Storia contemporanea: differenze tra le versioni

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Sulla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], il leader sovietico [[Michail Sergeevič Gorbačëv|Michail Gorbačëv]], conscio delle gravi difficoltà dello stato sovietico, iniziò un percorso di riforme, attraverso politiche di ''[[glasnost']]'' (trasparenza) e ''[[perestrojka]]'', che non si dimostrarono tuttavia sufficienti per impedire il [[collasso dell'Unione Sovietica]]. Nel [[1989]] cadde il [[muro di Berlino]] e di lì a poco, nel [[1991]], lo avrebbe seguito l'intera Unione Sovietica, incapace di risolvere le proprie contraddizioni interne e di vincere la sfida con il occidentale.
 
==La fase di transizione (1989-2001)==
{{vedi anche|Globalizzazione|Internet}}
Dal [[1989]], dopo la caduta del [[muro di Berlino]] e la successiva dissoluzione dell'[[Unione Sovietica|URSS]] alcuni storici hanno definito "unipolare" il sistema internazionale venutosi a creare, mettendo l'accento sulla presunta posizione di dominanza assunta dagli Stati Uniti (considerati come l'unica [[superpotenza]]). Altri studiosi, invece, hanno messo in rilievo la possibilità dell'emergere di un nuovo multipolarismo.