Piano di partizione della Palestina: differenze tra le versioni

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Nella sua relazione l'UNSCOP, si chiese come accontentare entrambe le fazioni, giungendo alla conclusione che era "''manifestamente impossibile''", in quanto le posizioni di entrambi i gruppi erano incompatibili, ma che era anche "''indifendibile''" accettare di appoggiare solo una delle due posizioni:
 
{{citazione|''Ma la commissione si è anche resa conto che il punto cruciale della questione palestinese deve essere individuato nel fatto che due considerevoli gruppi, una popolazione araba con oltre 1.200.000 abitanti e una popolazione ebraica con oltre 600.000 abitanti con un'intensa aspirazione nazionale, sono diffusi attraverso un territorio che è arido, limitato, e povero di tutte le risorse essenziali. È stato pertanto relativamente facile concludere che finché entrambi i gruppi mantengono costanti le loro richieste è manifestamente impossibile in queste circostanze soddisfare interamente le richieste di entrambi i gruppi, mentre è indifendibile una scelta che accettasse la totalità delle richieste di un gruppo a spese dell'altro.''| United Nations Special Committee on Palestine, Recommendations to the General Assembly, A/364, 3 September 1947<ref>[http://domino.un.org/UNISPAL.nsf/2ee9468747556b2d85256cf60060d2a6/07175de9fa2de563852568d3006e10f3 United Nations Special Committee on Palestine, Recommendations to the General Assembly, A/364, 3 September 1947] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130928023350/http://domino.un.org/UNISPAL.nsf/2ee9468747556b2d85256cf60060d2a6/07175de9fa2de563852568d3006e10f3 |data=28 settembre 2013 }}</ref>|''But the Committee also realized that the crux of the Palestine problem is to be found in the fact that two sizeable groups, an Arab population of over 1,200,000 and a Jewish population of over 600,000, with intense nationalist aspirations, are diffused throughout a country that is arid, limited in area, and poor in all essential resources. It was relatively easy to conclude, therefore, that since both groups steadfastly maintain their claims, it is manifestly impossible, in the circumstances, to satisfy fully the claims of both groups, while it is indefensible to accept the full claims of one at the expense of the other.''|lingua=en}}
 
Tale passaggio venne ferocemente criticato dalla popolazione palestinese perché metteva sullo stesso piano le necessità della popolazione presente da tempo immemore nella regione con quelle della popolazione immigrata in Palestina solo da pochi anni.
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Lo Stato ebraico proposto era sensibilmente più ampio (56%) di quello arabo, anche se per gran parte era occupato dal territorio arido del [[deserto]] del [[Deserto del Negev|Negev]] (40%), questa opzione fu presa dall'ONU in previsione di una massiccia immigrazione dall'Europa da parte degli Ebrei sfuggiti ai campi di sterminio nazisti (l'UNISCOP valutava in 250.000 gli ebrei europei presenti in centri di accoglienza e pronti a trasferirsi in Palestina<ref name=UNSCOP />). La parte essenziale delle terre costiere coltivabili sarebbero peraltro state di sua pertinenza. In totale sarebbero stati assegnati così alla comunità ebraica, circa il 55% del territorio totale, l'80% dei terreni cerealicoli e il 40% dell'industria della Palestina.
 
È da notare che nei precedenti tentativi di spartizione effettuati, senza successo, dal governo mandatario britannico, durante la [[Grande Rivolta Araba (1936-1939)]] ([[Commissione Peel]] nel 1937, che suggeriva anche di trasferire la popolazione in modo da creare uno Stato ebraico abitato solo da ebrei e uno Stato arabo abitato solo da arabi,<ref name=Peel>{{en}}[http://domino.un.org/unispal.nsf/0/08e38a718201458b052565700072b358?OpenDocument Report of the Palestine royal commission] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101231091409/http://domino.un.org/UNISPAL.NSF/0/08e38a718201458b052565700072b358?OpenDocument |data=31 dicembre 2010 }}, il rapporto della commissione Peel del 1937 sul sito dell'ONU</ref>[[Commissione Woodhead]] del 1938<ref>Questi i tre piani di spartizione proposti dalla Commissione Woodhead [http://www.dartmouth.edu/~gov46/wood-part-1939A.gif A] &nbsp; [http://www.dartmouth.edu/~gov46/wood-part-1939b.gif B] &nbsp; [http://www.dartmouth.edu/~gov46/wood-part-1939C.gif C] sul sito del Dartmouth College</ref> e della [[Conferenza di St. James]] del 1939) la regione circostante Gerusalemme (a maggioranza araba<ref name=mappapop>[http://www.passia.org/images/pal_facts_MAPS/dist_of_pop_jews_and_palestinians_1946.gif Distribuzione della popolazione] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101206042658/http://www.passia.org/images/pal_facts_MAPS/dist_of_pop_jews_and_palestinians_1946.gif |data=6 dicembre 2010 }} nella Palestina del 1946</ref>) veniva assegnata al controllo internazionale, mentre nel piano dell'ONU questa veniva assegnata al possibile Stato arabo. Per quello che riguarda invece la zona costiera nei dintorni di [[Giaffa]] e [[Tel Aviv]], che i precedenti piani assegnavano di volta in volta al mandato (come ''sbocco al mare'' della precedentemente citata zona internazionale/mandataria intorno a Gerusalemme), allo Stato ebraico o a quello arabo, nella spartizione dell'ONU veniva assegnata al futuro Stato ebraico (nel 1946 la popolazione della regione era a maggioranza ebraica<ref name=mappapop/>).
 
== Partizione delle popolazioni ==
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|1.845.000
|-
|colspan ="7" style="background: #E9E9E9; font-size: 90%" | Fonte: Report of UNSCOP - 1947<ref name=UNSCOP>{{en}}[http://unispal.un.org/unispal.nsf/0/07175de9fa2de563852568d3006e10f3 United Nations Special Committee on Palestine, Recommendations to the General Assembly, A/364, 3 September 1947] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120610173759/http://unispal.un.org/UNISPAL.NSF/0/07175DE9FA2DE563852568D3006E10F3 |data=10 giugno 2012 }}</ref>
|}
(oltre a questo era presente una popolazione [[Beduini|Beduina]] di 90.000 persone nel territorio ebraico).
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Il presidente statunitense usò allora tutto il suo potere di grande potenza militare del momento. Minacciò la Francia, che si era astenuta, di tagliarle i viveri se essa non avesse accettato tale Risoluzione.
 
L'ONU rilanciò la votazione 4 giorni dopo, vale a dire il 29 novembre [[1947]]. L'Assemblea Generale dell'ONU adottò ([https://web.archive.org/web/20061029150108/http://www.yale.edu/lawweb/avalon/un/res181.htm Risoluzione 181]) il Piano di partizione della Palestina [http://www.monde-diplomatique.fr/cartes/procheorient1949] in due Stati, uno arabo e l'altro ebraico — con Gerusalemme fruente di uno statuto particolare sotto l'egida dell'ONU.
 
Il progetto era quello sovietico-statunitense, passato in commissione il 25 novembre e ratificato il 29 novembre. La convergenza fra le due Potenze (sovietica e statunitense), che pure già di fatto in forte contrapposizione, fece sensazione.