Valutazione a corto circuito: differenze tra le versioni

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{{F|programmazione|febbraio 2013}}
La '''valutazione a corto circuito''', '''valutazione minima''' o '''valutazione di [[John McCarthy|McCarthy]]''' è un meccanismo relativo agli [[Operatore booleano|operatori booleani binari]] per cui il secondo operando viene valutato unicamente se il valore del primo operando non è sufficiente da solo a determinare il risultato dell'espressione: quando il primo argomento dell' operatore logico <code>AND</code> è <code>falso</code>, il valore dell'intera espressione dovrà essere necessariamente <code>falso</code>; e quando il primo argomento dell' operatore logico <code>OR</code> è <code>vero</code>, il valore dell'intera espressione dovrà essere necessariamente <code>vero</code>. In alcuni linguaggi di programmazione ([[Lisp]]), i normali operatori booleani sono cortocircuitati. In altri ([[Ada (linguaggio di programmazione)|Ada]], [[Java (linguaggio di programmazione)|Java]]), sono disponibile sia operatori cortocircuitati che non. Per alcuni operatori booleani, come ''[[Disgiunzione esclusiva]]'' (XOR), non è possibile cortocircuitare, perché entrambi gli operandi sono sempre richiesti per determinare il risultato.
 
La valutazione a corto circuito, prevista in numerosi [[Linguaggio di programmazione|linguaggi di programmazione]], è usata sia per sveltire il calcolo del risultato delle [[Espressione (informatica)|espressioni]], sia come forma compatta di un'istruzione condizionale qualora la valutazione del secondo operando produca degli [[Effetto collaterale (informatica)|effetti collaterali]].