Yasovarman I: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 3 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v1.6)
Riga 22:
 
==Primi anni del regno ad Hariharalaya==
Alla morte di [[Indravarman I]], scoppiò una guerra tra fratelli (più probabilmente fratellastri) per la successione<ref>{{Cita|Higham, 2003|p.63 seg.|Higham2003}}</ref>, secondo quanto suggerisce un'iscrizione su una delle quattro steli del [[Baray orientale]] e la mancanza di riferimenti a Indravarman I come vivente dopo l'886. Forse Yasovarman sconfisse l'erede designato dal padre<ref>{{cita conferenza|cognome=Jacques|nome=Claude|traduttore=Coline Irwin|titolo=History of Phnom Bakheng Monument|conferenza=Phnom Bakheng Workshop on Public Interpretation, Siem Reap (Cambogia), dicembre 2005|organizzazione=Center for Khmer Studies|anno=2006|url= http://www.khmerstudies.org/publications/Phnom_Bakheng.pdf|formato=PDF|isbn=978-99950-51-03-7|pagine=23-40|accesso=14 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090107014220/http://www.khmerstudies.org/publications/Phnom_Bakheng.pdf|dataarchivio=7 gennaio 2009}}</ref>.<!--aggiungere parte su genealogia con rif Vickery ecc.-->
 
Durante i primi anni del suo dominio, Yasovarman ordinò la costruzione di circa 100 [[ashram]], piccoli monasteri per eremiti, in tutto il regno e continuò una serie di lavori nella capitale di [[Hariharalaya]], l'odierna [[Roluos]]. Terminò il [[Architettura della Cambogia#Gli Srah e i Baray|baray]] [[Indratataka]] e, su un'isola artificiale al suo centro<ref>l'isola è centrata sull'asse più lungo Est-Ovest, ma è spostata verso la diga Nord, a testimoniare una chiusura affrettata del baray a Nord senza aspettare il completamento delle dighe laterali, vedi: {{Cita|Freeman e Jacques, 2006|p.202-203|FreJac2006}}</ref> già predisposta dal padre, costruì il tempio di [[Lolei]], dedicato nell'anno 893.
Riga 33:
Il tempio-montagna di [[Phnom Bakheng]] (''Phnom'' sta per "collina" o "montagna"), chiamato a quei tempi ''Yasodharaparvata''<ref>{{Cita|Sharan, 2005|p.109|Sharan2005}}</ref> e ''Vnam Kantal'' ("Monte Centrale"), venne ottenuto livellando parzialmente una collina naturale di 99&nbsp; di altezza. La predilezione di Yasovarman per luoghi simili è testimoniata dalla costruzione di templi su tutte le principali alture della zona, oltre a Phnom Bakheng: [[Phnom Krom]], [[Phnom Dei]] e [[Phnom Bok]]<ref>Phnom Bakheng nasconde diversi simbolismi religiosi e numerologici, per i possibili significati astronomici si vedano le relazioni tra l'[http://www.ancientcartography.net/mercury.html azimut di mercurio] osservato all'epoca dal Phnom Bok e diverse costruzioni Khmer, tra cui il Bakheng, su ancientcartography.net</ref>.
 
Sono state avanzate diverse ipotesi per spiegare le ragioni dello spostamento della capitale. Potrebbe essere stata una necessità dettata dalla distruzione di Hariharalaya, compreso il palazzo reale e parte delle strutture religiose, avvenuta nella guerra civile di successione<ref>{{Cita|Freeman e Jacques, 2006|p.10|FreJac2006}}</ref>, oppure la volontà di Yasovarman di avere un proprio tempio-montagna, più grande di quelli dei suoi predecessori. Non si possono dimenticare tesi che prendono in esame ragioni più pragmatiche, quali la maggior altezza del terreno presso [[Angkor]] (quindi un minor rischio di inondazioni dal [[Tonlé Sap]]<ref>{{cita conferenza|nome=Matti|cognome=Kummu|anno=2003|mese=giugno|titolo=The Natural Environment and Historical Water Management of Angkor|conferenza=World Archaeological Congress 2003|città=Washington DC}}, p.15</ref>) o l'altezza della falda freatica, massima proprio nella locazione del Baray orientale<ref>{{cita conferenza|cognome=Acker|nome=Robert|titolo=Hidrology and the Siting of Yasodharapura|conferenza=Phnom Bakheng Workshop on Public Interpretation, Siem Reap (Cambogia), dicembre 2005|organizzazione=Center for Khmer Studies|anno=2006|url= http://www.khmerstudies.org/publications/Phnom_Bakheng.pdf|formato=PDF|isbn=978-99950-51-03-7|pagine=73-86|accesso=14 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090107014220/http://www.khmerstudies.org/publications/Phnom_Bakheng.pdf|dataarchivio=7 gennaio 2009}}</ref>.
 
Inoltre Yasovarman potrebbe non aver gradito risiedere nel luogo dove in precedenza aveva regnato colui che aveva sopraffatto, preoccupazione comune ad altri regnanti Khmer, come ad esempio [[Suryavarman I]]<ref>Claude Jacques, 2006. p.25</ref>.
Riga 49:
* {{cita libro|cognome=Freeman|nome=Michael|coautori=Claude Jacques|titolo=Ancient Angkor|anno=2006|editore=River Books|lingua=inglese|isbn=974-8225-27-5|cid=FreJac2006}}
* {{cita libro|cognome=Higham|nome=Charles|titolo=The Civilization of Angkor|anno=2003|editore=Phoenix|lingua=inglese|isbn=1-84212-584-2|cid=Higham2003}}
*{{cita conferenza|cognome=Jacques|nome=Claude|traduttore=Coline Irwin|titolo=History of Phnom Bakheng Monument|conferenza=Phnom Bakheng Workshop on Public Interpretation, Siem Reap (Cambogia), dicembre 2005|organizzazione=Center for Khmer Studies|anno=2006|url= http://www.khmerstudies.org/publications/Phnom_Bakheng.pdf|formato=PDF|isbn=978-99950-51-03-7|pagine=23-40|accesso=14 agosto 2009|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090107014220/http://www.khmerstudies.org/publications/Phnom_Bakheng.pdf|dataarchivio=7 gennaio 2009}}
* {{cita libro|cognome=Sharan|nome=Mahesh Kumar|titolo=Studies in Sanskrit Inscriptions of Ancient Cambodia|data=15 giugno 2005|editore=Abhinav Publications|lingua=inglese|isbn=978-81-7017-006-8|cid=Sharan2005}}