sivori]] e [[John Charles|Charles]] il campionato si conclude con un deludente tredicesimo posto. Rosa trova modo tuttavia di debuttare in [[Coppa dei Campioni 1961-1962|Coppa dei Campioni]] dove la {{Calcio Juventus|N}} viene sconfitta solo alla gara di spareggio di [[Parigi]] dal {{Calcio Real Madrid|N}} (casa 0-1, fuori 1-0, spareggio 1-3) nei quarti di finale<ref name="Rizzoli 1963">{{cita|Almanacco Illustrato del Calcio 1963|p. 323}}</ref>. Cinque le gare europee disputate da Rosa con i bianconeri, con due reti segnate. In quello stesso anno in [[Coppa Italia 1961-1962|Coppa Italia]] i bianconeri vengono eliminati inopinatamente in semifinale dalla {{Calcio SPAL|N}} <ref>{{cita|Almanacco Illustrato del Calcio 1963|p. 232}}</ref>, 4 presenze e 1 rete per Rosa.
 
Complessivamente Rosa ha disputato 240 gare in [[Serieerie A]], segnando 31 reti. Ufficiosamente ha indossato anche la maglia della {{Calcio Lazio|N}}, con cui disputò solamente 3 gare in una ''tournée'' amichevole nel 1957.<ref>''Rosa Humberto Jorge'', ''laziowiki.org''</ref>
Nell'estate 1962 Rosa viene ceduto al {{Calcio Napoli|N}} con cui disputa gli ultimi due campionati della sua carriera agonistica. Non saranno due stagioni ricche di soddisfazioni dato che con i partenopei viene retrocesso nella prima stagione in [[Serie A 1962-1963|Serie B]] mentre la successiva in [[Serie B 1963-1964|serie cadetta]] si conclude con un ottavo posto.
 
Complessivamente Rosa ha disputato 240 gare in [[Serie A]] segnando 31 reti. Ufficiosamente ha indossato anche la maglia della {{Calcio Lazio|N}}, con cui disputò solamente 3 gare in una tournée amichevole nel 1957.<ref>''Rosa Humberto Jorge'', ''laziowiki.org''</ref>
 
===Nazionale===
Il 29 novembre 1959 Humberto Rosa debutta con la maglia azzurra della [[Nazionale B di calcio dell'Italia|Nazionalenazionale B]], in unaoccasione garadi un'amichevole disputatapersa a [[Budapest]] contro l'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria{{NazNB|Ungheria]]. Gli azzurri vengono sconfitti perCA|HUN}} (0-2-0,). quellaRimarrà rimarràquesta l'unica esperienza azzurra di Rosa. <ref>{{cita|Rizzoli|p. 227|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1960|p. 227}}</ref>
 
===Allenatore===
In seguito si dedicò alla carriera di allenatore tornando inizialmente al {{Calcio Padova|N}}, dove viene chiamato in corsa durante il campionato di [[Serie B 1965-1966]]. In biancoscudato rimane anche nelle successive quattro stagioni, ottenendo il suo miglior risultato in panchina con l'accesso alla finale della [[Coppa Italia 1966-1967]], con i patavini all'epoca militanti in [[Serie B]], e superati di misura dal più blasonato {{Calcio Milan|N}}.<ref>{{cita web|url=http://www.padovacalcio.it/1967-milan-padova-1-0/|titolo=Te Ricordito? 14/06/1967 Milan-Padova 1-0 Finale Coppa Italia}}</ref> Nella stagione [[Serie B 1968-1969|1968-1969]] non riesce a salvare il Padova dalla retrocessione in [[Serie C]]; confermato, sarà esonerato dopo poche giornate del campionato successivo.
 
In seguito si dedicò alla carriera di allenatore tornando inizialmente al {{Calcio Padova|N}} dove viene chiamato a campionato in corso nella stagione di [[Serie B 1965-1966]]. In bianco scudato rimane anche nelle successive quattro stagioni ottenendo il suo miglior risultato in panchina con l'accesso alla finale della [[Coppa Italia 1966-1967]] con i biancoscudati all'epoca militanti in [[Serie B]], e con i veneti superati di misura dal {{Calcio Milan|N}}.<ref>{{cita web|url=http://www.padovacalcio.it/1967-milan-padova-1-0/|titolo=Te Ricordito? 14/06/1967 Milan-Padova 1-0 Finale Coppa Italia}}</ref> Nella stagione [[Serie B 1968-1969|1968-1969]] non riesce a salvare i biancoscudati dalla retrocessione in [[Serie C]]; confermato, sarà esonerato nel campionato successivo dopo poche giornate. Nella stagione [[Serie D 1970-1971|1970-1971]] scende di categoria subentrando a [[Celestino Celio]] sulla panchina del {{Calcio Sandonà|N}},.<ref>{{cita|Monforte e, Pasqualato|p. 221}}</ref>. SuccessivamenteIn seguito allenerà anche {{Calcio Siracusa|N}}, {{Calcio Latina|N}}, {{Calcio Udinese|N}}, {{Calcio Pro Patria|N}}, {{Calcio Venezia|N}}, ancora {{Calcio Sandonà|N}}, e infine {{Calcio Rovigo|N}}.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{cita libro|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1956 e successivi|città=Milano|editore=Rizzoli|cid=Rizzoli}}
*{{cita libro|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 1971 e successivi|città=Modena|editore=Panini}}
*{{cita libro|autore=Casalicchio e |autore2=Fontanelli|titolo=1893-2006: Oltre un secolo di Calcio a Rovigo|editore=GEO Edizioni|anno=2006}}
*{{cita libro|autore=Monforte e |autore2=Pasqualato|titolo=A.C. San Donà: 90 anni di Calcio Biancoceleste|editore=GEO Edizioni|anno=2012|cid=Monforte, Pasqualato}}
 
==Altri progetti==