Ferrovia Tripoli-Zuara: differenze tra le versioni
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|apertura = [[1912]] (Tripoli-Zanzur)<br />[[1915]] (Zanzur-Sorman)<br />[[1919]] (Sorman-Zuara)
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|gestore2 = [[Regio Esercito]] (1912-1913)<br />[[Ferrovie dello Stato|FS]] (1913-?)<br />?
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== Storia ==
Il primo tronco venne armato in Tripolitania nel [[1912]], attorno al capoluogo, [[Tripoli]], usando lo scartamento ridotto da 950 mm; il 17 marzo vennero attivati 11 km di binario e i successivi fino a Zanzur, entro il 5 settembre dello stesso anno. La costruzione e, dal 1º maggio [[1913]] anche l'esercizio, furono affidati alle [[Ferrovie dello Stato]] mediante il [[Regio decreto]] 9 marzo [[1913]], n. 314<ref>{{Cita|Stefano Maggi|p.11}}.</ref>. Entro la fine del [[1915]] la rete libica aveva raggiunto 180 km di estensione: comprendendo le diramazioni Bivio Gheran - Henschir el Abiad e Zanzur - Sorman. Lo scoppio del [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]] obbligò al fermo delle attività di costruzione e i ribelli locali operarono vari danneggiamenti su quanto realizzato. Dopo la fine della guerra vennero ripresi i lavori sul tratto Sorman - Zuara (che era stato precedentemente abbandonato incompleto) e nel dicembre del [[1919]] completate anche le infrastrutture delle stazioni e i raccordi sui 118 km complessivi della linea tripolitana. Alcune tratte terminali furono oggetto di ripetuti danneggiamenti a causa di rivolte locali<ref>{{Cita|Stefano Maggi,le ferrovie nell'Africa italiana|p.12}}.</ref>.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] le linee ferroviarie libiche si rivelarono insufficienti; rimasero in servizio sino al [[1962]] prima di essere smantellate<ref>Gatti, ''op. cit.'', p. 92</ref>.
== Percorso ==
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== Bibliografia ==
* ''Treni italiani in Libia'', in "[[I Treni Oggi]]" n. 36 (febbraio 1984).
* Giorgio Gatti, Le ferrovie coloniali italiane, Edizioni [[Gruppo Romano Amici della Ferrovia|G.R.A.F.]], Roma, 1975.
* {{cita libro|Stefano|Maggi|Le ferrovie nell'Africa Italiana:aspetti economici,sociali e strategici||}}.
* Orario ferroviario generale Pozzo, ''Ferrovie e linee automobilistiche coloniali'', quadro 3, del 1º giugno 1937.
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