Scismi ebraici: differenze tra le versioni

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Nel [[1648]] [[Sabbatai Zevi|Shabtai Tzvi]] dichiarò di essere il tanto atteso [[Messia]] ebraico mentre viveva nell'[[Impero Ottomano]]. Un gran numero di ebrei, noti come "sabbatiani" (o sabbatisti) gli credettero ma quando, sotto pena di una condanna a morte, davanti al [[sultano]] [[Turchia|turco]] [[Mehmed IV]] divenne [[musulmano]] e quindi un [[apostasia|apostata]] dell'[[Ebraismo]], il suo movimento si sgretolò. Tuttavia, per secoli piccoli gruppi di ebrei credettero in lui e i rabbini erano sempre in guardia contro qualsiasi manifestazione di questo scisma, sempre sospettosi di ''"Shebselach"'' nascosti (gioco di parole [[yiddish]] per "piccoli sabbatiani" che significa anche "giovane pecora stupida"). In effetti, quando il movimento del [[chassidismo]] cominciò ad attirare molti seguaci, i rabbini ebbero di nuovo il sospetto che questo movimento fosse sabbatianesimo sotto mutate spoglie. Ci sarebbero voluti molti secoli per risolvere queste complesse divisioni e presupposti scismi, e vedere dove erano diretti concettualmente e teologicamente.<ref>''int. al.'', John Freely, ''Il Messia perduto: la storia di Sabbatai Sevi e il misticismo della Qabbalah'', Il Saggiatore, Milano 2007.</ref>
 
Dopo la sua morte misteriosa in qualche parte della zona turca dell'[[Albania]], gruppi di ebrei continuarono ad essere seguaci clandestini di Shabtai Tzvi anche se si erano esteriormente convertiti all'[[Islam]] - questi ebrei furono conosciuti come [[Dunmeh]].<ref>Parola [[lingua turca|turca]], esattamente ''dönme'', dalla radice verbale ''dön-'' che significa "girarsi", cioè "converstirsi", ma in senso peggiorativo.</ref> Ebrei convertiti all'Islam sono stati quindi a volte guardati con grande sospetto dai loro confratelli musulmani.<ref>[http://www.kulanu.org/newsletters/2008-winter.pdf "The Donmeh: True Believers, Jewish Heretics or Untrustworthy Moslem Converts?"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110526163308/http://www.kulanu.org/newsletters/2008-winter.pdf |data=26 maggio 2011 }} {{en}}</ref>
 
Pochi decenni dopo la morte di Shabtai, un uomo di nome [[Dunmeh|Jacob Frank]] affermando di avere poteri mistici, predicava in [[Polonia]] di essere il successore di Shabtai Tzvi. Attirò un certo seguito, predicò contro il [[Talmud]] a favore di una forma di culto licenzioso, e fu condannato dai rabbini del tempo. Quando fu confrontato dalle autorità [[Polonia|polacche]], si convertì al [[Cattolicesimo]] nel [[1759]], in presenza di [[Augusto III di Polonia|Re Augusto III di Polonia]], insieme ai gruppi dei suoi seguaci ebrei, noti come "frankisti". Con grande allarme dei suoi avversari, fu ricevuto dai sovrani europei regnanti, che erano contenti di vedere i loro sudditi ebrei abbandonare l'[[Ebraismo]] e [[apostasia|apostatizzare]]. I frankisti infine si unirono alla nobiltà e borghesia polacche.<ref>Per questa sezione cfr. Arthur Mandel, ''The Militant Messiah: The Story of Jacob Frank and the Frankists'', Atlantic Highlands, NJ: Humanities Press, 1979. ISBN 0-391-00973-7</ref>