La saga dei Nibelunghi: differenze tra le versioni
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Acclamato come eroe, al suo ritorno il Re gli domanda aiuto per sconfiggere una minaccia incombente, l'esercito sassone. Anche il fratello del Re, il Principe [[Giselcaro|Giselher]], vuole partecipare alla battaglia, ma dovrà rimanere nel regno, per prendere il posto del Re nel caso di morte. Alla vista e alla sconfitta dei Re Gemelli, Eric recupera la memoria, ricordando di essere l'erede al trono di [[Xanten]] ed è pronto per raggiungere e sposare Brunilde. Ma per mantenere il tesoro a Burgundia, [[Hagen (mitologia)|Hagen]], luogotenente del Re, grazie ad una pozione del padre, il nano traditore dei Nibelughi [[Alberich]], fa innamorare Sigfrido di [[Gudrun (mitologia)|Crimilde]], sorella del re, rendendo vecchio ed avvizzito il ricordo dell'amore provato per Brunilde.
Nel frattempo, Gunther pretende proprio la mano della Regina Brunilde, ma sa di non essere in grado di sconfiggerla, condizione unica per sposarla. Essendo a conoscenza del fatto che Sigfrido possiede il magico
Al ritorno a Burgundia, vengono celebrate le doppie nozze di Sigfrido e [[Gudrun (mitologia)|Crimilde]] e di Gunther e Brunilde; la prima notte di nozze però, quest'ultima rifiuta Gunther, poiché non riesce a sopraffarla come in Islanda, cosa che insospettisce la regina. Il re chiede nuovamente a Sigfrido di sostituirsi a lui, facendogli rubare la cintura che le donava suprema forza. Durante questo scambio, Giselher, già conscio del fatto che in realtà è stato Sigfrido a sfidare Brunilde al posto di Gunther in Islanda, avendo origliato nella stanza in cui suo fratello si era nascosto durante la sfida, scopre l'inganno ma non dice niente. Dopo questo ennesimo favore a Gunther però, Crimilde scopre Sigfrido, e chiede di conoscere la verità, chiedendole di mantenere il più assoluto riserbo per evitare uno scandalo.
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