Variabile (matematica): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica 90965647 di 213.45.230.155 (discussione) |
m Corretto: "conosciuti" |
||
Riga 16:
== Storia del concetto ==
[[François Viète]] introdusse alla fine del sedicesimo secolo l'idea di rappresentare numeri conosciuti o sconosciuti con lettere, oggi chiamate variabili, e di eseguire calcoli con esse proprio come se fossero numeri: questo permetteva alla fine di trovare il risultato numerico mediante una semplice sostituzione. La convenzione utilizzata da Viète era di usare le consonanti per rappresentare i numeri che si consideravano
Nel 1637 [[Cartesio]] introdusse una notazione differente, in cui le variabili sconosciute erano rappresentate con le ultime lettere dell'alfabeto, ''x'', ''y'' e ''z'', mentre quelle conosciute con le prime, ''a'', ''b'', ''c''.<ref>Tom Sorell, ''Descartes: A Very Short Introduction'', (2000). New York: Oxford University Press. p. 19.</ref>
|