Ferrovia Roma-Cassino-Napoli: differenze tra le versioni

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Nel [[1864]] venne raddoppiato il binario fino a Ciampino e nell'estate dello stesso anno la proprietà passò alla nuova [[Società per le strade ferrate romane]] ma in seguito al dissesto economico della società, la linea venne posta in gestione provvisoria.
 
Nel [[1885]] la linea, di 249&nbsp;km, fu assegnata alla [[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo]]<ref>[[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|G.U. del Regno d'Italia]], anno 1897, numero 174, pagina {{formatnum:3792}}</ref> che la gestì fino alla costituzione delle [[Ferrovie dello Stato]] nel [[1905]]. Durante l'esercizio della Rete Mediterranea, nel [[1892]], fu attivata un'importante variante di percorso fra [[Ciampino]] e Segni Scalo (l'odierna [[Colleferro]]). Il vecchio tracciato rimase parte integrante della linea secondaria [[ferrovia Roma-Velletri|Roma-Velletri]].
 
Nonostante l'attivazione della variante la linea presentava un percorso troppo tortuoso che, specie nella valle del [[Sacco (fiume)|fiume Sacco]], era soggetto a frequenti interruzioni per alluvioni e frane mentre il fatto che si snodava in altura condizionava la composizione dei convogli data la [[Prestazione delle locomotive|prestazione]] notevolmente ridotta delle locomotive dell'epoca.