Vicoforte: differenze tra le versioni

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Dopo il [[1231]] Vico venne ridotta al rango di ''villario'' e posta sotto l'amministrazione del distretto monregalese, dal quale dipenderà per l'intero [[medioevo]] fino all'editto del 19 luglio [[1698]] di [[Vittorio Amedeo II di Savoia]].
 
Nel [[XVI secolo]] notevole a Vico fu l'espandersi della [[Maria (madre di Gesù)|devozione mariana]], la quale portoportò all'inizio della costruzione del [[Santuario di Vicoforte|santuario]], mentre nel secolo successivo prese parte attiva nella [[Guerre del sale (1680-1699)|guerra del sale]], durante la quale i rivoltosi occuparono e distrussero la locale fortezza. La rivolta ebbe come conseguenza la deportazione di una parte della popolazione verso il Vercellese, la separazione del borgo dalla città da cui dipendeva e il suo infeudamento, nel [[1722]], al [[conte]] Giuseppe Gerolamo Derossi di Usseglio. Nel [[1748]] Vico venne acquistata dai Ferrero d'Ormea che lo tenne fino al 1796 quando decaddero i poteri feudali.
 
Il fatto di trovarsi in una posizione strategica portò Vico e la vicina [[Mondovì]] negli interessi di [[Napoleone Bonaparte]] durante la sua campagna d'Italia e Vico ebbe a soffrire di rappresaglie e vandalismi. Nel [[1809]] i [[Francia|francesi]] vi fecero soggiornare [[papa Pio VII]], prigioniero e diretto a [[Savona]].