Cultura lesbica: differenze tra le versioni

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Le scrittrici della prima metà del [[Novecento]] spesso utilizzavano linguaggi in codice per mascherare la tematica lesbica: storie d'amore eterosessuali ma "diverse" (come ne ''La mia Antonia'' di [[Willa Cather]]), personaggi che cambiano sesso (''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]'' di Virginia Woolf), storie di uomini gay (molti romanzi di [[Marguerite Yourcenar]]), storie lesbiche scritte sotto pseudonimo (''Carol'' di [[Patricia Highsmith]]). Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] negli [[anni 1950|anni cinquanta]], all'interno della letteratura "pulp" di consumo che si vendeva nei drugstore e nelle edicole ebbe molta fortuna il filone lesbico, di cui una delle più interessanti autrici fu [[Ann Bannon]].
[[File:Pluschow, Wilhelm von (1852-1930) - Due donne - ca.1900.jpg|upright|alt=Due donne|miniatura|Due donne in una fotografia di [[Wilhelm von Plüschow]]]]
Negli ultimi decenni del secolo scrittrici e storie lesbiche sono sempre più presenti, in tutti i generi letterari e in tutti i paesi: da [[Jeannette Winterson]] all'universo fantasy di [[Marion Zimmer Bradley]] a [[Sandra Scoppettone]] e [[Katherine V. Forrest|Katherive V. Forrest]] (con lale sualoro detective lesbicalesbiche), da [[Sara Zanghì]] a [[Valeria Viganò]] e [[Delia Vaccarello]] per l'[[Italia]].
 
=== Nel cinema e nella TV ===