Pigna (Italia): differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[File:Regio IX Liguria.jpg|miniatura|Il territorio della [[Regio IX Liguria]] Augustea, de [[Nizza]] a [[La Spezia]].]]
{{Doppia immagine verticale|left|Pigna in Alpes-Maritimes 1793.svg|Pigna in Alpes-Maritimes 1805.svg|250|Mappa del [[Alpi Marittime (dipartimento)|dipartimento delle Alpi Marittime]] (1793) con Pigna nel cantone di [[Perinaldo]]|Mappa dello stesso dipartimento francese (1805) con Pigna nel cantone di [[Dolceacqua]]}}
[[File:Meyers b9 s0067b.jpg|miniatura|left|Pigna nel Italia romana. [[Regio IX Liguria]] de [[Nizza]] a [[La Spezia]].]]
 
Recentemente sono state rinvenute tracce di primitivi insediamenti umani risalenti all'[[Preistoria|epoca preistorica]], facendo presupporre agli storici che il primitivo villaggio di Pigna possa essere stato un pago del municipio di ''[[Albintimilium]]'', l'odierna [[Ventimiglia]]. Un insediamento dell'[[Impero romano|epoca romana]] fu invece scoperto nel sito dove oggi sorge la chiesa benedettina di San Tommaso<ref name="Villaggi di Pietra">Fonte dal libro di {{cita libro|Enzo|Bernardini|Villaggi di Pietra. Viaggio nell'entroterra della Riviera dei Fiori|2002|Tipografia Stige|San Mauro (TO)}}</ref>.
 
[[File:Italy Lothar II.svg|miniatura|left|Pigna nel [[Regno d'Italia (781-1014)]].]]
[[File:Italia 1494-it.svg|miniatura|Pigna nella [[Repubblica di Genova]]. La Liguria occidentale annessa per il [[Ducato di Savoia]] en 1388.]]
 
Storicamente le prime notizie ufficiali risalgono tra il XII secolo e il XIII secolo<ref name="Villaggi di Pietra"/> quando i [[conti di Ventimiglia]], signori della valle, fecero erigere un castello<ref name="Villaggi di Pietra"/> a scopo difensivo. La scelta della posizione del maniero fu molto strategica per i conti ventimigliesi poiché esso sorgeva alla confluenza della strada che da Ventimiglia conduceva a [[Triora]], collegando così la costa con l'entroterra ligure-piemontese-nizzardo.
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Nel 1388<ref name="Villaggi di Pietra"/> il governatore provenzale cedette le terre di Pigna ad [[Amedeo VII di Savoia]], così come attesta un documento ufficiale conservato presso l'archivio comunale. Per la sua posizione e appartenenza territoriale fu un avamposto strategico per il [[Ducato di Savoia]] in questa zona dell'alta val Nervia, in un'area per lo più controllata pure dalla [[Repubblica di Genova]] che proprio nella vicina Castel Vittorio (un tempo denominata dai genovesi Castelfranco) aveva il suo caposaldo. In più riprese Genova tentò di appropriarsi (anche con l'uso della forza militare) del feudo sabaudo pignasco, ma solamente nel periodo tra il 1625 e il 1633 ne ebbe il pieno controllo, per poi ritornare tra i possedimenti del ducato piemontese.
 
[[File:Pigna (IM)-IMG 0183.JPG|sinistra|miniatura|Scorcio dell'agglomerato urbano pignasco]]
[[File:Italia 1796-es.svg|miniatura|left|Pigna nel [[Repubblica di Genova]] en 1796.]]
[[File:Italia 1843.svg|miniatura|Pigna nel [[Regno di Sardegna]] en 1843.]]
 
Nel 1793 entrò a far parte del cantone di [[Perinaldo]] (distretto di [[Mentone]]) nel [[Alpi Marittime (dipartimento)|dipartimento francese delle Alpi Marittime]]. Dal 1805 con il [[Primo Impero francese]] Pigna restò nello stesso cantone (con il capoluogo trasferito a [[Dolceacqua]]), ma passò nel nuovo distretto di [[Sanremo]] dello stesso dipartimento francese, esteso all'Est per annessione di una parte della [[Repubblica Ligure]]<ref>Décret du 15 Messidor an XIII, ''Bulletin des lois'' vol. 37, p. 84</ref>.