Limnologia: differenze tra le versioni

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== Definizione ==
[[File:Juncus Pond Greiz.jpg|thumb|Uno stagno, esempio di ambiente lentico.]]
[[File:Stream in the redwoods.jpg|thumb|Un ruscello, esempio di ambiente lotico.]]
Scopo della limnologia in senso stretto è lo studio delle caratteristiche [[Chimica|chimiche]], [[Fisica|fisiche]] e [[Biologia|biologiche]] delle acque ferme o con moto inapprezzabile (i cosiddetti "ambienti lentici": [[lago|laghi]], [[palude|paludi]] [[stagno (acqua)|stagni]], ecc.), sia delle acque dolci chesia di quelle salate. Secondo alcuni, a dispetto dell'etimologia, il campo della limnologia include anche lo studio delle acque correnti (i cosiddetti "ambienti lotici": [[ruscello|ruscelli]], [[torrente|torrenti]], [[fiume|fiumi]]); lo studio di questi ultimi viene definito anche "[[potamologia]]". La limnologia è in ogni modo una scienza sintetica, che coordina e organizza la cooperazione di numerose altre scienze ([[fisica]], [[chimica]], [[biologia]], [[botanica]], [[zoologia]], [[ecologia]], ecc.) e si sforza di integrarne i risultati entro un quadro generale<ref name = Tonolli1/>.
 
La limnologia deve essere differenziata dall'[[idrobiologia]], la branca della [[biologia]] si occupa degli [[organismo vivente|organismi viventi]], [[animali]] o [[vegetali]], che vivono nelle acque continentali.
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== Storia ==
L'inizio dello studio della limnologia viene attribuito a [[François-Alphonse Forel]] (1841-1912) il pioniere degli studi sui laghi, in particolare sul [[lago di Ginevra]]. A conclusione della sua opera principale (''Le Léman'') Forel affermava che la limnografia era l'[[oceanografia]] dei laghi, essendo analoghi i campi di studio delle due discipline, i problemi delle masse d'acqua dormienti e gli esseri viventi che vivono in esse<ref>François-Alphonse Forel, ''Le Léman : monographie limnologique'', 3 voll., Lausanne : F. Rouge, 1892-1904</ref>. Fra i precursori tuttavia occorre indicare nel [[XVIII secolo]] gli [[italia]]ni [[Luigi Ferdinando Marsili]] (1658–1730), [[Lazzaro Spallanzani]] (1729–1799) ede [[Alessandro Volta]] (1745–1827). Marsili, noto anche come uno dei padri dell'[[oceanografia]], nel biennio [[1724]]-[[1725]] compì importanti studi sulle caratteristiche morfologiche, fisiche e biologiche del [[lago di Garda]]<ref>Luigi Ferdinando Marsili, ''Osservazioni fisiche intorno al lago di Garda detto anticamente Benaco'', 1725; a cura di Mauro Bonato, Verona: Della Scala, 2004, ISBN 88-85099-86-6</ref>; Spallanzani studiò i laghi di [[Lago di Averno|Averno]] e di [[Agnano]]<ref>Lazzaro Spallanzani, ''Viaggi alle due Sicilie e in alcune parti dell'Appennino, di Lazzaro Spallanzani'', Tomo I, Milano : dalla Società tipografica de' classici italiani, 1825, pp. 108 e segg. ([http://books.google.it/books?id=azfxAAAAMAAJ&pg=PA108&lpg=PA108 on-line])</ref>; Volta, che nel [[1804]] venne nominato Magistrato delle acque, studiò le caratteristiche termiche delle acque del [[lago di Como]]. [[Steven Forbes]] ("''Il lago come microcosmo''", [[1887]]) sottolineava come il lago rappresenti un [[ecosistema]] ("''microcosmo''") più ristretto e con confini maggiormente delimitati rispetto ad altri, divenendo di conseguenza più facilmente utilizzabile per la ricerca. Lo studio delle caratteristiche dei laghi ebbe quindi un ruolo guida nello sviluppo dell'ecologia, come testimonia il caso italiano della limnologa [[Rina Monti]], prima donna ad aver ottenuto una cattedra universitaria nel [[Regno d'Italia]], che documentò la distruzione del [[plancton]] a causa dell'inquinamento industriale del [[Lago d'Orta]]<ref>A. Dröscher, ''Monti Stella Cesarina'',([http://scienzaa2voci.unibo.it/biografie/60-monti-stella-cesarina-rina voce on line]) in ''Scienza a due voci. Le donne nella scienza italiana dal Settecento al Novecento'', dizionario biografico delle "scienziate" italiane dell'[[Università di Bologna]]; R. Farina (a cura di), ''Dizionario biografico delle donne lombarde'', [[Baldini&Castoldi]], Milano 1995, pp. 755-757 ([http://books.google.it/books?id=8gPVKl9NhkUC&pg=PA755 in parte online])</ref>.
 
Nella successiva storia scientifica venne verificato che un lago rappresenta un ecosistema comunque mutevole e influenzato dagli altri ecosistemi contigui. Inoltre i risultati ottenuti, proprio a causa delle diverse caratteristiche di ciascun singolo lago, non potevano essere utilmente applicati ada ecosistemi di tipo diverso. Gli studi si sono in seguito sviluppati utilizzando le osservazioni fatte per la predizione delle trasformazioni subite per influsso dell'ambiente circostante e applicati nella gestione delle acque interne e come indicatori per i più generali problemi dell'[[inquinamento]].
 
== Note ==