Antonino Pio: differenze tra le versioni

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[[File:0 Antoninus Pius - Museo Chiaramonti (Vatican).JPG|thumb|left|upright|Statua di Antonino Pio ([[Musei Vaticani]]-[[Museo Chiaramonti]], [[Roma]])]]
 
Ligio alla religione e agli antichi riti, nel [[148]] celebrò solennemente il novecentesimo anniversario della [[fondazione di Roma]]. Fu anche un ottimo amministratore delle finanze imperiali, lasciando ai suoi successori un patrimonio di oltre due miliardi e mezzo di sesterzi, segno evidente dell'ottima cura con cui resse le redini dello Stato. Continuò l'opera del suo predecessore nel campo dell'edilizia (furono costruiti ponti, strade, acquedotti in tutto l'impero anche se pochi sono i monumenti dell'Urbe da lui fatti costruire che ci sono giunti) e aiutò con la sospensione del tributo dovuto diverse città colpite da calamità varie (incendi: [[Roma]], [[Narbona]], [[Antiochia di Siria|Antiochia]], [[Cartagine]], terremoti: [[Rodi]] e l'[[Asia minore]]).
 
Senza ridurre le spese per le province, aumentò quelle per l'[[Italia romana|Italia]], a differenza del predecessore. Infine c'è da aggiungere che aumentò la distribuzione di sussidi, inaugurata da [[Traiano]], alle orfane italiche, dette "''Puellae Faustinianae''" dal nome della moglie di Antonino, quando questa morì nel [[141]]. Notevole fu l'impronta da lui lasciata nel campo del diritto tramite i giureconsulti Vindio Vero, Salvio Valente, Volusio Meciano, Vepio Marcello e Diaboleno.
 
===== Amministrazione giuridica =====