Susanna Agnelli: differenze tra le versioni

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[[File:Agnelli sindaco.jpg|thumb|left|Susanna Agnelli, Sindaco di [[Monte Argentario]] ([[anni 1980]]).]]
 
Alla fine della guerra, Suni come la chiamavano in famiglia, sposa il conte Urbano Rattazzi ([[Genova]], 28 gennaio [[1918]] - [[Milano]], 28 giugno [[2012]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/giugno/30/Dalla_Ferrania_all_Ifil_addio_co_9_120630031.shtml |urlarchivio=https://web.archive.org/web/*20140116133246/http://archiviostorico.corriere.it/2012/giugno/30/Dalla_Ferrania_all_Ifil_addio_co_9_120630031.shtml |titolo=Dalla Ferrania all'Ifil, addio a Urbano Rattazzi |editore=Corriere della Sera |data=30 giugno 2012 |accesso=28 luglio 2013 |urlmorto=sì |dataarchivio=16 gennaio 2014 }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GSob=c&GSlh=1&GRid=93061428& |titolo=Urbano Rattazzi |editore=findagrave.com |accesso=27 luglio 2012}}</ref>), da cui ha sei figli (Ilaria, Samaritana, Cristiano, Delfina, Lupo e Priscilla) e dal quale divorzierà nel 1975. Dal [[1974]] al [[1984]] è sindaco del comune di [[Monte Argentario]]. Nel [[1976]] viene eletta [[deputato]] e nel [[1979]] [[eurodeputato]] (dimettendosi nel [[1981]]) e nel [[1983]] [[senatore]] nelle liste del [[Partito Repubblicano Italiano]].
 
È stata [[sottosegretario]] agli [[Ministero degli Esteri|Esteri]] dal [[1983]] al [[1991]] sotto varie [[Presidente del Consiglio dei Ministri|presidenze del Consiglio]]. Tra il [[1995]] e il [[1996]], ha ricoperto il ruolo di [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]], ricevendo altresì la delega in materia di [[Dipartimento per gli italiani nel mondo|Italiani nel mondo]] (DPCM 24 febbraio 1995); fu dunque la prima donna nella storia italiana ad accedere al [[dicastero]] che ha sede alla [[Palazzo della Farnesina|Farnesina]]. In quel ruolo ha iniziato la battaglia, in seno alle [[Nazioni Unite]], contro la diplomazia degli [[Stati Uniti d'America]] per impedire la riforma del [[Consiglio di Sicurezza]]<ref>{{Cita web|url=http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001025950|titolo=All'ONU siamo in zona retrocessione|editore=[[Panorama (rivista)|Panorama]] |accesso=19 maggio 2009}}</ref> che avrebbe portato di fatto all'esclusione dell'[[Italia]] dal consesso dei grandi del mondo. Sarà poi il suo successore [[Lamberto Dini]] a completare vittoriosamente quella battaglia.