Guerra del Golfo: differenze tra le versioni

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=== L'invasione del Kuwait ed i tentativi di soluzione pacifica ===
* 2 agosto - l'esercito iracheno invade all'alba il Kuwait con 100&nbsp;000 uomini e 300 carri armati, vincendo in quattro ore la resistenza dell'Emirato. Lo sceicco Jaber Al-Ahmed Al Sabah, sovrano dello Stato, ripara con la famiglia in [[Arabia Saudita]], mentre suo fratello Fahd rimane ucciso, fra altre 200 persone, negli scontri di CittàKuwait del KuwaitCity. Molti tra i velivoli della ''Royal Kuwait Air Force''<big> ﺍﻟﻘﻮﺍﺙ ﺍﻟﺠﻮﻳـة ﺍﻟﻜﻮﻴﺘﻴـة</big> (Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Kuwaytiyya), dopo aver effettuato alcune missioni di combattimento contro le colonne irachene avanzanti, si rifugiano in Arabia Saudita. Il [[Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di Sicurezza dell'ONU]] con una risoluzione condanna l'invasione.
* Negli Stati Uniti, il presidente [[George H. W. Bush]] convoca un'unità di crisi composta fra gli altri da [[James Baker]], segretario di Stato, [[Colin Powell]], capo dell'esercito USA, [[Norman Schwarzkopf]], generale delle forze armate nel Golfo, [[Dick Cheney|Richard Cheney]], segretario alla Difesa. Intanto telefona personalmente a più di sessanta capi di Stato per mettere insieme un fronte comune al fine di schierare contro Saddam, in caso di confronto, non solo gli Stati Uniti, ma il mondo intero.
* 4 agosto - la [[Casa Bianca]] intima all'Iraq di ritirarsi dal Kuwait.
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* 15 agosto - dopo otto anni di guerra, l'Iraq inaspettatamente decide di firmare la pace con l'Iran, restituendo 2600 chilometri quadrati di territorio conquistati, riconoscendo i confini stabiliti nel [[1975]] con il [[trattato di Algeri]], e consegnando a [[Teheran]] il controllo totale sullo [[Shatt al-'Arab]]. Il tutto in cambio della neutralità iraniana.
* 18 agosto - Saddam "invita" i cittadini occidentali bloccati a rimanere in Iraq e annuncia che saranno "ospitati" in dei siti speciali. La sua intenzione è quella di utilizzarli come scudi umani. Gli stranieri provenienti da [[Asia]] e paesi arabi possono invece lasciare l'Iraq, senza però la possibilità di portare con sé i propri averi.
* 20 agosto - Vengono chiuse le ambasciate straniere a CittàKuwait del KuwaitCity e il personale diplomatico viene fatto rimpatriare. Rimangono aperte solo le ambasciate di [[Francia]], [[Regno Unito]], [[Italia]] e [[Stati Uniti d'America|USA]], e il personale fa scorta di viveri per sopravvivere senza acqua, energia elettrica e servizi all'interno degli edifici.
* 23 agosto - Viene diffuso un video di Saddam Hussein circondato da ostaggi britannici: tutto il mondo è indignato nel vederlo accarezzare la testa di un bambino di 5 anni di nome Stuart Lockwood.
* 25 agosto - Nelle acque del [[Mediterraneo]], del [[golfo Persico]] e del [[mar Rosso]] sono presenti unità navali di sette paesi occidentali, tra cui l'Italia, che ha deliberato l'invio delle [[Fregata (nave)|fregate]] [[Orsa (F 567)|Orsa]] e [[Libeccio (F 572)|Libeccio]], della nave-appoggio [[Stromboli (A 5327)|Stromboli]], e di due [[corvetta|corvette]] della classe ''Minerva''.
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* 12 settembre - [[Giulio Andreotti]], in qualità di presidente di turno della [[CEE]], lancia un appello per una soluzione pacifica della crisi nel Golfo.
* 14 settembre - Alle unità già presenti nel Golfo, l'Italia aggiunge 8 [[cacciabombardiere|cacciabombardieri]] ''Tornado'' e la fregata ''Zeffiro''.
* A [[CittàKuwait del KuwaitCity]] vengono prese d'assalto le ambasciate di [[Canada]], [[Paesi Bassi]] e Francia. Tre addetti di quest'ultima vengono sequestrati.
* 15 settembre - [[François Mitterrand]] si impegna a rispondere all'azione del regime di Baghdad e fa espellere gli iracheni presenti sul territorio francese.
* 23 settembre - Saddam Hussein minaccia di colpire i pozzi petroliferi del Medio Oriente
* 24 settembre - Alla minaccia di Saddam il prezzo del barile oltrepassa la barriera dei 40 dollari e i mercati borsistici sperimentano una giornata nera, con crolli in tutte le piazze da [[Tokyo]] a [[Wall Street]].
* 1º ottobre - in un discorso alle Nazioni Unite in seduta plenaria, Bush dichiara che la guerra con l'Iraq è evitabile e che il suo governo cerca una soluzione politica, accennando alla possibilità di risolvere il [[conflitto arabo-israeliano]] se il Kuwait venisse evacuato. I diplomatici non comprendono la decisione di legare la questione dei territori occupati alla risoluzione della crisi del Golfo. Nei giorni successivi si riaccende l'attivismo dei Palestinesi e a nord di [[Beirut]] un commando apre il fuoco su 5&nbsp;000 dimostranti seguaci del generale cristiano [[Michel Aoun]]. Gli Stati Uniti lasciano fare perché la [[Siria]] ha promesso agli USA 10&nbsp;000 uomini e 200 carri armati per l'operazione ''desert shield''.
* 6 ottobre - A CittàKuwait del KuwaitCity viene chiusa l'ambasciata italiana. I diplomatici vengono ospitati presso l'Ambasciata italiana a Bagdad, ancora pienamente operativa.
* 10 ottobre - davanti al Congresso statunitense, una giovane mediorientale di 15 anni, conosciuta con il nome di Nayirah, fornisce piangendo una testimonianza degli orrori commessi dall'esercito iracheno in Kuwait. L'avvenimento sarà videotrasmesso in tutto il mondo, ma la testimonianza risulterà in seguito completamente falsa: la giovane donna è la figlia dell'ambasciatore del Kuwait a Washington e la montatura è stata architettata da un'agenzia pubblicitaria, pagata da un'associazione di fuorusciti kuwaitiani per promuovere la guerra nel Golfo.[citazione necessaria]
* 23 ottobre - rilasciati gli ultimi 300 ostaggi francesi trattenuti in Iraq. Gli altri occidentali saranno rilasciati a poco a poco, con l'interessamento di personalità di governo dei vari paesi. A [[Roma]], intanto, un gruppo di familiari degli ostaggi manifesta davanti al [[Palazzo Montecitorio|Parlamento]] per il rilascio dei cittadini italiani ancora bloccati.
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L'avanzamento della coalizione fu più veloce di quanto i generali statunitensi si potessero aspettare. Il 26 febbraio le truppe irachene iniziarono a ritirarsi dal Kuwait, incendiando tutti i [[pozzo petrolifero|pozzi petroliferi]] kuwaitiani che incontrarono. Un lungo convoglio di truppe irachene in ritirata si formò lungo la principale autostrada tra Iraq e Kuwait. Questo convoglio venne bombardato così intensamente dalla coalizione che divenne noto con il nome di ''"[[Autostrada della morte]]"''. Le forze della coalizione continuarono ad inseguire le forze irachene oltre il confine ed oltre, prima di rientrare quando gli iracheni si trovarono ad una distanza di 240&nbsp;km da Baghdad.
 
[[File:Operation Desert Storm 22.jpg|thumb|left|Incendi di [[Estrazione del petrolio|pozzi petroliferi]] infuriano fuori [[CittàKuwait del KuwaitCity]] nel [[1991]]]]
Un centinaio di ore dopo l'avvio della campagna di terra alle 04:00 am del 24 febbraio, il presidente Bush dichiarò la cessazione delle ostilità e il 28 febbraio alle ore 08:00 am a [[Baghdad]] (mezzanotte del 27 febbraio [[Eastern Standard Time|EST]]) dichiarò la liberazione del Kuwait e la fine della guerra del golfo.
 
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Saddam Hussein acquistò equipaggiamento militare da quasi tutti i principali fornitori presenti nel mercato mondiale degli armamenti. In questo modo non ci fu una standardizzazione dell'esercito, che era molto eterogeneo e soffriva di inadeguata preparazione e motivazione. La maggior parte delle forze corazzate irachene utilizzava dei vecchi carri armati cinesi Type-59 e Type-69, dei [[T-54/55 (carro armato)|T-55]] sovietici risalenti agli anni cinquanta e sessanta e alcuni [[T-72]] più moderni. Questi veicoli non erano equipaggiati con gli ultimi ritrovati bellici (ad esempio la visione termica): ne conseguì che la loro efficacia in combattimento fu molto limitata. Inoltre gli iracheni non riuscirono a trovare delle contromisure efficaci per le visuali termiche e i [[Penetratore a energia cinetica|proiettili perforanti a rilascio d'involucro]] utilizzati dai carri armati [[M1 Abrams]] e [[Challenger 1]]. Questa tecnologia permise ai carri armati della coalizione di ingaggiare e distruggere efficacemente i carri iracheni da una distanza tre volte superiore a quella dei loro avversari. Gli iracheni non possedevano neppure dei proiettili efficaci per l'armatura Chobham dei carri statunitensi e britannici.
 
Le forze irachene non utilizzarono le tecniche di [[guerriglia]] [[Guerra urbana|urbana]] che avrebbero potuto sfruttare nella città di [[CittàKuwait del KuwaitCity]]. In questo modo avrebbero potuto annullare alcuni vantaggi tecnologici della coalizione. Tentarono di adottare la dottrina sovietica sviluppata negli anni cinquanta per gli attacchi in massa, ma l'implementazione fallì a causa della scarsa preparazione dei comandanti e degli attacchi aerei preventivi statunitensi contro bunker e centri di comunicazione.
 
== Controversie ==