Falò: differenze tra le versioni

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In Irpinia vi è anche "La Notte dei Falò" a ''[[Nusco]]'' (AV), uno dei Borghi più belli d'Italia. Si tratta di una grande festa divisa in tre serate, nel mese di gennaio (non c'è una data precisa, di solito tra la seconda e la terza settimana), con l'accensione di innumerevoli falò di grandi dimensioni per le strade e i vicoli del Borgo. In queste serate è possibile degustare i prodotti tipici della zona. Ad allietare le serate gruppi di Tarantella Montemaranese, Pizzica e Taranta.
 
In Calabria, nel comune di [[San Marco Argentano]], un grande falò viene fatto bruciare nella piazza principale del paese, il giorno 7 Dicembre per festeggiare la vigilia dell'Immacolata. Il falò è simbolo della tradizione millenaria del paese Normanno.
 
In un comune calabrese, [[Taurianova]] ([[Provincia di Reggio Calabria|RC]]), viene acceso un grande falò detto "u mbitu" (l'invito) il 29 agosto nella piazza antistante il duomo per celebrare l'inizio della novena in onore della Madonna della Montagna, protettrice del comune. In questa occasione vengono bruciati i "luppinazza", ovvero piante di lupini ormai seccate.