ISO 8859: differenze tra le versioni

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Gio.B.R. (discussione | contributi)
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Lo standard ISO 8859 è progettato per un affidabile scambio di informazioni, non per la [[tipografia|stampa tipografica]]; lo standard omette simboli necessari per una stampa di qualità, come le [[Legatura (tipografia)|legature]] opzionali, [[virgolette]], [[Lineetta|lineette]] ad altri caratteri. In conseguenza di questo i sistemi tipografici professionali spesso usano estensioni proprietarie (ed incompatibili tra di loro) aggiunte all'ASCII e allo standard ISO 8859, oppure l'[[Unicode]].
 
In linea di massima sono stati inclusi solo i caratteri e i simboli che già facevano parte di un set di caratteri diffusamente utilizzato e presenti sulle varie versioni nazionali delle [[tastiera (informatica)|tastiere]]. Furono pertanto incluse le [[virgolette|virgolette caporali]] ''«'' e ''»'', usate da alcune lingue europee, ma non i doppi apici ''“'' e ''”'' usati dall'inglese e qualche altra lingua. Del francese furono escluse le legature ''œ'' e ''Œ'', comunemente trascritte come "oe". La lettera Ÿ, necessaria per la scrittura di testo in maiuscolo, fu anch'essa esclusa. Questi caratteri furono però successivamente inclusi, assieme al [[simbolo dell'euro]] "€", dalla codifica [[ISO 8859-15]]. Analogamente i caratteri [[lingua olandese|olandesi]] 'ij' e 'IJ' furono esclusi in quanto usualmente trascritti separatamente come "ij". Del [[lingua rumena|rumeno]] furono inizialmente escluse le lettere 'Ș/ș' e 'Ț/ț' (lettere ''con [[virgola]]''), unificate dal Consorzio [[Unicode]] con le lettere 'Ş/ş' e 'Ţ/ţ' (lettere ''con [[cedillacediglia]]'') considerando i [[glifo|glifi]] con la virgola semplici varianti di quelli con la cedilla. Le lettere con la virgola furono successivamente introdotte esplicitamente nello standard Unicode ed inserite nella codifica [[ISO 8859-16]].
 
La maggior parte delle codifiche ISO 8859 offrono i segni diacritici necessari per la trascrizione in caratteri latini di varie lingue europee. Altre offrono anche caratteri non latini, quali il [[alfabeto greco|greco]], il [[alfabeto cirillico|cirillico]], l'[[alfabeto ebraico|ebraico]], l'[[alfabeto arabo|arabo]] e il [[Alfabeto thai|thailandese]]. La maggior parte delle codifiche prevedono solo caratteri ''spaziati'' (ovvero che prevedono l'avanzamento del cursore), ma quelle tailandese, ebraica e araba contengono anche caratteri ''combinanti'' (ovvero la cui emissione non comporta l'avanzamento del cursore). Lo standard non offre alcun supporto per le scritture dell'est asiatico (cinese, giapponese, coreano), poiché i loro sistemi di scrittura [[scrittura ideografica|ideografici]] richiedono molte migliaia di caratteri. Benché utilizzi caratteri basati sull'alfabeto latino, nemmeno il [[lingua vietnamita|vietnamita]] rientra entro il limite di 96 caratteri (esclusi i segni diacritici) imposti dallo standard. I due sistemi di scrittura sillabici giapponesi ([[hiragana]] e [[katakana]]) rientrerebbero in tale limite, ma non sono comunque inclusi tra le codifiche ISO 8859.