Amedeo Amadei: differenze tra le versioni

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Fu il centravanti del primo scudetto della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]], quello del [[serie A 1941-1942|1942]]. Soprannominato "il Fornaretto" per le sue origini (era infatti figlio di una famiglia di [[fornaio|fornai]] di [[Frascati]], attività che Amadei tornò a riprendere con molto successo a fine carriera) e Ottavo Re di Roma durante la sua militanza nella compagine giallorossa, militò nella compagine giallorossa dal [[1936]] al [[1948]], con una parentesi di un anno a [[Bergamo]] nel campionato di [[Serie B 1938-1939]].
 
È il più giovane giocatore di sempre ad aver segnato in [[Serie A]]<ref>{{cita web|url=http://www.fiorentina.it/notizia.asp?IDNotizia=82585|titolo=Babacar sesto marcatore più giovane di tutti i tempi della Serie A|editore=fiorentina.it|accesso=23 marzo 2010}}</ref> ed è stato il più giovane, a 15 anni e 280 giorni, ad avere esordito in Serie A (primato eguagliato il 22 dicembre 2016 dal [[genoa]]no [[Pietro Pellegri]]<ref>[http://www.gazzetta.it/calcio/nuove-forze-calcio/22-12-2016/genoa-pellegri-esordio-record-a-amadei-rivera-kean-messi-180142881371.shtml Genoa, Pellegri esordio record in Serie A: eguagliato il record di Amadei], Articolo della Gazzetta dello Sport</ref>). Viene ricordato come uno dei più grandi cannonieri italiani di tutti i tempi, essendo il tredicesimo [[Classifica dei marcatori della Serie A|marcatore di sempre della Serie A]]<ref>Dati aggiornati alla fine della stagione 2010-2011.</ref> con 174 reti in 423 partite, [[Media (statistica)|media]] di 0,41 gol a partita.
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==Carriera==
===Club===
====Il primo periodo alla Roma====
Diventò calciatore della Roma, dopo un provino ben riuscito all'insaputa dei genitori, che non avrebbero approvato il suo tentativo. Sin dall'inizio della sua carriera cominciò ad aiutare la famiglia, che avrebbe poi versato in gravi difficoltà economiche dopo che il forno di famiglia venne distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale<ref name=a />.
 
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====Atalanta====
Nel 1938 passò in prestito<ref name=c/><ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=3293&p=4#page/4/mode/2up Elenco dei giocatori italiani autorizzati a cambiare società nell'anno 1938-1939], ''[[Il Littoriale]]'', 6 agosto 1938, pagp. 4</ref> all'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], nell'ambito della trattativa che aveva portato in giallorosso la mezzala [[Giuseppe Bonomi (calciatore)|Giuseppe Bonomi]]<ref name=A>Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. vol. 2 pg. 285</ref>. Dopo gli esordi dain giovane giovanissimoetà nella Roma, la [[Atalanta Bergamasca Calcio 1938-1939|stagione 1938-1939]] fu il suo primo vero campionato giocato con continuità<ref name=A />. Fece il suo esordio con la maglia neroazzurra il 18 settembre 1938, nella prima giornata della [[Serie B 1938-1939]], pareggiata per 0-0 sul campo del Palermo<ref name=Campionato>Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. vol. 2 pg. 78</ref>. Mise a segno il suo primo gol due settimane più tardi, il 2 ottobre 1938, in una partita vinta per 6-1 in casa contro il Casale<ref name=Campionato />. Nel corso del campionato venne frequentemente schierato come ala destra dall'allenatore [[Geza Kertesz]], che come centravanti (ruolo in cui Amadei avrebbe giocato nel seguito della carriera) gli preferiva [[Giovanni Ravasi|Ravasi]]<ref>Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. vol. 2 pg. 19</ref>. Chiuse la sua prima ede unica stagione con la squadra bergamasca con 4 reti in 33 presenze in [[Serie B]] ede una1 rete (messa a segno il 20 novembre 1938 contro il Seregno in una partita vinta per 3-1<ref>Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. vol. 2 pg. 79</ref>) in [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]], che risultò essere quindi il suo primo gol in carriera nella coppa nazionale.
 
====IlRitorno ritorno allaa Roma====
Amadei ha collezionato in totale con la Roma 386 presenze, segnando 101 reti, dopo aver esordito in [[serie A]] all'età di 15 anni, 9 mesi e 6 giorni ede ha vinto il primo scudetto della squadra capitolina nella stagione [[Serie A 1941-1942|1941-1942]]. Fu suo malgrado coinvolto in una rissa durante una partita di Coppa Italia contro il Torino, quando fu squalificato a vita perché secondo l'accusa avrebbe dato un calcio al guardialinee; di seguito beneficiò dell'amnistia; secondo le dichiarazioni dello stesso Amadei, durante un pranzo in un ristorante di Pescara, alla presenza di Pizziolo, arbitro di quella gara, il vero colpevole, ovvero il suo compagno [[Vittorio Dagianti|Dagianti]], confessò a tutti di essere stato responsabile del gesto<ref name=a />.
 
Fu suo malgrado coinvolto in una rissa durante una partita di Coppa Italia contro il Torino, quando fu squalificato a vita perché secondo l'accusa avrebbe dato un calcio al guardialinee; di seguito beneficiò dell'amnistia; secondo le dichiarazioni dello stesso Amadei, durante un pranzo in un ristorante di Pescara, alla presenza di Pizziolo, arbitro di quella gara, il vero colpevole, ovvero il suo compagno [[Vittorio Dagianti|Dagianti]], confessò a tutti di essere stato responsabile del gesto<ref name=a />.
 
====Inter====
[[File:1949–50 Serie A - Inter Milan vs AC Milan - Amedeo Amadei.jpg|thumb|Amadei all'Inter, esultante dopo la sua tripletta nel vittorioso [[derby di Milano]] (6-5) del 6 novembre 1949.]]
Dopo la pausa dei campionati dovuta alla [[seconda guerra mondiale]], il giocatore fu venduto dalla Roma, che aveva grossi problemi economici, all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] che batté, secondo quanto dichiarato dallo stesso Amadei, le offerte di Torino (che proponeva uno scambio con Gabetto e Menti) e Juventus<ref name=a />. Rimase tuttavia legato alla sua squadra, tanto da chiedere, se la Roma aveva problemi, di non essere schierato e, alla prima occasione con i lombardi, di giocare per sua stessa ammissione una partita anonima perché non se la sentiva<ref name=a />. Si fece comunque valere anche nella squadra milanese, continuando a segnare come da sua abitudine, superando il traguardo delle 100 reti in Serie A; tra queste si ricordano i tre gol in un derby finito 6-5; in svantaggio per 4-1, fu spostato come centravanti realizzando così tre reti, in una partita che [[Massimo Moratti]], durante i festeggiamenti per il centenario dell'Inter gli disse di ricordare sempre, benché all'epoca fosse giovanissimo<ref name=a />.
 
Dopo la pausa dei campionati dovuta alla [[seconda guerra mondiale]], il giocatore fu venduto dalla Roma, che aveva grossi problemi economici, all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] che batté, secondo quanto dichiarato dallo stesso Amadei, le offerte di Torino (che proponeva uno scambio con Gabetto e Menti) e Juventus<ref name=a />. Rimase tuttavia legato alla sua squadra, tanto da chiedere, se la Roma aveva problemi, di non essere schierato e, alla prima occasione con i lombardi, di giocare per sua stessa ammissione una partita anonima perché non se la sentiva<ref name=a />. Si fece comunque valere anche nella squadra milanese, continuando a segnare come da sua abitudine, superando il traguardo delle 100 reti in Serie A; tra queste si ricordano i tre gol in un derby finito 6-5; in svantaggio per 4-1, fu spostato come centravanti realizzando così tre reti, in una partita che [[Massimo Moratti]], durante i festeggiamenti per il centenario dell'Inter gli disse di ricordare sempre, benché all'epoca fosse giovanissimoancora molto giovane<ref name=a />.
 
====Napoli====
[[File:AC Napoli - Anni 1950 - Jeppson, Amadei e Pesaola.jpg|thumb|upright=0.8|left|Amadei a Napoli a metà degli anni cinquanta1950, fra [[Hasse Jeppson]] e [[Bruno Pesaola]].]]
 
Dopo due anni a Milano, passò al neopromosso [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], dove militò per 6 stagioni con ottime prestazioni<ref>Marco Sappino, ''Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano'', vol. 2.</ref>: segna già alla quarta giornata del suo primo campionato in Campania, nella sconfitta casalinga contro il Milan (che quell'anno avrebbe vinto lo scudetto con la difesa meno battuta) per 5-3 del [[primo ottobre]] [[1950]] per ripetersi nella gara di ritorno, giocata l'11 febbraio [[1951]] e terminata 2-1 per i lombardi; al termine della stagione le sue 11 reti, che lo resero capocannoniere della squadra, portarono i campani al sesto posto nella classifica finale<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital51.html Italy 1950/51] rsssf.com</ref>, risultato che la società ripeté l'anno seguente, quando il giocatore si superò totalizzando 12 gol, entrando tra i migliori 20 cannonieri della stagione<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital52.html Italy 1951/52] rsssf.com</ref>.
 
La stagione 1952-1953 fu comunque la migliore di quelle in cui fu coinvolto: dopo quasi vent'anni i partenopei, che schierarono i nuovi acquisti [[Hasse Jeppson|Jeppson]] e [[Bruno Pesaola|Pesaola]], arrivarono vicini al titolo, piazzandosi al 4º posto in Serie A a 6 punti dall'Inter campione d'Italia<ref>In quella stagione la vittoria valeva 2 punti ede il pareggio 1.</ref>; si toglierà la soddisfazione di segnare il primo gol stagionale degli azzurri, il 14 settembre [[1952]], in Napoli-Atalanta 2-0, il quarto dei napoletani in Napoli-Milan 4-2 (i lombardi avevano nella rosa il [[Gre-No-Li|trio Gre-No-Li]]) del 16 novembre [[1952]] e la rete della vittoria finale in Napoli-Juventus 3-2 del 18 gennaio [[1953]]<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital53.html Italy 1952/53] rsssf.com</ref>.
 
===Nazionale===
[[File:Italia-Austria 3-1, Firenze, 22 maggio 1949.jpg|thumb|Amadei (in piedi, secondo da destra) in maglia azzurra il 22 maggio 1949, all'indomani della [[tragedia di Superga]].]]
 
Finché militò nella Roma non ebbe grossi sbocchi in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]], monopolizzata dai campioni del [[Grande Torino]] di allora. Dopo il grave incidente di [[Tragedia di Superga|Superga]] Amadei cominciò ada essere spesso convocato e a far parte degli azzurri. Debuttò il 27 marzo 1949, in Spagna-Italia 1-3, nella partita in cui segnò anche il suo primo gol in maglia azzurra<ref name=b /> – in una delle ultime partite giocate dalle vittime della tragedia granata<ref name=a /> –, e prese parte ai mondiali del 1950, dove giocò solo nella partita contro il Paraguay del 2 luglio 1950. Il gol realizzato contro la Nazionale inglese nell'amichevole di Firenze, disputata il 18 maggio 1952 e terminata 1-1, raccontata in radiocronaca da [[Nicolò Carosio]], lo portò ada essere candidato dalla [[Democrazia Cristiana]]<ref name=a />.
 
===Allenatore===
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===Ultimi anni===
Ad Amedeo Amadei è stato intitolato il 5 novembre [[2007]] il campo già "Lucio Mamilio" di Frascati, il più antico impianto sportivo del tuscolano.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.ilmamilio.it/m/it/attualita/i-compleanni/17983-amedeo-amadei,-l-orgoglio-di-essere-frascatano.html|titolo=Amedeo Amadei, l'orgoglio di essere frascatano. Prima di tutto|autore=|data=|accesso=}}</ref> Il 20 gennaio [[2009]] si è costituito il Roma Club Frascati intitolato al giocatore che ha accettato la carica di Presidente, il club è affiliato all'Unione Tifosi Romanisti.<ref name=":0" />
 
Amadei figura tra i primi 11 giocatori ada essere inseriti nella ''[[hall of fame]]'' ufficiale della Roma<ref>{{cita web|url=http://www.asroma.it/it/notizie/notizie.html?id=6675|titolo=Hall of Fame: gli undici eletti della Classe 2012|accesso=20 settembre 2012}}</ref>, il 20 settembre [[2012]].
 
Muore nella sua casa di [[Grottaferrata]] il 24 novembre [[2013]] all'età di 92 anni<ref name="ilmamilio.it"/>.
 
==Statistiche==
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==Altri progetti==
{{ip|qinterprogetto}}
{{interprogetto/notizia|Calcio in lutto, si spegne Amedeo Amadei|data=24 novembre 2013}}