Palazzo Apostolico: differenze tra le versioni

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== Brevi cenni storici ==
I primi interventi importanti nei dintorni della basilica vaticana destinati ad ospitare in modo permanente i pontefici che dovevano recarvisi per officiare, evitando loro i ripetuti spostamenti dal palazzo del Laterano, si fanno tradizionalmente risalire a [[papa Niccolò III]], che fece realizzare una struttura fortificata con torri intorno a quello che prenderà il nome di Cortile del pappagallo, a questi, solo dopo la lunga pausa [[Cattività avignonese|avignonese]] e del [[Concilio di Costanza]], seguirono a partire dalla metà del XV secolo i lavori ben più importanti ed estesi fatti realizzare da [[Niccolò V]], da [[Sisto IV]] e da [[Alessandro VI]] che realizzarono il nucleo edilizio storico del palazzo apostolico vaticano, ai quali seguirono i lavori dei successivi pontefici, i più attivi dei quali furono [[Giulio II]] e [[Paolo III]], che ampliarono il complesso edilizio intorno al cortile di San Damaso con l’imponente edificio dell’attuale residenza papale fatto realizzare da [[Sisto V]]. I successivi pontefici si limitarono sostanzialmente a lavori, pur importanti, ma di completamento di opere iniziate dai loro predecessori. <br>
Tra i principali artefici del complesso furono [[Donato Bramante]], [[Raffaello Sanzio]], [[Antonio da Sangallo il Giovane]], [[Pirro Ligorio]], [[Martino Longhi il Vecchio]] e [[Domenico Fontana]].