Francesco Filippini: differenze tra le versioni

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Filippini, seguendo una forma di ''"[[Realismo socialista|pittura sociale]]"'' dell'epoca, crea le opere di maggiore importanza con ritratti di figure dedite al ''lavoro agricolo'', tra cui ''"La sosta della contadina"'' (1889), ''"Il riposo della pastorella"'' (1889), ''"Il maglio"'' (1889) o ''"La strigliatura della canapa"'' (1890).
 
A [[Milano]] aprì un proprio studio di pittura in via Milazzo al numero 12, ma molto spesso si recava a cercare l'ispirazione dipingendo all'aria aperta, nei paesaggi delle campagne di [[Venezia]] e [[Chioggia]], della [[Val Seriana]], di [[Genova]], della [[Val Camonica]], dell'[[Appennino]], di [[Porto Valtravaglia]], di [[Pegli]], Napoli, [[Venezia]] e [[Chioggia]].
 
Nel 1888, a seguito del suo successo artistico, venne nominato ''Socio Onorario dell'[[Accademia di belle arti di Brera]]''. Raggiunta la fama strinse forte amicizia con i maestri del [[Divisionismo (pittura)|divisionismo]] lombardo tra cui [[Giovanni Segantini]] a cui volle dedicare l'opera ''"Impressione sulla laguna"''.
 
Filippini, morì a [[Milano]] il 6 marzo [[1895]], a soli quarantadue anni, limitando molto la sua rara produzione di opere, in sua memoria venne eretto un monumento al [[Cimitero Monumentale di Milano]], realizzato nel basamento dallo scultore [[Primo Giudici]], con sovrapposto un busto bronzeo scolpito da [[Paolo Troubetzkoy]]<ref>Vespasiano Bignami (ed.) (1900). [http://www.stilearte.it/francesco-filippini-il-dossier-uno-splendido-pittore-morto-a-42-anni-di-tisi/ ''Francesco Filippini, il dossier. Uno splendido pittore''] Stilearte.it Quotidiano di cultura, 4 novembre 2015</ref>, per la sua importanza storico artistica l'originale è stato recentemente conservato presso i [[Musei Civici di Arte e Storia di Brescia]] e nei giardini lasciata una copia.
 
== Musei ==