Grande Trek: differenze tra le versioni

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|editore = Longmans
|anno = 1968
|capitolo = Chapter IV}}</ref> e la revoca dell'[[Editto di Nantes]] nel 1685, vennero a stabilirsi qui anche molti rifugiati [[ugonotti]] francesi.<ref>[httphttps://web.archive.org/web/20091025222633/http://geocities.com/sa_stamouers/huguenots.htm H C Viljoen. The Contribution of the Huguenots in South Africa.]</ref> Entro il 1800 il numero totale dei coloni nella [[Città del Capo]] era più o meno di 40.000 persone. La comunità era governata dal Comitato dei Diciassette in Amsterdam, il quale dirigeva il vasto impero della [[Compagnia olandese delle Indie orientali|Compagnia delle Indie]].<ref name=Walker2/> Durante le [[Guerre napoleoniche|Guerre Napoleoniche]] la colonia passò sotto il controllo del [[Regno Unito]], status che venne poi formalmente ratificato dal [[Congresso di Vienna]] del 1815.
 
Gli storici hanno stabilito che furono diverse le cause all'immigrazione di circa 12.000 Voortrekker verso le future regioni del Natal, Stato Libero dell'Orange e Traansval. La causa principale era lo scontento verso il governo britannico nella regione del Capo; le sue direttive di anglificazione, le leggi restrittive sulla schiavitù e la sua successiva abolizione (1833), le preoccupazioni per gli eventuali rimborsi verso gli ex-proprietari di schiavi e la percepita indifferenza delle autorità britanniche verso il conflitto in corso nel confine orientale della Colonia del Capo. Molte fonti contemporanee sono in contrasto sul fatto che Il Grande Trek sia stato causato dall'articolo 50 (1828), il quale garantiva diritti uguali a tutte le persone libere di colore, e la proibizione del trattamento disumano dei lavoratori spronati dalla migrazione Boera, comunque alcuni studiosi sono in contrasto sul fatto che la maggioranza dei Trekboer non possedeva nessuno schiavo, mentre al contrario i più influenti Cape Dutch, nel versante occidentale della regione del Capo, da cui non migrarono, possedevano schiavi.
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|editore = T.V.Bulpin Publications
|capitolo = 9 - The Voortrekkers}}</ref> La richiesta di terreni, messa per iscritto da Retief, includeva velate minacce contro gli Zulu in quanto
si riferiva alle vittorie vantate dai Voortrekker su alcuni gruppi indigeni incontrati lungo il loro cammino. La richiesta dei Voortrekker per un contratto di terreno che garantiva la proprietà privata era incompatibile con la contemporanea cultura orale degli Zulu che imponeva che il capo tribù poteva solo temporaneamente disporre di terreni, visto che questi erano di proprietà della collettività.<ref>{{Cita web|url=http://history.humsci.ukzn.ac.za/files/sempapers/Adutoit2005.pdf|titolo=(Re)reading the Narratives of Political Violence in South Africa: Indigenous founding myths & frontier violence as discourse|cognome=du Toit|nome=André|accesso=18 agosto 2009|pagina=18|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081217042554/http://history.humsci.ukzn.ac.za/files/sempapers/Adutoit2005.pdf|dataarchivio=17 dicembre 2008}}</ref>
 
Molte versioni concordano su una ricostruzione dei fatti secondo cui alcune delle autorità di Dingane si spinsero in alcune zone in cui i coloni Boeri volevano sistemarsi. Come prerequisito per la concessione del terreno ai Voortrekker, Dingane chiedeva aiuto per ottenere la restituizione di alcuni capi di bestiame rubati da Sekonyela, un capo tribù rivale. Dopo che i Boeri restituirono il bestiame rubato, Dingane invitò Retief nella sua residenza per concludere il trattato della concessione dei terreni, non si sa se avendo pianificato il massacro in anticipo o se avendo preso la decisione dopo l'arrivo degli uomini di Retief. Molto probabilmente una parata a cavallo è stata la causa ad innescare e a provocare il massacro. Dingane diede l'ordine ai suoi uomini di "Bulalani abathakathi!" ([[lingua zulu]] per: "Ammazzate gli stregoni") dimostrando che gli Zulu credevono che i Boeri emanassero poteri magici. Immediatamente dopo avere ucciso [[Piet Retief]] e la sua delegazione, i battaglioni Zulu (detti anche [[impi]]), attaccarono gli accampamenti Boeri alle pendici delle montagne del [[Monti dei Draghi|Drakensberg]] nelle zone che più tardi furono chiamate Blaauwkrans e [[Weenen]]. A differenza di quanto avvenuto nei precedenti conflitti con gli aborigeni [[Xhosa]] nel confine orientale del Capo, gli Zulu, oltre ai soldati boeri, uccisero anche le donne e i bambini boeri, spazzando via metà del contingente dei Voortrekker nel [[Natal]].