Villa Margherita (Bordighera): differenze tra le versioni

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== Cenni storici e descrizione ==
La [[Reginaregina Margherita]] giunge per la prima volta a [[Bordighera]] nel settembre 1879, ospite presso la [[Villavilla Bischoffsheim]]. La regina era rimasta molto scossa a seguito dell'attentato che [[Umberto I]] aveva subito a [[Napoli]] il 17 novembre 1878 e aveva difficoltà a riprendersi. Per ritemprarsi i medici le avevano consigliato la Riviera e Bordighera. Nel gennaio del 1880, rientrò a [[Roma]], ma il soggiorno a Bordighera fu così piacevole che la regina vi ritornò svariate volte, soggiornando al Cap Hôtel che si trovava in via Virgilio, non lontano da villa Bischoffsheim. L'albergo, che era considerato fra i più belli della zona, si trovava sul fianco della collina e godeva di una vista splendida.<ref>[http://www.cultura-barocca.com/imperia/bordighe8.htm Bordighera fra ‘800 e ‘900]</ref> Nel 1914, la regina acquistò la villa Bischoffsheim, divenuta nel frattempo villa Etelinda, al nuovo proprietario, Lord [[Claude Bowes-Lyon, XIV conte di Strathmore e Kinghorne]]. La villa Etelinda aveva un enorme parco, e fu in questo parco che la regina fece costruire la sua nuova villa.
Nel 1914, la regina acquista la [[Villa Bischoffsheim]], divenuta nel frattempo villa Etelinda, al nuovo proprietario, Lord [[Claude Bowes-Lyon, XIV conte di Strathmore e Kinghorne]]. La villa Etelinda aveva un enorme parco, e fu in questo parco che la regina fece costruire la sua nuova villa.
 
I lavori cominciarono il 30 marzo 1914 sotto la direzione dell'architetto [[Luigi Broggi]]. La villa, costruita in stile [[barocco]] del XVIII secolo, possiede un piano seminterrato, un piano terra, due piani superiori e una grande terrazza panoramica all'ultimo piano, da cui parte una passerella che dà accesso alla parte alta del giardino. Nel seminterrato Broggi aveva previsto i locali per il personale di servizio come la stireria, la lavanderia, ecc. e i locali tecnici con la caldaia e il motore per l'ascensore. Il pian terreno prevede l'atrio, la sala delle udienze, la biblioteca, la sala per i ricevimenti e la sala da pranzo. Dall'atrio si accede, attraverso una piccola porta, alla cappella privata della regina.
Grazie a un'imponente scala, illuminata da tre grandi vetrate, si accede ai piani superiori. Le vetrate, ancora originali, sono decorate con il doppio stemma sabaudo tipico della Reginaregina Margherita e del Rere [[Umberto I]], entrambi Savoia.
Nel seminterrato Broggi aveva previsto i locali per il personale di servizio come la stireria, la lavanderia, ecc. e i locali tecnici con la caldaia e il motore per l'ascensore. Il pian terreno prevede l'atrio, la sala delle udienze, la biblioteca, la sala per i ricevimenti e la sala da pranzo. Dall'atrio si accede, attraverso una piccola porta, alla cappella privata della regina.
Grazie a un'imponente scala, illuminata da tre grandi vetrate, si accede ai piani superiori. Le vetrate, ancora originali, sono decorate con il doppio stemma sabaudo tipico della Regina Margherita e del Re [[Umberto I]], entrambi Savoia.
 
Al primo piano si trova l'appartamento della regina, composto da un vestibolo, un ufficio, la camera privata ed il bagno. Sempre al primo piano Broggi aveva progettato tre appartamenti più piccoli, uno per la Dama di servizio della Reginaregina e gli altri per la famiglia reale. Al secondo piano c'erano l'appartamento privato della Dama di palazzo, la Contessa Maria Cristina Pes, del Primo Gentiluomo della Regina, il Principe Emilio Barbiano de Belgioioso d'Este, e le camere per gli ospiti.<ref>[http://www.geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-imperia/cartina-monumenti-bordighera/monumenti-bordighera-villa-regina-margherita-museo-pinacoteca-fondazione-terruzzi.htm Villa Regina Margherita (Museo pinacoteca Fondazione Terruzzi) di Bordighera - guida e informazioni su: Villa Regina Margherita (Museo pinacoteca Fondazione Terruzzi)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> I mobili e le suppellettili originali sono quasi tutti scomparsi ma rimangono degni di nota non solo le vetrate ma anche i sovrapporta che rappresentano le residenze sabaude più amate dalla regina come: [[Palazzo Margherita (Roma)|palazzo Margherita]], il [[Castel Savoia|castello Savoia a Gressoney-Saint-Jean]], e il [[palazzina di caccia di Stupinigi]].
I mobili e le suppellettili originali sono quasi tutti scomparsi ma rimangono degni di nota non solo le vetrate ma anche i sovrapporta che rappresentano le residenze sabaude più amate dalla regina come: [[Palazzo Margherita (Roma)|Palazzo Margherita]], il [[Castello Savoia]] a [[Gressoney-Saint-Jean]], e il [[Palazzina di caccia di Stupinigi]].
 
L'architetto Broggi aveva dotato la villa di tutti i confortcomfort dell'epoca, come l'ascensore e i bagni personali legati alle singole camere. Purtroppo a seguito del restauro, si è deciso di mantenere solo il bagno privato della regina. L'ascensore è stato rinnovato e sostituito per motivi di sicurezza, ma la cabina originale, che è stata restaurata, è stata conservata e posta vicino alla sala da pranzo.
 
Alla fine del mese di ottobre del 1915 i lavori erano conclusi e la villa fu inaugurata il 25 febbraio 1916. A partire da quel momento la regina trascorreva ogni anno svariati mesi a Bordighera, di solito da maggio a dicembre. La [[Reginaregina Margherita]] morì a Bordighera il 4 gennaio 1926, all'età di 74 anni. Il giorno successivo al decesso, la salma fu portata alla stazione e messa sul treno per essere traslata a Roma, dove fu tumulata al [[Pantheon (Roma)|Pantheon]]. [[Casa Savoia]] decise di donare la villa all'Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti e dei Dispersi in Guerra. Il 16 settembre 2008 la città di [[Bordighera]] e la [[Provincia di Imperia]] acquistano la villa.<ref>http://www.bordighera.net/news_pdf/46528.pdf</ref> Dal giugno 2011, per circa due anni, la villa Margherita è restaurata grazie all'intervento della Fondazione Terruzzi<ref>[http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/museiRaccolte.do;jsessionid=8039876F6617632875CA2933203EF72D.node0?contentId=29272&localita=2267&area=214 FONDAZIONE TERRUZZI - VILLA REGINA MARGHERITA - Sito ufficiale della Cultura della Regione Liguria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ed ospiterà la collezione raccolta dal magnate milanese Guido Angelo Terruzzi divenendo anche un polo espositivo.
[[Casa Savoia]] decise di donare la villa all'Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti e dei Dispersi in Guerra. Il 16 settembre 2008 la città di [[Bordighera]] e la [[Provincia di Imperia]] acquistano la villa.<ref>http://www.bordighera.net/news_pdf/46528.pdf</ref> Dal giugno 2011, per circa due anni, la villa Margherita è restaurata grazie all'intervento della Fondazione Terruzzi<ref>[http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/museiRaccolte.do;jsessionid=8039876F6617632875CA2933203EF72D.node0?contentId=29272&localita=2267&area=214 FONDAZIONE TERRUZZI - VILLA REGINA MARGHERITA - Sito ufficiale della Cultura della Regione Liguria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ed ospiterà la collezione raccolta dal magnate milanese Guido Angelo Terruzzi divenendo anche un polo espositivo.
 
==Curiosità==